Chimica e tecnica
Con la denominazione di prodotti ceramici si intende una vasta gamma di manufatti, diversi per composizione, struttura, proprietà, impiego ecc., aventi in comune il processo tecnologico [...] usavano firmare le loro opere, si conosce bene la personalità.
I prodotti greci furono imitati sono dovuti alla manifattura medicea di Firenze, nel 16° sec. ( poi altrove. Di una ‘porcellana tenera’ (da distinguersi dalla ‘dura’ di tipo cinese), ...
Leggi Tutto
Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] R. si trasferì a Firenze e, per quattro anni, pur mantenendo saldi i contatti con gli ambienti da cui proveniva, si dedicò motivo iconografico dominante è l'esaltazione delle idee del vero, del bene e del bello. Del vero, nei due aspetti di verità ...
Leggi Tutto
Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] (in primo luogo la pittura veneta cinquecentesca) non ancora bene padroneggiate. Degli stessi anni sono il Compianto sul corpo Isabella Clara Eugenia di Spagna in abiti da clarissa, 1625, Firenze, Galleria Palatina; Ritratto di Suzanne Fourment, ...
Leggi Tutto
Scultore (Poppi 1430 circa - Firenze 1484). La sua prima attività di ritrattista è testimonianza, oltre che della sua formazione a Firenze (probabilmente, condiscepolo di Desiderio da Settignano e A. Rossellino, [...] vescovo Salutati, nel duomo di Fiesole, di Bernardo Giugni, nella badia di Firenze, dove si trova anche la tomba del conte Ugo di Toscana, il secco si accorda bene con l'agilità delle immagini. I ritratti, caratterizzati da una sottile penetrazione ...
Leggi Tutto
RESTAURO
Michele Cordaro
Alessandra Melucco Vaccaro
Paolo Fancelli
(XXIX, p. 127; App. II, II, p. 698; IV, III, p. 210)
Inquadramento generale
di Michele Cordaro
C. Brandi, come è noto, agli inizi [...] di compatibilità. Appare tuttora pienamente valida e riferibile al bene archeologico la definizione brandiana del r. come "qualunque 1986, pp. 91 ss.; Bronzi dorati da Cartoceto, Catalogo della mostra, Firenze 1987; J. Coignet, Réhabilitation, arts de ...
Leggi Tutto
(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] costruzione, ma dovremmo aggiungervi il monito di Pugin: va bene decorare una costruzione, ma non si costruisca mai una S. Maria del Fiore, Roma 1941; G. Marchini, Giuliano da Sangallo, Firenze 1942; P. Tomei, L'architettura a Roma nel Quattrocento, ...
Leggi Tutto
(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] banale e privo di senso.
Tutto ciò spiega assai bene quel peculiare ''passaggio'' dall'Action Painting alla Pop art oggetto recente di convegni e pubblicazioni (da ricordare per es. i convegni sui musei di Firenze 1981, Oxford 1983, Roma 1989), ...
Leggi Tutto
VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] legno per alcune chiese di Firenze e di Bologna. Intorno al 1534 il V. venne a Roma, forse chiamatovi da quel ferrarese Iacopo Meleghino, Ottavio e per Margherita d'Austria; ma non bene possiamo ancora determinare quale parte spetti al Vignola, quale ...
Leggi Tutto
(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] l'inventario amministrativo: mancano dati sulle diocesi di Roma e Firenze, il Nord ha risposto al 92%, il Centro al 54 è così oneroso impedire il consumo di un bene a un individuo, da rendere praticamente non realistica la possibilità di escluderlo ...
Leggi Tutto
STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] è stato quello dei bovini da carne, saliti da 96 a 122,8 milioni suo sfruttamento, in Rivista Geografica Italiana, Firenze 1971; N. Zelinsky, The cultural raccolta poetica che esce nel 1964, rappresenta bene l'ultima fase dell'opera poetica di ...
Leggi Tutto
pansessuale agg. e s. f. e m. Che, chi è attratto sessualmente da una persona, a prescindere dal genere nel quale quest’ultima si identifichi e dal sesso al quale appartenga. ◆ Parise tenne lezioni su Giovanni Comlsso, radiografando aspetti...
calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...