ARCHITETTURA - Secoli 6°-10°
G. Lorenzoni
Per un profilo dell'a. altomedievale si può procedere per exempla significativi, prendendo le mosse da alcuni monumenti sorti nei territori occupati dai Merovingi [...] rilievo, anche nei riguardi delle scelte architettoniche. Nel 910 Guglielmo, duca di Aquitania, fondava un piccolo monastero benedettino nella villa carolingia di Cluny. Da questa piccola comunità di monaci doveva nascere quello che fu definito, alla ...
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CIVATE
A. Guiglia Guidobaldi
(Clavades, Clavate, Clivate nei docc. medievali)
Comune della Lombardia (prov. Lecco), situato alle falde del monte Cornizzolo (l'antico Pedale) e prospiciente il piccolo [...] Memory of A. Kingsley Porter, a cura di W.R.W. Koehler, Cambridge (MA) 1939, I, pp. 173-178; G. Polvara, Il monastero benedettino di S. Pietro al Monte sopra Civate, AC 29, 1941, pp. 177-193; P. Toesca, Monumenti dell'antica abbazia di S. Pietro al ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] S. Zeno, chiesa a tre navate preceduta da atrio su colonne cui si sovrappone una tribuna interna, fulcro di un insediamento benedettino in rapporto con l'autorità imperiale. L'edificio, cui venne quasi del tutto ricostruito in due fasi, nel sec. 12 ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] di Paoluccio Trinci (1309-1391), ma poi quasi interamente rinnovato in epoche successive. Nei dintorni, notevole è l'insediamento benedettino di Montelabate, la cui cripta è anteriore al Mille e la parte inferiore del chiostro del 1204-1222, mentre ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] a Schwarzrheindorf (consacrata nel 1151), originariamente c. palatina, poi ampliata e trasformata in chiesa di un monastero benedettino, ripete il medesimo schema cruciforme su entrambi i livelli, comunicanti mediante un'apertura ottagonale, che è ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] . 963), compagno di un S. Benefactus (Bruxelles, Coll. Stoclet), la cui esecuzione, da legarsi alle vicende del monastero benedettino di S. Placido Calonerò, è stata recentemente attribuita a scuola locale (Zeri, Campagna Cicala, 1992), arricchita da ...
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MANTOVA
A. Calzona
(lat. Mantua)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata nella pianura Padana.Le varie fasi della storia insediativa della città sono strettamente legate all'acqua e alle [...] -238; G. Pastore, L'antica chiesa di San Martino in Mantova, ivi, 8, 1974, 46, pp. 182-190; G. Suitner, Il monastero benedettino di Sant'Andrea in Mantova: l'evoluzione dell'organismo ed il suo ruolo nella formazione della città medievale, in Il Sant ...
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AQUILEIA
G. Lorenzoni
Città del Friuli-Venezia Giulia, in prov. di Udine, situata nella pianura a N della laguna di Grado, un tempo in comunicazione diretta con la laguna stessa tramite il Natisone, [...] . Il Museo di Monastero di Aquileia, Accademie e Biblioteche d'Italia 44, 1976, pp. 443-448; P. Zovatto, Il monachesimo benedettino del Friuli, Quarto d'Altino 1977; L. Bertacchi, La chiesa di Monastero, in Da Aquileia a Venezia, Milano 1980, pp. 239 ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] ; i modi e tempi di definizione del tipo di chiesa cosiddetta di pellegrinaggio; il problema dell'impianto ''benedettino'' e della sua diffusione. Ma altre questioni particolari, relative a soluzioni tecniche, modalità costruttive, singoli elementi ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] e S. Benedetto a Malles, da ricordare anche per la presenza di decorazioni originali. S. Giovanni è chiesa di un monastero benedettino di fondazione carolingia. Ora il grande vano del naós appare diviso in tre navate, con volte a crociera, ma in ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
cluniacense
cluniacènse (o cluniacése) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cluniacensis, dal nome di Cluniacum, città della Francia centr. (l’odierna Cluny)]. – Relativo o appartenente alla congregazione di monaci benedettini istituita nel 910...