MONTEVERDI, Claudio Gian Antonio
Paolo Fabbri
MONTEVERDI (Monteverde), Claudio Gian Antonio. – Nacque a Cremona nel 1567 e fu battezzato il 15 maggio nella chiesa dei Ss. Nazaro e Celso. Era il primo [...] maggio 1596) a Mantova morì Wert: ne prese il posto Benedetto Pallavicino (1551-1601). Intanto la crescente notorietà di Monteverdi è extra S. Marco, sappiamo di servizi musicali per un Bembo (carnevale 1620), per il primicerio marciano Marc’Antonio ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] raffigurante Giulio II Della Rovere, ora conservato a San Benedetto Po (Signorini), fornita di sicura attestazione è invece . stor. lombardo, XIII (1886), p. 92; V. Cian, Pietro Bembo e Isabella d'Este, in Giorn. stor. della letteratura italiana, IX ( ...
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Musica e musicisti
David Bryant
In un periodo di grande fioritura musicale che si apre simbolicamente con l'arrivo di Adriano Willaert come maestro di cappella a S. Marco nel 1527 (ma già molto prima [...] di giovani donne di buona educazione e alcuni gentiluomini tra cui Antonio Bembo, Bernardo Cappello, Antonio Molino (suonatore di viola oltre che poeta) e Benedetto Trivigiano (anch'egli suonatore di viola) (49). Ebbene, se alcuni madrigaletti ...
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GUIDUBALDO I da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Federico da Montefeltro, conte e signore, - dal 1474 duca - di Urbino e della sua seconda moglie Battista Sforza - che [...] Fanti in una lettera del 20 marzo di fatto stesa da Benedetto Capilupi - sono l'amore di G. per la sposa, Cinquecento, I, a cura di M. Pozzi, Milano-Napoli 1978, ad ind.; P. Bembo, Prose e rime, a cura di C. Dionisotti, Torino 1978, ad ind.; Id., ...
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ALCIATO (Alciati), Andrea
Roberto Abbondanza
Nacque pare a Milano (ma c'è chi dice ad Alzate) l'8 maggio 1492, da Ambrogio Alciati e da Margherita Landriani, ed ebbe propriamente il nome Giovanni Andrea. [...] indirizzata a Paolo Giovio, come il fratello Benedetto amico dalla giovinezza, che è pubblicata in 208; XI (1873), pp. 84-92; V. Cian, Lettere inedite di A. A. a Pietro Bembo. L'A. e Paolo Giovio, in Arch. stor. lombardo, XVII (1890), pp. 811-865; C ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] Verci, Vita..., pp. 75-80. Il carme a Benedetto Ramberti in lode della campagna è riportato anche dall'Eccius aristotelismo padovano dal sec. XIVal XVI, Firenze 1958, pp. 173, 341; P. Bembo, Opere in volgare, a cura di M. Marti, Firenze 1961, pp. 668 ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] a non rinfocolare polemiche. La loro opinione prevalse, anche se Benedetto Fioretti (Udeno Nisiely) aveva quasi approntato a titolo personale una che risale appunto ai primi allievi padovani del Bembo e che doveva fatalmente urtare contro il moderato ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] è introdotto solo a partire dagli Asolani (1505) di Bembo.
Nel Cinquecento, le discussioni e le opere attorno alla richiede uno sviluppo mentale e una capacità analitica più avanzati.
De Benedetti (2009: 153-154) distingue gli errori di ortografia a ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] già nel sec. XVI avevano propugnato la stessa tesi (Bembo, L. Salviati) e di alcuni puristi veronesi del primo quel secolo, ma perché l'intero popolo toscano, "in quel benedetto tempo", parlava e scriveva bene, ignaro ancora di artifici linguistici e ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] dislocazioni), che già nel Cinquecento molti grammatici (non però Bembo, a cui pure il tratto non sfugge) considerano « . Grammatica e testi, Roma, Carocci.
Serianni, Luca & Benedetti, Giuseppe (2009), Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra ...
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