Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] di gusto bizantino, diffusasi dall’XI secolo in avanti. Nell’entroterra circolarono modelli di seconda generazione degli scriptoria benedettini dell’abbazia di Reichenau, sul Lago di Costanza (gli affreschi più antichi dell’oratorio di San Michele a ...
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VICENZA
G. Lorenzoni
(lat. Vicetia)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione.
Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a [...] scuola macedonica (Lorenzoni, 1994).Il sec. 8°, se non forse la fine del 7°, segnò dunque l'arrivo a V. dei primi Benedettini, che si insediarono nel complesso dei Ss. Felice e Fortunato; alla metà del sec. 8° risale la fondazione del monastero di S ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] I il Santo (1077-1095) prese posizione in favore della riforma gregoriana e nel frattempo si avvicinò alla riforma benedettina e fondò l’abbazia di Somogyvár per accogliere monaci provenienti dal monastero provenzale di St.-Gilles presso Arles (1091 ...
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GUERRINI, Vittoria (Cristina Campo)
Simona Carando
Nacque a Bologna il 28 apr. 1923, unica figlia di Guido e di Emilia Putti.
Crebbe in un ambiente colto e raffinato, circondata da persone adulte e senza [...] all'Aventino che le era divenuto caro da quando aveva iniziato a frequentare l'abbazia di S. Anselmo, dove i monaci benedettini officiavano la messa in latino e mantenevano il canto gregoriano.
In questa fase della sua vita la religiosità della G ...
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ZAMBECCARI, Bartolomeo
Riccardo Parmeggiani
– Nacque quasi certamente a Bologna sullo scorcio del Trecento, da Carlo e da Caterina di Giacomo di Niccolò drappiere.
Il lignaggio di palese ascendenza [...] momento in poi le fonti cronachistiche definirono sempre più frequentemente Bartolomeo quale «abate de’ Zambeccari».
Il cenobio benedettino versava allora in un accentuato stato di crisi, tanto che Zambeccari risultò a lungo l’unico professo: ciò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La ricezione dell'alchimia araba in Occidente
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Verso la metà del XII secolo iniziano [...] nel Nord Europa restano oscure, è presumibile che la sua diffusione sia avvenuta attraverso la rete delle abbazie dei Benedettini, ordine al quale apparteneva lo stesso Teofilo. Da questa tradizione sembrano provenire anche due ricette aggiunte da ...
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TURINGIA
J. Herrmann
(ted. Thüringen)
Regione della Germania centrale che si estende tra il massiccio dello Harz meridionale, il corso superiore della Werra e la Saale. Nucleo del territorio è il bacino [...] La prima fioritura dell'arte turingia si ebbe intorno al 1100, con la costruzione dei monasteri benedettini riformati di Reinhardsbrunn, Erfurt (Peterskloster), Herrenbreitungen, Paulinzella e Thalbürgel, tutti edificati sotto l'influsso dell'abbazia ...
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FERRARI, Francesco
Susanna Misiano
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., attivo a Roma come architetto e pittore nella prima metà del sec. XVIII. Partecipò al concorso Clementino del 1701 [...] , sono le figure allegoriche della Fortezza e della Fede fiancheggiate da angeli, l'altare è sormontato da cherubini.
I benedettini di Montevergine gli affidarono nel 1729 l'esecuzione della facciata della chiesa di S. Agata dei Goti, "dove le ...
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BONI (Bono, del Bono, Bona, Buoni), Giacomo Antonio
Franco Sborgi
Nacque a Bologna il 28 apr. 1688. Cominciò "fin da fanciullo a dimostrare grandissima inclinazione verso l'arte della pittura scarabocchiando [...] fra i direttori di questa. Nel 1725, ancora col Franceschini, si recò a Parma dove affrescò il coro della chiesa dei benedettini, con le Storie di S. Bruno.
A Bologna eseguì per Giacomo Filippo Durazzo un grande quadro (350 × 425 cm: attualmente nel ...
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BOBOLENO (Bobuleno, Baboleno), santo
Alessandro Pratesi
Quarto abate di Bobbio, governò quel monastero verso la metà del sec. VII.
Nella Vita b. Columbani di Giona se ne ricorda il padre, il prete Winiocus, [...] di ogni dubbio che B. successe a Bertulfo nel governo abbaziale di Bobbio, probabilmente nel 640. Gli storici benedettini gli attribuiscono l'adozione di una regola che fondeva i precetti del monachesimo italiano con quelli del monachesimo irlandese ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...