Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 15 (1972)
BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] prima del marchese Piero Guicciardini, ambasciatore del granduca, poi del cardinale Benedetto Giustiniani, genovese, noto mecenate e protettore del defunto padre Prospero Buonmattei, parente del B. e generale dei vallombrosani. A Roma nel 1613 ...
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Grammatico (Firenze 1581 - ivi 1648), accademico della Crusca (dal 1627). Sacerdote, autore di cicalate, elogi, vite di santi, panegirici, di scritti sulla Divina Commedia. Il suo nome è particolarmente legato al trattato (incompiuto) Della lingua toscana (1º libro 1623; 1º e 2º libro 1643), che può dirsi la prima grammatica logica italiana ...
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GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] e l'inizio della dissoluzione della grammatica empirica avvengono nei due libri Della lingua toscana (Firenze 1643) di BenedettoBuonmattei (1581-1647), "il principe dei grammatici italiani": si collega egli alla corrente dello Scaligero e del Sanzio ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] della Crusca (1691), a livello grammaticale fu realizzato nella grammatica di un cruscante, il fiorentino BenedettoBuonmattei (Buonmattei 2007), «in Italia il codice più rispettato» (Trabalza 1908). Tolti pochi casi (mantenimento in tonica ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] , compose un’Arte del puntar gli scritti in cui regolarizzò l’interpunzione in modo creativo e personale. BenedettoBuonmattei fu, invece, il principale grammatico del Seicento e la sua opera influì almeno fino all’epoca romantica; precorritore ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] ; a conferma di ciò, vediamo realizzata a Firenze nel XVII secolo una delle più complete grammatiche, quella di BenedettoBuonmattei.
La questione della lingua, dopo la pubblicazione del Vocabolario degli Accademici della Crusca, finì per gravitare ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] nel Trattato della lingua dello stesso Pergamini, 1613) o a criteri descrittivi, come nel caso del fiorentino BenedettoBuonmattei (Della lingua toscana, 1643) o di Marcantonio Mambelli detto il Cinonio (Osservazioni della lingua italiana, 1644). La ...
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MILTON, John
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 9 dicembre 1608 a Londra, dove suo padre, John Milton (v.), era stato costretto ad emigrare e ad esercitare una professione, quella [...] di cui il M. ci ha lasciato il nome: Iacopo Gaddi, Carlo Dati, Pietro Frescobaldi, Agostino Coltellini, BenedettoBuonmattei, Valerio Chimentelli, Antonio Francini.
Il Diodati radunava in casa propria (a Piazza Madonna) l'accademia degli Svogliati ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] a Firenze la Lezione a cura di Ostilio Contalgene - anagramma di Agostino Coltellini - era, in realtà, di BenedettoBuonmattei, non dell'Ermini suo allievo), ha steso una sorta d'autobiografia - doveva pur riabilitarsi di contro alle denigrazioni ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] i padri di S. Domenico sino al 1628; frequentò poi accademie e uomini di cultura come G. B. Strozzi e BenedettoBuonmattei, che su di lui esercitarono molta influenza; infine, dal 1634, seguì a Pisa studi di legge conseguendo la laurea in diritto ...
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