GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] di Trento dopo la morte di Giovanni Benedetto Gentilotti e, nell'autunno del 1727, il trattato De' veri e legittimi titoli di Plinio ilVecchio, tornavano anche nelle pagine dell'Ape ingegnosa, vasto e complesso zibaldone, come recita il titolo, di ...
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PACINI, Giovanni
Saverio Lamacchia
PACINI, Giovanni. – Nacque a Catania l’11 febbraio 1796, come attesta l’atto di battesimo custodito nella parrocchia della Madonna dell’Aiuto (Adabbo, 1875, p. IX), [...] , Pacini scrisse: «Dedicato all’anima di quel Benedetto / Perché n’ottenga da Dio Il perdono de’ miei peccati / Firmato = G. molto; ed il vento tira contrario a tutto ciò che non appartiene a Verdi» (in Mascari, 2003).
Ilvecchio Pacini si cimentò ...
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CHIERICATI (Chieregati, Chericati, Chierigato, Cheregato, Cherigatti, Clericatus), Francesco
Anna Foa
Nacque a Vicenza negli anni intorno al 1480 da Belpietro, della famiglia vicentina dei conti Chiericati, [...] si recò più volte ad Ancona, fu amico anche del cardinale Benedetto Accolti; a questo dedicò l'opera che Benedetto Accolti ilVecchio aveva scritto sulle crociate, la cui pubblicazione il C. curò a Venezia nel 1532 (De bello a Christianis contra ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ignazio
Umberto Coldagelli
Secondo figlio maschio di Gaetano, principe di Piombino e duca di Sora, e di Laura Chigi, nacque in Roma l'8 giugno 1743. La sua condizione di cadetto [...] gli garantivano successi ed onori. Benedetto XIV, infatti, sin dal il licenziamento e quando il B. il 30 settembre presentò nuovamente le dimissioni, il papa le accolse, sostituendolo con ilvecchio cardinale F. S. Zelada.
Al momento del congedo il ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] studiorum scriptoribus (Jena 1704).
Il 4 dic. 1460 morì ilvecchio Guarino, e due giorni dopo il Consiglio dei dodici savi di Dandolo, Sebastiano Priuli, Nicola Lipanano, Daniele Rainero e Benedetto Brugnoli. La notizia è riportata da M.A. Sabellico ...
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CAETANI, Enrico
Gaspare De Caro
Secondogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina di Alberto Pio, conte di Carpi, nacque nel 1550. Nel 1560 ricevette la tonsura e gli ordini minori; in [...] dello zio Nicola il C. compì i primi studi a Roma, avendo tra i propri maestri anche ilvecchio Paolo Manuzio. Dal nunzio straordinario, il vescovo di Caserta Benedetto Mandina, e infine un terzo e più prestigioso inviato, appunto il C., non ...
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CASTIGLIONE (de Castilliono, de Casteleone, Castiglioni), Branda da
Dieter Girgensohn
Nacque nella città di Milano, molto probabilmente poco prima del 1360, da Maffeo, o Maffiolo, e da Lucrezia Porro. [...] di Gregorio XII con gli inviati del papa avignonese Benedetto XIII e del re di Francia che cercavano di presidente ilvecchio amico del C., Giuliano Cesarini. Ma il papa non vide l'inizio dei lavori: la morte lo colse il 20 febbr. 1431. Il C. ...
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DEI, Benedetto
Roberto Barducci
Nacque a Firenze il 4 marzo 1418 da Domenico di Deo e Taddea di Miliano Salvini in una famiglia tradizionalmente dedita all'arte orafa (per gli altri membri della famiglia [...] falliti di Venezia, tra i quali viene elencato anche ilvecchio padrone del D., Girolamo Micheli. In ogni caso Benedetto Dei fiorentino" e "El paese ch'à cierchato Benedetto Dei", sono ricordate le tappe di questo girovagare, che toccò la Turchia, il ...
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PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] Rossetti, conosciuto a Londra, li accreditò presso ilvecchio comandante dell’esercito napoletano del 1820-21, 74, 152; G. Palamara, Patrioti a confronto. C. P., Benedetto Musolino e Giovanni Nicotera, Soveria Mannelli 2012. Sulla spedizione di Sapri ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme ilVecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] Spagna presso la S. Sede dal 1633 al 1641 che, come racconta il Bellori, fu un mecenate dell'artista fiammingo e gli ordinò vari lavori, oggi perduti, per la chiesa di S. Benedetto a Lisbona.
Non sono ancora identificate le numerose "teste con busti ...
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calcinculo s. m. inv. (pop.) 1. Giostra in cui i sedili, sospesi da terra, ruotano pendendo da lunghe catene. 2. Rude sistema di punizione, in auge un tempo nelle famiglie patriarcali autoritarie, destinato ai ragazzi giudicati disobbedienti...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...