Poeta e drammaturgo inglese (Londra 1572 - ivi 1637). Creatore di un nuovo tipo di commedia, la "commedia di umori" (alla base della sua rappresentazione umana sta la teoria fisiologica degli "umori", [...] delle proprie opere (1616). Sulla sua tomba nell'abbazia di Westminster fu scolpita la famosa iscrizione: "O rare BenJonson".
Vita e opere
Nella scuola di Westminster ricevette solide basi di cultura classica; combatté poi nei Paesi Bassi contro ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Canterbury 1564 - Deptford, presso Londra, 1593). Figlio d'un calzolaio, con una borsa di studio frequentò (dal 1581) l'univ. di Cambridge dove si laureò nel 1587, interessandosi [...] e che egli trasmise a Shakespeare trasformato in uno strumento sonoro e pieghevole (il "Marlowe's mighty line" di BenJonson). Le sue qualità più propriamente poetiche sono attestate dal poemetto Hero and Leander (integrato da G. Chapman e pubblicato ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1558 - ivi 1594). Tradusse il dialogo del Tasso Il padre di famiglia (The householder's philosophie, 1588) e la tragedia Cornélie di Robert Garnier. La sua Spanish tragedy (1586-87), [...] e retorico nello stile (la parte migliore della Spanish tragedy è un'aggiunta posteriore, dovuta, sembra, a BenJonson), l'opera, popolarissima, esercitò grande influenza sul teatro elisabettiano cui fornì motivi che vi tornano costantemente: la ...
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Attore (Londra 1567 circa - ivi 1619), figlio di James B. che fece costruire (1577) e diresse il London Theatre e poi il Blackfriars Theatre (1596). Ai due teatri ereditati, con i fratelli, dal padre (1597), [...] d'arte e amico di Shakespeare, di cui interpretò con grande successo i principali personaggi; recitò anche nei drammi di BenJonson, Beaumont e Fletcher, Webster; piccolo di statura, fu detto dai contemporanei "England's great Roscius" per il calore ...
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Attore (Londra 1566 - Dulwich 1626); amico di Shakespeare e di BenJonson, fu a capo della Admiral's Company di lord Ch. Howard conte di Nottingham; famose le sue interpretazioni dell'Ebreo di Malta e [...] del Faust di Marlowe. Dedicò a scopo benefico le sue ingenti ricchezze istituendo nel 1619 a Dulwich il College of God's Gift, tuttora esistente ...
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Drammaturgo inglese (Newnham-cum-Badby presso Daventry, Northamptonshire, 1605 - Blatherwick 1635). Si laureò a Cambridge, dove fece amicizia con BenJonson, e si rese noto per i suoi versi inglesi e latini: [...] della birra e del vino bianco. Rappresentò a Whitehall (1631 circa) il dramma pastorale Amyntas (sulle orme di Tasso, di Jonson e di J. Fletcher). Dal 1632 si stabilì a Londra. Il suo momento di maggior successo fu segnato dal notevole dramma ...
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Attore e autore drammatico (Londra 1587 - ivi 1633); fu tra i Children of Queen's Revels e recitò nel Poetaster e in The silent woman di BenJonson, nella parte del protagonista in Bussy d'Ambois di G. [...] Chapman; nel 1613 passò tra i King's play ers e accanto a R. Burbage apparve in The knight of Malta di F. Beaumont e J. Fletcher; si ritirò dalle scene nel 1623. Fu autore di due commedie, A woman is a ...
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Servetta della commedia dell’arte; con tale nome recitarono Silvia Roncagli della compagnia dei Gelosi; Livia, moglie di G.B. Zecca, della compagnia dei Fedeli, e anche attori come Battista Amorevoli da [...] Treviso della compagnia degli Uniti nel 1584 e Ottavio Bernardini della stessa compagnia nel 1614.
F. appare anche nella Fiera di Michelangelo Buonarroti il Giovane e nel Volpone di BenJonson; è raffigurata nei Balli di Sfessania di J. Callot. ...
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Attore (Londra 1576 - Brentford 1659); recitò (1602) al Rose Theatre nella compagnia del conte di Worcester, succedendo poi (1603) a Thomas Pope nella compagnia detta del re (King's men); vi rimase per [...] molti anni; nel 1630 condirettore con J. Taylor del teatro di Blackfriars e cointeressato nella gestione. Recitò con Shakespeare, R. Burbage, J. Heming; celebri le sue interpretazioni di Falstaff e del Volpone di BenJonson. ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] senso egli non rappresenta un’epoca soltanto, ma appartiene a ogni tempo (come sosteneva il suo rivale BenJonson). Una certa interpretazione di stampo anglosassone vorrebbe considerarlo come il bardo (antico cantore dei popoli celti) che celebra ...
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