Śiva Divinità tra le più venerate della mitologia indù, membro della triade divina (trīmūrti) con Brahmā e Viṣṇu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, Ś. assume forme [...] ed epiteti diversi. Come signore del tempo (Mahākāla), presiede all’incessante dinamica creazione-annientamento-rigenerazione, il cui ritmo è scandito dalla sua danza cosmica (tāṇḍava); sotto questo aspetto, ...
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Adorati senza dubbio in origine come divinità protettrici della navigazione e dei naviganti, i Feaci decaddero poi alla condizione di popolo di meravigliosi navigatori che portano in salvo coloro cui sono [...] benevoli, sinché, irato contro di loro per le troppe vittime che gli sottraggono, Posidone mette fine all'opera loro salvatrice. La leggenda dei Feaci compare fissata già in tutti i suoi tratti nell'Odissea. Essi abitano da principio in Iperea, ...
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YAΚṢA
G. Kreisel
Nome sanscrito maschile con il quale si indicano esseri per metà demoniaci e per metà divini della mitologia indiana. Gli y., sotto forma di spiriti, erano considerati abitatori di [...] monti, rocce o alberi. Verso gli uomini essi possono essere sia benevoli che dispettosi, se non anche minacciosi. Similmente ai nāga (v.), esseri anguiformi, disponevano di tesori che potevano dispensare agli uomini. Kubera, uno dei re degli y., è ...
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Dati, Carlo Roberto
Aurelia Accame Bobbio
Scrittore e scienziato (Firenze 1619-ivi 1676); alunno del Galilei, insegnò a Firenze greco e latino. Accademico della Crusca (dal 1663 ne fu segretario), il [...] Dati partecipa all'ammirazione per D., tradizionale nel sodalizio, recando nella propria difesa contro i critici non benevoli al poeta una sensibilità ai valori linguistici nutrita dei suoi studi eruditi. Nella " veglia " in Difesa di Dante contro ...
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Scrittore spagnolo, nato a Ronda (Málaga) il 28 dicembre 1550, morto a Madrid nel 1624. Terminati gli studî all'università di Salamanca (1574), vagabondò durante quattro anni per la Spagna, sospinto da [...] spirito d'avventura e sempre in lotta con la miseria, sebbene fosse talvolta sorretto da benevoli amici, tra cui Gálvez de Montalvo, traduttore dell'Ariosto e del Tasso, gli Argensolas, il Góngora, e fosse anche favorito da potenti signori, quali il ...
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MUZZIOLI, Giovanni
Aldo Foratti
Pittore, nato il 10 febbraio 1854 a Modena, morto ivi il 5 agosto 1894. Dopo aver studiato in patria con il Simonazzi e con l'Asioli, frequentò per quattro anni l'insegnamento [...] lodato dai contemporanei, specie per la virtuosità archeologica, che lo fece quasi credere emulo di Alma Tadema, oggi trova giudici meno benevoli. Le sue principali prove nell'arte sacra sono il Transito di S. Giuseppe e il Battesimo di S. Senasio in ...
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GNOMI
. Con questo nome, che risale a Paracelso e alle speculazioni sulla magia che tanta voga presero nell'età dell'umanesimo (sembra per ricordo del gr. γνώμη "intelligenza"), si designano degli spiriti, [...] delle miniere e dei tesori nascosti nelle viscere della Terra, delle proprietà magiche delle erbe e dei metalli, ecc.) e per lo più come benevoli.
Per la credenza, diffusa presso tutti i popoli, in tali esseri, vedi animismo; demoni e Spiriti. ...
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JACOBI, Johann Georg
Giovanni Vittorio Amoretti
Poeta tedesco, nato il 2 settembre 1740 a Düsseldorf, morto il 4 gennaio 1814 a Friburgo in Brisgovia. Fratello maggiore del filosofo Friedrich Heinrich [...] a Halle donde passò, nel 1768, a Halberstadt, ivi invitato dal Gleim. Il Nicolai ed il Bürger non gli furono benevoli e non gli risparmiarono critiche; un'affettuosa amicizia lo legò alcun tempo a Maximiliane La Roche. Nel 1774 fondò a Düsseldorf ...
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Compositore, nato a Roma nel 1720, morto ivi nel 1803. La sua musica merita attento esame, più che per pregi, per la persistente aderenza alle forme già nell'epoca palestriniana giunte a massima concretezza [...] e trattamento di voci non si distaccano dai modelli aurei, mentre si rivelano discendenti dal polifonismo vocale barocco del Benevoli e del Bernabei, nella loro tendenza a moltiplicare le parti e alla magnificenza esteriore dell'effetto. Uno degli ...
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LEARDINI, Alessandro
Paolo Peretti
Nacque a Urbino o nel territorio dell'antico Ducato (nelle fonti è detto infatti "urbinate") entro il primo decennio del XVII secolo.
Nulla si sa della prima formazione [...] verba (IV vol. di un'omonima serie, comprendente brani da 2 a 4 voci di vari autori di scuola romana: O. Benevoli, G. Carissimi, B. Graziani, F. Foggia ecc.), pubblicata a Roma dal canonico Florido Silvestri da Barbarano nel 1648 (ristampe: Venezia ...
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benevolo
benèvolo (ant. benìvolo) agg. [dal lat. benevŏlus, comp. di bene «bene1» e tema di velle «volere»]. – Che sente o dimostra benevolenza, cioè buona disposizione e affettuosa simpatia, o più semplicem. disponibilità: padrone b. verso...
pasto2
pasto2 s. m. [lat. pastus -us, der. di pascĕre «pascere», part. pass. pastus]. – 1. a. L’atto del mangiare, soprattutto in quanto si compie ogni giorno e a ore determinate, per il proprio sostentamento, e spec. con riferimento al pranzo...