STROZZI, Filippo.
Marcello Simonetta
– Nacque a Firenze il 4 gennaio 1489 da Filippo e da Selvaggia Gianfigliazzi con il nome di Giovan Battista. Alla morte del padre, il 14 maggio 1491, la madre decise [...] protagonista di una visita notturna in un convento cittadino. Il matrimonio con Clarice non fu tra i più felici. Secondo BenedettoVarchi, che lo conosceva bene, Strozzi fu «intemperatissimo, non guardando né a sesso né a età né ad altri rispetti ...
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Orti Oricellari
Rita Maria Comanducci
Il giardino
La storia degli O. O. ha inizio il 4 febbraio 1483, quando Bernardo Rucellai (→) acquistò la prima porzione di terreno, ulteriormente accresciuta nel [...] dal 1492, era in possesso di due colonne tortili in porfido. L’ultimo riferimento certo alle collezioni del giardino è dato da BenedettoVarchi (→; Storia fiorentina, a cura di L. Arbib, 2° vol., 1838-1841, p. 51) che ricorda come, tra il 1527 e il ...
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SINIBALDI, Raffaele detto Raffaello da Montelupo
Marcella Marongiu
– Raffaele Bastiano Romolo Sinibaldi, quartogenito di Bartolomeo (lo scultore e architetto Baccio da Montelupo) e di sua moglie Agnoletta, [...] dal riferimento a una sua statua ideale da parte di Anton Francesco Doni (ante 1566), dalla corrispondenza con BenedettoVarchi a proposito di possibili commissioni ducali a Firenze (1550: in Raccolta di lettere sulla pittura..., 1822), e da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza assunta dal disegno nella pratica artistica delle botteghe quattrocentesche [...] che si assiste alla sua codificazione attraverso le reiterate dichiarazioni degli scrittori d’arte e degli artisti. E se BenedettoVarchi, intervenendo in merito alla famosa disputa sul paragone delle Arti (1546), sosteneva la parità tra scultura e ...
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ORSINI, Fulvio
Federica Matteini
ORSINI, Fulvio (Lucio Settimio). – Nacque l’11 dicembre 1529 a Roma, figlio naturale di un Orsini del ramo di Mugnano. Il padre è stato identificato prima con Maerbale [...] (1657, ripresa da Rossi, 1692; Niceron, 1733; Ranalli, 1838; de Nolhac, 1887), in alcune lettere inviate da Annibal Caro a BenedettoVarchi tra aprile e maggio 1555 (Caro, 1959-61). Dopo un periodo trascorso con i genitori tra Roma e Mugnano, fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I dibattiti linguistici del Cinquecento nascono dall’incertezza della norma propria [...] vengono sviluppate nel dibattito italiano sulla questione della lingua: da Pietro Bembo a Pier Francesco Giambullari, a BenedettoVarchi, a Lodovico Castelvetro, a Leonardo Salviati, a Niccolò Machiavelli, e soprattutto a Sperone Speroni che nel suo ...
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POGGINI, Domenico
Fabian Jonietz
– Nacque a Firenze il 24 luglio 1520 (Firenze, Archivio dell’Opera di S. Maria del Fiore, Registri battesimali, Maschi, 8, c. 160r), da Michele di Pagolo Poggini; suo [...] così come di altre opere consimili è piuttosto discussa. Intanto le medaglie per Ludovico Ariosto, Ludovico Domenichi e BenedettoVarchi testimoniano il buon rapporto dell’artista con i letterati (l’ultimo inviò i suoi saluti al «Poggino» nel ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] a Lionardo Salviati che nel 1584, nell’ambito di uno studio complessivo sul Decameron e riprendendo suggestioni di ➔ BenedettoVarchi (Salviati 1584), aveva scelto questa novella per la traduzione in dodici volgari (Cortelazzo 1980: 53-55). Nel 1875 ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] tardano a manifestarsi prese di posizione contro l’incomprensibilità di tali scritture, che, come lamentato già nel 1540 da ➔ BenedettoVarchi (Storia fiorentina XVI, 4), «appariscono ancora più lettere scritte non in cifra, ma in un gergo a uso di ...
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TATTI, Francesco (detto Sansovino)
Simone Testa
Naque a Roma nel 1521, primogenito dello scultore e architetto fiorentino Iacopo Tatti, ma era nato, forse, da una relazione extraconiugale della madre, [...] Sozzini e lo stesso Tomitano.
Non è chiaro se fu per assecondare la volontà paterna, oppure al seguito di BenedettoVarchi e di alcuni studenti fiorentini sodali degli Infiammati, che Sansovino si recò a Bologna, probabilmente come conseguenza di un ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne riconoscono i meriti, le qualità; anche...
neocomunitarismo
s. m. Riproposizione di un sistema sociale e civile nel quale la storia e gli interessi di una comunità, locale o globale, prevalgono sulle singole individualità. ◆ [tit.] La strada moderata al neocomunitarismo (Giornale,...