Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] , Paris 1924; I necrologi cassinesi, 1, Il necrologio del Cod. Cassinese 47, a cura di D.M. Inguanez, Roma 1941; BenedaFirenze, Candelabrum, a cura di G.C. Alessio, Padova 1983; E.J. Polak, Medieval and Renaissance Letter Treatises and Form Letters ...
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poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] arti poetiche di moderni. Secondo dice il Mengaldo (p. XXXVII), si può postulare la lettura diretta da parte di D. soprattutto di BenedaFirenze, e forse anche di Guido Fava tra i dettatori, oltre naturalmente alle pagine di Brunetto; di Matteo ...
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stili, Dottrina degli
Pier Vincenzo Mengaldo
D. abbozza una teoria degli s. per la prima volta in VE II IV, dopo aver definito nei capitoli precedenti, nell'ordine, quali uomini, quali temi e quale [...] Candelabrum di BenedaFirenze (cod. Palatino 700 della Naz. di Firenze, c. l V, ripetuto da Bono da Lucca, Cedrus in Studi... Monteverdi, Modena 1959 (poi in Contributi di filologia dantesca, Firenze 1966,12-16); F. Tateo, La teoria degli stili e le ...
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ornatus
Pier Vincenzo Mengaldo
La teoria e precettistica dell'o. occupa un posto importante, e talora preponderante, nelle pagine dei trattati di retorica e soprattutto di poetica medievali: ad esempio [...] intervenit exornatio, ibi est omnimoda gratiae plenitudo " (cfr. G. Vecchi, Temi e momenti d'arte dettatoria nel ‛ Candelabrum ' di BenedaFirenze, in " Atti e Mem. Deputazione St. Patria Prov. Romagna " n.s., X [1958-59] 120-121).
E Brunetto Latini ...
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ars dictaminis
Mario Pazzaglia
La teoria letteraria di D. appare saldamente radicata alla tradizione retorica e dittatoria, che egli sembra avere assorbito, oltre che dal Tresor e dalla Rettorica di [...] in " Italia Medioev. e Umanistica " IV (1961) 181; G. Vecchi, Temi e momenti d'arte dettatoria nel " Candelabrum " di BenedaFirenze, Bologna 1963 (con ampia antologia del testo); Magistri Boni Lucensis Cedrus Libani, a c. di G. Vecchi, Modena 1963 ...
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transumptio
Francesco Tateo
Termine diffuso nella retorica medievale per indicare genericamente quello schema che nella retorica classica è denominato translatio (t. traduce invece per Quintiliano il [...] semantica del singolo vocabolo (cfr. METAFORA). In questo senso sono avviati quei dettatori (cfr. ad es. BenedaFirenze; Boncompagno da Signa), cui in gran parte deve farsi risalire la preparazione letteraria di D., che nelle loro ‛ arti ...
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TEBALDO
Laura Biondi
(Thebaldus, Tebaldus). – A un autore di questo nome è ascritto un trattato sulla quantità delle prime sillabe aperte nelle parole latine noto da codici datati, al più presto, all’XI [...] Beauvais, modello del Doctrinale di Alessandro di Villedieu (X, vv. 1703-2191), e il De primis syllabis di BenedaFirenze.
In considerazione di questi pochi e incerti dati, è verosimile collocare l’attività grammaticale di Tebaldo nella seconda metà ...
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SYON
Simona Gavinelli
(Sion, Symon, Simon). – La grafia prevalente – alternativa a Sion come forma sincopata di Symon/Simon – deriva dal testamento di questo magister, tradito in un estratto originale [...] di Siviglia, all’Ars versificatoria di Matteo di Vendôme, mostrando evidenti contatti anche con il Candelabrum di BenedaFirenze.
Resta invece molta incertezza sull’attribuzione generica a un «quidam Symon» di trentadue versi ortografici intercalati ...
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BONO da Lucca
Giuseppe Vecchi
Figlio di Bonico, nacque a Lucca nella prima metà del secolo XIII.
Non è facile ricostruire la biografia di B., dato che la dozzina di documenti che parlano di lui si riferiscono [...] , al periodo cioè del suo magistero bolognese. Comunque egli non deve essere confuso, come dal Gaudenzi, con il maestro di grammatica BenedaFirenze, che operò a Bologna nei primi decenni del sec. XIII.
Nel primo documento che lo ricorda (1268)B. è ...
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compositio
Francesco Tateo
. Costituisce nella retorica classica e medievale un momento dell'elocuzione, e cioè la dottrina concernente la disposizione delle parole nel periodo, cui è affidato perciò [...] a una distinzione che troviamo testimoniata nel Candelabrum di BenedaFirenze, il quale distingue appunto la compositio in ‛ dello stile) insiste più sulla funzione di legamento assolta da tale operazione (di qui il ricorrere dei termini che ...
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pansessuale agg. e s. f. e m. Che, chi è attratto sessualmente da una persona, a prescindere dal genere nel quale quest’ultima si identifichi e dal sesso al quale appartenga. ◆ Parise tenne lezioni su Giovanni Comlsso, radiografando aspetti...
calcio posizionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede l’occupazione di posizioni e spazi specifici in campo da parte dei giocatori, che devono sempre tenere conto del posizionamento dei compagni e degli avversari, con l'obiettivo...