Filologo, paleografo, antiquario (Soulage, Aube, 1655 - Parigi 1741); fu monaco dei benedettini di San Mauro; soggiornò (1698-1701) in Italia, soprattutto a Roma (delle scoperte compiute diede conto nel [...] Diarium italicum, 1702) e fu poi nell'abbazia di Saint-Germain-des-Prés, a Parigi. Diede edizioni di testi patristici greci: di Atanasio (1698), Collectio nova patrum et script. graecorum (1706), gli Esapla ...
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Abbazia di benedettini nel Cantone dei Grigioni (nel 766 Desertina, nel 960 ecclesia Disentinensis, nel 10zo abbatia Disentinentis), in romancio: Mustèr "monastero". Il convento ebbe grande importanza [...] nel Medioevo, trovandosi allo sbocco dei passi del Lucomagno e dell'Oberalp. Secondo una tradizione, sarebbe stato fondato nel 614 da san Sigisberto, discepolo di Colombano, con l'aiuto di san Placido, ...
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ODINGTON, Walter (anche Odjnton, Gualterius Eveshamensis)
Giusto Zampieri
Monaco del convento dei benedettini di Evesham, nella contea di Worcester in Inghilterra, che scrisse di musica. S'ignora la [...] data di nascita; morì dopo il 1330. Visse anche a Oxford.
Null'altro si è potuto sapere con certezza della sua vita, e la biografia è stata, nel passato, spesso ricostruita in modo confuso e cervellotico, ...
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Collezione di autori cristiani dalla tarda Antichità alla fine del Medioevo, promossa dai benedettini. Si stampa a Turnhout nel Belgio (Éditions Brepols) dal 1953. Alla edizione dei più importanti testi [...] latini e greci si affianca la pubblicazione di manuali ausiliari, di bibliografie, di studi monografici e di banche dati ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. [...] Nel 1524 o 1525 lasciò l'ordine, con permesso pontificio; vi rientrò nel 1530. L'opera sua principale è il corpus di scritti in latino maccheronico (macaronices libri; opus macaronicorum), noto con il ...
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Pio VII
Papa (Cesena 1742-Roma 1823). Barnaba Chiaramonti entrò nel 1756 tra i benedettini. Di temperamento austero e schivo, decisivo fu per lui il favore del conterraneo Angelo Braschi, poi Pio VI, [...] che nel 1782 lo volle vescovo di Tivoli e, nel 1785, di Imola. Da qui assistette alla conquista francese e al dissolversi dello Stato pontificio. Nel 1797, in una impegnativa omelia, invitò i fedeli a ...
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BISSO, Bernardo
Dino Pastine
Nato a Genova verso il 1648, entrò nell'Ordine dei benedettini della congregazione cassinese, nel monastero di S. Caterina in Portoria il 30 nov. 1668. Trascorse l'intera [...] vita nello studio della liturgia, del diritto canonico e della teologia morale dedicandosi anche all'insegnamento di tali discipline. Professò nel monastero genovese e, per un periodo di tempo indeterminato ...
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Architetto (Lindenberg, Svevia, 1720 - ivi 1803). La sua opera principale è la chiesa dell'abbazia dei benedettini a Wiblingen (iniz. 1772), una delle ultime grandi costruzioni barocche sull'esempio di [...] Fischer von Erlach e di B. Neumann ...
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Fondatrice (m. probabilmente Gurk 1045) del chiostro delle benedettine di Gurk (1043) e di quello dei benedettini di Admont, cui diede tutti i suoi beni, dopo la morte (1016) del marito, il conte Guglielmo [...] di Friesach-Zeltschach, e del figlio Guglielmo (1036); il suo culto è stato approvato nel 1928. Festa, 27 giugno ...
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benedettino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Benedetto: codice b., il Codex iuris canonici promulgato da Benedetto XV nel 1917; dichiarazione b., quella contenuta nella bolla Matrimonia emanata da Benedetto XIV il 4...
camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...