Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] di Filadelfia e di New York, testimonia la ritrosia dei vescovi americani a concedere permessi di questa natura46.
Nel 1892, all’interno del mondo cistercense si consumò per il raggiungimento di un ideale superiore si coniugavano bene, infatti, con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] compensazione, si rende il consumo opulento.
Accade così che l’economia di mercato, mentre conserva i tre principi di cui si è detto, muta il fine cui essa tende. Quest’ultimo diventa il bene totale, non più il bene comune. La logica del profitto che ...
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bene pubblico
Riccardo Vannini
Il bene pubblico nella teoria economica
Rivalità ed escludibilità come variabili del bene
Il bene pubblico è dotato di due caratteristiche: la non rivalità e la non escludibilità. [...] che ne deduce è l’incapacità del mercato di determinare il livello efficiente di beni diconsumo collettivo. Pertanto, strategie cooperative che inducano un livello efficiente di produzione del bene pubblico sono perseguibili solo se fatte rispettare ...
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di Giovanni Canitano
L’esigenza di nutrire una popolazione mondiale in rapida crescita che nel 2050 vivrà per circa il 70% in insediamenti urbani, adottando stili alimentari tipici delle società a capitalismo [...] ) e l’acqua virtuale. Il primo, elaborato da Arjen Y. Hoekstra, permette di misurare il volume di acqua dolce necessario per produrre un bene, comprensivo del quantitativo consumato e inquinato nelle diverse fasi della filiera; il secondo, coniato da ...
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bene pubblico
Bene non rivale che può essere consumato da tutti gli agenti e dal cui utilizzo nessuno può essere escluso. Sebbene la costruzione di una teoria economica sulla materia possa essere fatta [...] (➔ Sax, Emil; De Viti De Marco, Antonio; Wicksell, Knut), la definizione di b. p. è dovuta principalmente al contributo di P.A. Samuelson che, nel 1954, introdusse il concetto di b. diconsumo collettivo, ovvero di b. p. puro.
Bene Pubblico ...
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bene meritorio (o di merito)
bene meritorio (o di merito) B. meritevole di tutela pubblica indipendentemente dalla richiesta che ne fanno i potenziali utenti. Il concetto è stato introdotto, nella letteratura [...] a incentivare la loro produzione e il loro consumo al fine di consentirne il raggiungimento del livello ottimale. Come è bene per lui, in un‘ottica di stampo illuministico-paternalista. Cosciani, a sostegno di questo processo di sostituzione, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] differenti dall’industria di base. Segnata dalla propensione ai beni diconsumo (mobili, tessuti coalizione con Sinistra ecologia e libertà e Partito Socialista Italiano, Italia. Bene comune, ha ottenuto la maggioranza alla Camera dei Deputati e la ...
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In senso generico, l’attività umana diretta alla produzione di beni e servizi, anche nelle sue forme più semplici e non organizzate. In senso specifico, ogni attività produttiva del settore secondario [...] dei prodotti che si caratterizzano per la materialità del bene oggetto della loro attività (attività agricole, manifatturiere, i. di beni diconsumo, di beni di investimento e di beni intermedi, impiegati nella fabbricazione di altri prodotti ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] di questa al ciclo produttivo, l’alienità dei mezzi di produzione e la retribuzione fissa a tempo senza rischio. È bene l’offerta di l. di un individuo scaturisce da un processo razionale di scelta tra l’utilità, in termini diconsumo, indotta dal ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] di luoghi diconsumodi beni agricoli e di produzione di altri beni, non agricoli, nonché di servizi; e, quasi certamente, nacque anche come luogo di elladici, o sorsero altrove: ne conosciamo assai bene lo sviluppo a partire dall’Elladico Tardo. Ma ...
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consumare1
consumare1 v. tr. [dal lat. consumĕre (v. consumere), ravvicinato, già nel lat. tardo, per la coniug. a consummare (v. consumare2)]. – 1. a. Logorare, finire a poco a poco con l’uso: c. la roba, i polsi della camicia, il fondo dei...
consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...