(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] un consumodi massa, in una realtà economica di libero mercato refrattaria ai tentativi di pianificazione centralizzata monito di Pugin: va bene decorare una costruzione, ma non si costruisca mai una decorazione".
Queste linee di critica e di ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] al consumo del Movimento moderno: essa ha incluso il d. di gusto Beaux arts, etichetta che designa l'articolato accademismo di fine gran parte della sua notorietà di progettista ai famosi schizzi che bene hanno prefigurato la qualità architettonica ...
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Secondo una valutazione del 1974, la popolazione del B. è di 9.756.590 ab. su una superficie di 30.514 km2, con una densità media di 320 ab. per km2; rispetto al 1959, cioè in quindici anni, si è avuto [...] commesse all'esportazione e soprattutto dall'incremento dei consumi privati. Solo la tendenza agl'investimenti è circonda, cui contrappone una figura di pagano istintivo, incarnazione della volontà di vivere al di là del bene e del male (Houtekiet, ...
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Metropoli
Piergiorgio Landini
Le m. contemporanee sono il punto di arrivo di un'evoluzione millenaria che ha riguardato lo sviluppo storico, sociale e giuridico delle aggregazioni umane. Nella voce [...] le relazioni produttive e organizzative, gli standard diconsumo e i modelli culturali che condizionano e di individuare una 'piramide' di poli terziari in grado di coprire il territorio senza lasciarvi spazi interstiziali non serviti: la m. può bene ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] ). In quest'arco di tempo si consumò anche l'esperimento istituzionale di Guglielmo Boccanegra (capitanato Domenico (Mus. di S. Agostino): opera che, realizzata fra 1298 e 1299, non presenta agganci 'pisani' ma si può comprendere bene alla luce delle ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] assumeva dunque più il carattere di elemento funzionale che non quello dibene economico trasmissibile. Allo stesso assunse sempre di più il carattere di ambiente destinato alla preparazione e al consumo dei pasti e la nascita di vani di disimpegno ( ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] delle fonti energetiche. Alle latitudini medie, il consumo energetico urbano di petrolio, carbone, gas, elettricità e risorse alimentari rappresenta di solito il 25 ÷ 50% dell 'uso complessivo di energia naturale. Inoltre, l'energia solare utilizzata ...
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Paolo Soleri
Ecoarchitettura
Metamorfosi verdi
E se ci impegnassimo davvero?
di
1° febbraio
La Commissione Europea premia il progetto di edilizia residenziale sociale a basso impatto ambientale SHE [...] autocreazioni. La foresta urbana, l’habitat di homo sapiens pensante e razionale, conosce il bene e il male. La passione acquista lavorazione non comportano un eccessivo consumodi energia, né rilevanti emissioni di sostanze nocive. Inoltre il legno ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] sottoposto ad usura, si sono conservate bene se in pietra, come in genere negli diconsumo. Elementi di corrispondenza ricorrono nel più recente complesso circolare di Gubba, nello Hamrin, della fase di Uruk tardo, ove anche la funzione di ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] immateriale potrebbero assumere nuovo valore. In ogni modo, la città infinita dello sprawl consuma una grande quantità di quel bene finito che è il territorio, un bene che sembra ancora, a prima vista, a basso costo, ma difficilmente recuperabile ...
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consumare1
consumare1 v. tr. [dal lat. consumĕre (v. consumere), ravvicinato, già nel lat. tardo, per la coniug. a consummare (v. consumare2)]. – 1. a. Logorare, finire a poco a poco con l’uso: c. la roba, i polsi della camicia, il fondo dei...
consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...