LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] di stima e consuetudine che lo avrebbe legato nel tempo a Pietro Bembo.
Tra il 1522 e il 1523, dopo la morte di Leone di P. Serassi, Roma 1760, pp. 162 s.; Ode di Benedetto Lampridio cremonese a Bernardino Trebazio vicentino, trad. di B. Morsolin, in ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] è basata la teoria del classicismo volgare elaborata dallo stesso Bembo nelle Prose della volgar lingua (1525). Quali modelli di filocruscante che va dal misurato tradizionalismo di Benedetto Buommattei, alla «posizione più tenacemente ancorata ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] un ideale tipicamente classicistico, già presente in Bembo.
Nell’autobiografia Alfieri racconta la sua « Giornale, in Id., Mirandomi in appannato specchio, a cura di A. Di Benedetto, Palermo, Sellerio, pp. 9-51.
Beccaria, Gian Luigi (1976), I segni ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] infatti l’ammirazione di letterati come ➔ Baldassarre Castiglione, Annibale Caro, ➔ Benedetto Varchi, ➔ Lionardo Salviati (nonché, in parte, dello stesso ➔ Pietro Bembo), e la conseguente inclusione nella lista degli «autori moderni citati in difetto ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] del XVI sec. spesso accompagnati da Ariosto e ➔ Pietro Bembo): Fulvio Pellegrino Morato, Rimario de tutte le cadentie di di origine composita, anche a partire da autori in prosa: Benedetto Di Falco (Rimario Del Falco, Napoli, 1535); Onofrio Bonnunzio ...
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BREVIO, Giovanni
Gianni Ballistreri
Nacque a Venezia nella seconda metà del Quattrocento. Scarse e incerte le notizie sulla sua vita, che condusse per la massima parte nel Veneto: intraprese la via [...] Flamini, IlCinquecento, Milano s.d., ad Indicem;L. F. Benedetto, La novella di Belfagor, in N. Machiavelli, Operette satiriche, , I, Milano 1924, pp. 686-95; V. Cian, P.Bembo postillatore del Canzoniere petrarchesco, in Giorn. stor. della lett. ital, ...
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CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] . Non a caso l'amicizia del C. col Tasso fu tra le più prolungate e proficue della sua vita. Studioso di Virgilio, bembiano, seguace del Tasso in un centro culturale che risentiva in maniera urgente la lezione dei classici, il C. ci appare come una ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] che non esitarono a considerarlo, come scrisse Benedetto Varchi, tra i massimi poeti in lingua Syphilis sive De morbo gallico, pubblicato a Verona nel 1530 e dedicato a Pietro Bembo, è un poema in esametri sull'origine, la natura e la cura del ...
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Letterato (Venezia 1520 circa - S. Benedetto Polirone, Mantova, 1590), dopo la morte della moglie si fece monaco cassinese prendendo il nome di Lorenzo. Fu anche filosofo, amico di P. Bembo e carissimo [...] discepolo di G. Cortese. Lasciò Rime d'argomento religioso e morale (1583) ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] » emerge netta e imperiosa dall'Istoria di Pietro Bembo: i colori stilistici, avvertibili soprattutto nelle orazioni, e tra l'altro che, alla fine del Seicento, a Benedetto Cappello, memore della fermezza dimostrata nella «controversia» con Paolo ...
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