CIALDINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Castelvetro di Modena, in località Colombarina, l'8ag. 1811 da Giuseppe e dalla spagnola Luigia Santyan y Velasco. Il padre, ingegnere, discendente da una [...] "Spero che Cialdini farà meglio di me I farà di certo bene, perché ha la fortuna di non avere sotto di sè un Cialdini ancora di fronte Garibaldi, ma questa volta doveva agire da politico; a Firenze, il 22 ottobre, cercò di convincere il nizzardo a ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] bene strutturata, subì l'ostruzionismo decretatole dal Mazzini, fu afflitta da perenne 366 ss., 396, 398, 421; A. Lineker, La vita e i tempi di E. Mayer, Firenze 1898, ad Indicem; G. Canevazzi, Ricordanze di L. Generali, in Arch. emil. d. Risorg. ...
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ALESSANDRO VI, papa
Giovanni Battista Picotti
Rodrigo de Boria y Borja, o, come si disse comunemente, Rodrigo Borgia, era nato fra il 1430 e il 1432, probabilmente il 1° genn. 1431, a Xàtiva presso [...] nuovo Ciro, re Carlo VIII, da cui sarebbero state flagellate e rinnovate Firenze, l'Italia, la Chiesa stessa Cesare era "francese"; e "tutto francese" era il papa, perché il re voleva bene a Cesare, "obieto e subieto" di lui (Sanuto, II, p. 826).
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] l Borri sia tristo da dar ad intendere cose stranissime, non mi apporta meraviglia alcuna, ma mi arrecca bene stupore il vedere, europei, un po' dappertutto (a Roma, a Napoli, a Firenze, a Milano, a Torino, a Padova) a destinatari sconosciuti (un ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] sembrava procedere bene, anche per la collaborazione dell'allievo Gaffodio che fungeva da copista, il gli Italiani, in Memorie e docum. di storia italiana nei sec. XVIII e XIX, Firenze 1914, pp.3 ss., 116-126; G. Manacorda, Ombre e penombre di storia ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] moderna". Croce sapeva anche bene che "contro questo periodizzamento si è assai sottilizzato da parte dei critici, dicendolo ciò stesso nei suoi asseriti valori essenziali (traduz. ital., Firenze 1992, p. 28).Una volta così ripercorsa La Santa Romana ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] stato su suo incarico L. Galeotti. In effetti i censori sapevano bene che le satire in versi si propagavano anche fra il popolo scolastica postillata "per uso de' non toscani" da G. Rigutini, Firenze 1864), ma di cui oggi si apprezzano piuttosto ...
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BONELLI, Michele
Adriano Prosperi
Nato a Bosco, presso Alessandria, il 25 nov. 1541 da Marco e Domenica Giberti, gli fu imposto il nome di Antonio, probabilmente in onore dello zio della madre, Antonio [...] (Maffei, p. 34). I primi dispacci da Roma sul nuovo papa segnalarono infatti nel B la speranza che "habbino a passar bene", come scriveva a Rusticucci il 30 relazionidegli ambasciatori veneti al Senato, s. 2, IV, Firenze 1857, pp. 177 s., 251, 313, 480 ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] veramente un periodo storico, come bene disse Filippo Turati nel suo discorso a opera di Cristina Vernizzi (da questo fondo sono tratti i Carteggi v. inoltre: G. Spadolini, I radicali dell'Ottocento, Firenze 1972; S. Merli, La democr. "radicale" in ...
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BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] il motivo più immediato dovette essere quello feudale, bene espresso da una fonte: "ut resisteret superbienti Berengario" (Vita 1963, pp. 107-115; G. Fasoli, I re d'Italia (888-962), Firenze 1949, pp. 143-201; C. Fietz, Gesch. Berengars II. von Ivrea, ...
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pansessuale agg. e s. f. e m. Che, chi è attratto sessualmente da una persona, a prescindere dal genere nel quale quest’ultima si identifichi e dal sesso al quale appartenga. ◆ Parise tenne lezioni su Giovanni Comlsso, radiografando aspetti...
calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...