CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Banchi ed è certo che il Caro radunasse attorno a sé, per l'occasione, un gruppo agguerrito di letterati, con alla testa BenedettoVarchi. Il C. non è da meno: gli offrono l'appoggio l'amico Gian Maria Barbieri, che compone le terzine del Triperuno ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] stesura della Vita fu iniziata nel 1558 e condotta già molto innanzi nel maggio dell'anno successivo quando il C. ne inviò il manoscritto a BenedettoVarchi perché lo rilimasse e ritoccasse. Come si ricava dalla lettera celliniana del 22 maggio 1559 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] delle arti e qual sia più nobile, la scultura o la pittura (1549), tenuta nel 1547 all’Accademia di Firenze, BenedettoVarchi passa in rassegna pareri d’artisti illustri alla volta d’un giudizio di primato unanime. Francesco d’Olanda (1517-1584 ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] , a Roma. Di qui, non senza accennare alle "avversità" che l'angustiano, chiede, il 19 febbr. 1562, aiuto a BenedettoVarchi.
Prontamente questi, il 24, scrive a mons. Lorenzo Lenzi, il vescovo di Fermo prossimo ad insediarsi nella "vicelegazione d ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] dell'unico scritto letterario del C. sinora a noi noto: cfr. Bruni, p. 13), in risposta ad altro di BenedettoVarchi, contiene accenti non convenzionali di riflessione religiosa. Il resto delle informazioni su questo periodo proviene dagli atti del ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] 1725; è del B. anche la Vita di Franco Sacchetti cittadino fiorentino, ivi premessa) e dell'Ercolano,Dialogo di BenedettoVarchi,nel quale si ragiona delle lingue,ed in particolare della toscana e della fiorentina (Firenze 1730; il B. compose l ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] della lingua venne rivista in nome del principio aristotelico della generazione, che ➔ BenedettoVarchi, nell’Ercolano, applicò alla trasformazione linguistica. Del resto Varchi non guardò più alla varietà linguistica come a una condanna o a un ...
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Lucrezio Caro, Tito
Alison Brown
Gennaro Sasso
di Alison Brown
La tradizione manoscritta
Il De rerum natura, l’unica opera del poeta latino epicureo (94 ca. -55 a.C. ca.), fu riscoperto e copiato [...] Matteo Maria Boiardo, Bernardo e Torquato Tasso a Ferrara, e perfino gli scritti di studiosi molto circospetti come BenedettoVarchi e Pier Vettori a Firenze, che possedevano entrambi diverse copie del De rerum natura. La definizione della poesia ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] o lo adottano integralmente, come nel caso del catalano Benedetto Gareth, il Cariteo –, sono, nel Quattrocento e nel solo Petrarca, ma coinvolgono autori quali ➔ Pietro Bembo, ➔ BenedettoVarchi, Della Casa, ➔ Torquato Tasso (Baldi 1966).
Dai due ...
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GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] per le nozze tra Cosimo I ed Eleonora di Toledo.
Verso la fine degli anni Trenta il G. era in relazione con BenedettoVarchi, che si era stabilito a Padova dopo avere lasciato Firenze nel 1537, e la cerchia dei suoi corrispondenti fiorentini. Tra gli ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne riconoscono i meriti, le qualità; anche...
neocomunitarismo
s. m. Riproposizione di un sistema sociale e civile nel quale la storia e gli interessi di una comunità, locale o globale, prevalgono sulle singole individualità. ◆ [tit.] La strada moderata al neocomunitarismo (Giornale,...