Drammaturgo spagnolo (Madrid 1866 - ivi 1954), premio Nobel per la letteratura nel 1922. Nella sua opera confluiscono disparate tendenze, fuse in un dialogo arguto e di aristocratica discrezione. Dall'eccellente quadro di ambiente di El nido ajeno (1894), delicato caso psicologico a lievi tinte crepuscolari, si passa a Lo cursi (1902) e a Rosas de otoño (1905), a Los intereses creados (1907), che è ...
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QUIÑONES de BENAVENTE, Luis
Carlo Boselli
Poeta e autore drammatico spagnolo, nato a Toledo nel 1589, morto a Madrid il 25 agosto 1651. Avvocato e sacerdote, coltivò giovanissimo la poesia drammatica, [...] meritando elogi e incoraggiamenti da Lope de Vega, di cui fu grande amico. Dal 1609, epoca in cui si rivelò col suo primo lavoro, Las civilidades, scrisse e rappresentò innumerevoli entremeses (intermezzí), ...
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Poeta e commediografo spagnolo (Toledo 1589 circa - Madrid 1651); amico di Lope de Vega, fu autore di entremeses che si proponevano di fustigare i costumi del tempo (se ne conoscono 140, ma ne scrisse molti di più); la prima raccolta fu pubblicata col titolo di Ioco seria. Burlas veras o reprehension moral y festiva de los desordenes públicos (1645) ...
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Missionario francescano (n. Benavente, Spagna - m. S. Francisco, Messico, 1568); nel 1524 andò nel Messico e poi nel Guatemala e nel Nicaragua, poi di nuovo nel Messico, dove fu ministro provinciale; scrisse [...] per gli indigeni un manuale di dottrina cristiana e raccolse molto materiale per la sua Historia de los Indios de la Nueva España (pubbl. 1914) e per il De moribus Indorum ...
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Motolinia, Toribio da Benavente detto
Missionario francescano spagnolo (n. Benavente, Spagna-m. San Francisco, Messico, 1568). Nel 1524 si recò in Messico e quindi in Guatemala, in Nicaragua e di nuovo [...] in Messico, dove raccolse molto materiale per la Historia de los Indios de la Nueva España e il De moribus Indorum. Pur applicandosi a difendere i nativi dagli abusi dei conquistatori non aderì mai alle ...
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Secondogenito (m. Benavente, Zamora, 1188) di Alfonso VII re di Castiglia e di León, alla morte del padre (1157) ebbe il regno di León. A più riprese combatté contro i re di Castiglia, Sancio IV suo fratello [...] e Alfonso VIII suo nipote, riuscendo a impadronirsi di Toledo (1162); e anche contro il suocero Alfonso Henriques, re di Portogallo, vincendolo a Ciudad Rodrigo e Badajoz (1169), e facendolo prigioniero ...
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Drammaturgo spagnolo (Santiago de Compostela 1878 - La Coruña 1938). Imitatore di J. Benavente, specialmente nel primo periodo della sua attività, affrontò in lavori a tesi problemi psicologici, sociali [...] e giudiziarî. Tra le sue opere: Aires de fuera (1903); Bodas de plata (1906); La fuente amarga (1910); La raza (1912); Cobardías (1918); En cuerpo y alma (1919); La mala ley (1923); Hilos de araña (1929); ...
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Scrittore cubano (n. L'Avana 1885 - m. 1946); autore di numerosi drammi in cui si apprezza l'influsso di Ibsen, Benavente e Čechov (Cuando el amor muere, 1925; El hombre fuerte, 1915; Tembladera, 1917; [...] Libertad, 1919; En las manos de Dios, 1933; ecc.), di romanzi di stampo realista (Humberto Fabra, 1919; Coaybay, 1926; Caniquì, 1936; ecc.) e di opere di carattere sociale ...
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Attrice (Malaga 1870 - Madrid 1933). Allieva del conservatorio, fu prima attrice al teatro Lara, alla Comedia e nella compagnia Guerrero-Mendoza. Interprete attenta all'evoluzione della drammaturgia spagnola, [...] passò dai testi tardo-romantici al nuovo repertorio di J. Benavente e dei Quintero. ...
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