I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] conoscenze letterarie del giovane poeta, che non si limitano affatto al solo Petrarca, ma coinvolgono autori quali ➔ Pietro Bembo, ➔ Benedetto Varchi, Della Casa, ➔ Torquato Tasso (Baldi 1966).
Dai due ultimi in particolare Milton desume anche l’arte ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] cui ambizioso progetto linguistico-letterario risultò senz’altro perdente rispetto alla linea tosco-fiorentina rappresentata da ➔ Pietro Bembo, ➔ Benedetto Varchi e ➔ Lionardo Salviati. Va detto però che Il Castellano, ristampato più volte secondo l ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] integrato da una grande quantità di aggiunte e correzioni (ed. Bembo 2001 e Tavosanis 2002). All’ed. 1525, in austero formato Tavoni 1994), e l’edizione postuma 1549, con introduzione di Benedetto Varchi (cfr. Antonio Sorella, in Morgana, Piotti & ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] , a cura di G. Patota, Roma, Salerno Editrice.
Bembo, Pietro (1989), Prose della volgar lingua. Gli Asolani. Rime, a cura di C. Dionisotti, Milano, TEA (1a ed. Torino, UTET, 1966).
Buonmattei, Benedetto (2007), Della lingua toscana, a cura di M ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] la classificazione delle parole in base alle loro qualità sonore (così in Bembo, ma un’idea del genere, come si è visto, era già Jules Gilliéron (che in Italia veniva coniugato con ➔ Benedetto Croce; Contini 1989: 376 ha parlato a questo proposito ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] è introdotto solo a partire dagli Asolani (1505) di Bembo.
Nel Cinquecento, le discussioni e le opere attorno alla richiede uno sviluppo mentale e una capacità analitica più avanzati.
De Benedetti (2009: 153-154) distingue gli errori di ortografia a ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] già nel sec. XVI avevano propugnato la stessa tesi (Bembo, L. Salviati) e di alcuni puristi veronesi del primo quel secolo, ma perché l'intero popolo toscano, "in quel benedetto tempo", parlava e scriveva bene, ignaro ancora di artifici linguistici e ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] dislocazioni), che già nel Cinquecento molti grammatici (non però Bembo, a cui pure il tratto non sfugge) considerano « . Grammatica e testi, Roma, Carocci.
Serianni, Luca & Benedetti, Giuseppe (2009), Scritti sui banchi. L’italiano a scuola tra ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] libresca, avesse preteso di insegnarlo ai veneziani.
La conciliazione tra le idee di Bembo e il punto di vista fiorentino si ebbe solo con l’Ercolano di ➔ Benedetto Varchi (pubblicato postumo nel 1570), ampio trattato in cui la questione della lingua ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] XVI secolo, è ispirato ai principi toscanisti arcaicizzanti di ➔ Pietro Bembo. Di impianto metodico, è diviso in dieci libri, che comprendono avevano preceduta. In conformità con i programmi di ➔ Benedetto Varchi e di Salviati, aveva l’ambizione di ...
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