DIONIGI il Piccolo (Dionysius Exiguus)
Hubert Mordek
Monaco della Scizia, fu un importante tramite della cultura greca nell'Occidente latino svolgendo il ruolo di dotto traduttore, canonista e computista. [...] lettera da lui inviata in quell'anno ai segretari pontifici Bonifacio e Bono in difesa del suo computo della Pasqua.
Fin dall'inizio della sua diffuso (a quel tempo operava nelle vicinanze di Roma Benedetto da Norcia) testimoniando di nuovo in D. il ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] contemplativa, della questione della felicità (de summo bono) e dell'illustrazione di allegorie virgiliane utili a . Niccoli - P. Viti, Firenze 1984, ad ind.; F. Di Benedetto, Fonzio e L. su Orazio, in Tradizione classica e letteratura umanistica. Per ...
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BIGORDI, Domenico, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Nacque a Firenze nel 1449 da Tommaso e da una Antonia. Il cognome Bigordi compare costantemente nei documenti relativi alla famiglia, mentre [...] necessità della sua corte, scriveva: "...Domenico de Chirlandaio bono maestro in tavola e più in muro. Le Una miniatura firmata di Domenico Ghirlandaio e un'altra qui attribuita a Benedetto Ghirlandaio, in Scritti di storia dell'arte in on. di Mario ...
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CONTARINI, Domenico
Marco Pozza
Doge di Venezia, il primo di questa famiglia, succedette a Domenico Flabiano intorno alla primavera-estate del 1041 (il Dandolo, p. 209, e la tradizione posteriore pongono [...] probabilmente assai vicina, rinnovava a Domenico Silvo e Bono Dandolo, legati dei doge, i secolari privilegi di R. Cessi-F. Bennato, Venezia 1964, pp. 77 s.; SS. Ilario e Benedetto e S. Gregorio, a cura di L. Lanfranchi-B. Strina, Venezia 1965, pp. ...
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IMPERIALI, Giuseppe Renato
Stefano Tabacchi
Nacque a Oria o, più probabilmente, a Francavilla Fontana, il 28 apr. 1651, da Michele, principe di Francavilla, e Brigida Grimaldi. Apparteneva a uno dei [...] lesivo dei diritti della S. Sede.
Alla morte di Benedetto XIII il gruppo degli zelanti tentò di imporre un proprio emanata dal Buon Governo, usualmente conosciuta con il titolo De bono regimine, curata da Pietro Andrea De Vecchi, un giurista legato ...
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GIAMBONI, Bono (Bono di Giambono)
Simona Foà
Nacque presumibilmente a Firenze prima del 1240 da Giambono di Vecchio, giudice fiorentino, la cui famiglia apparteneva al "popolo" di S. Martino del Vescovo.
Il [...] battaglia l'autore viene finalmente ammesso come fedele delle virtù: "E dacché [le virtù] m'ebbero benedetto e segnato e ricevuto per fedele, scrissero Bono Giamboni nella matricola loro, secondo che la Filosofia disse ch'io era chiamato" (p. 120 ...
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DE FERRARI, Giovanni Andrea
Anna Maria Villa
Nacque a Genova nel 1598 da "famiglia qualificata", essendo il padre Battista "d'ottimi costumi e di perfetta indole", come ricorda il Soprani (1674, p. [...] altare come il S. Felice di Valois per la chiesa di S. Benedetto a Genova, il suo modo di dipingere è ormai lontano dalla ricerca giovanili, I,Firenze 1961, pp. 267 s.; M. Labò (e A. Bono), N. Signora dei Servi, Genova 1927, p. 37; N. Pevsner-0. ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] pastore schiavone» (cioè slavo, dalmata): «State tenta, bragata! Bono argurio, / ché di cievol in terra vien Marcurio».
Questo di letterati come ➔ Baldassarre Castiglione, Annibale Caro, ➔ Benedetto Varchi, ➔ Lionardo Salviati (nonché, in parte, ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Parma intorno al 1430 da Nicolò e Orsina Canossa. Studiò, come il padre, diritto e conseguì a Pavia il dottorato in utroque iure; coltivò, tuttavia, anche [...] l'abazia di S. Nazzaro in diocesi di Vercelli; l'abazia di S. Benedetto di Gualdo in diocesi di Nocera; l'abazia di S. Dionigi in Milano, che "il card. di Novara ha cantato messa cum bono modo et degnissime manere et fu collaudato molto".
Non molto ...
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Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato arti liberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni [...] 1057), appoggiò decisamente l'elezione di Niccolò II (1059) contro Benedetto X. Contrario a ogni radicalismo nel movimento per la riforma sono il De fide catholica, l'Antilogus contra Iudaeos, il De bono suffragiorum, il De divina omnipotentia, ecc. ...
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