Satta Flores, Stefano
Andrea Di Mario
Attore cinematografico, teatrale e televisivo, nato a Napoli il 14 gennaio 1937 e morto a Roma il 22 ottobre 1985. Contraddistinto da una forte presenza scenica, [...] sperimentale di cinematografia di Roma, dove si diplomò nel 1962, comparendo in Ginepro fatto uomo, film di diploma di Marco Bellocchio, suo compagno di corso. L'anno successivo interpretò I basilischi, opera prima di Lina Wertmüller, in cui è un ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. Los Angeles 1956). Dopo aver seguito i corsi di tecnica Graham presso la University of California a Berkeley, ha fatto parte delle maggiori compagnie di danza contemporanea [...] attore cinematografico: Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti, di L. Wertmüller, 1986; La visione del sabba, di M. Bellocchio, 1988; L'ultimo concerto, di F. Laudadio, 1996; Stereo Future, di H. Nakano, 2001. Nel 1996 ha ricevuto il premio ...
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Attore cinematografico e teatrale italiano (n. Roma 1953). Ha disegnato con immediatezza e spontaneità i suoi personaggi, passando con facilità dalla commedia al film drammatico, sia sul grande schermo [...] di G. Tornatore; Concorrenza sleale di E. Scola e L'ultimo bacio di G. Muccino (2001); L'ora di religione di M. Bellocchio (2002). Di particolare incisività sono state le sue interpretazioni in Caterina va in città (2003) di P. Virzì e La stella che ...
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Arcalli, Kim (propr. Franco)
Enzo Siciliano
Montatore e sceneggiatore, nato a Roma il 13 marzo 1929 e morto ivi il 24 febbraio 1978. Eminente figura di cineasta, seppe innovare lo stile del montaggio [...] durata di centodiciannove minuti. Sempre del 1970 fu la collaborazione con Kawalerowicz per Maddalena, e del 1972 quella con Bellocchio per Nel nome del padre. Del 1974 fu il primo montaggio accanto alla Cavani, Milarepa, dove per riconoscimento ...
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Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] (1986) di R. Joffé. Ha stretto in seguito importanti sodalizi artistici con diversi registi italiani, europei e statunitensi: M. Bellocchio (I pugni in tasca, 1965), G. Pontecorvo (La battaglia di Algeri, 1966), P. P. Pasolini (Il Decameron, 1971), B ...
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Giornalista e scrittore italiano (n. Torino 1960). Già giornalista sportivo per il Corriere dello Sport (1985-86) e Il Giorno (1986-88), nel 1988 è entrato nella redazione de La Stampa, dove si è occupato [...] o male (con C. Fruttero, 2010); L'ultima riga delle favole (2010); Fai bei sogni (2012, da cui nel 2016 M. Bellocchio ha tratto l'omonimo film); entrambi nel 2014, la raccolta degli articoli pubblicati su La Stampa nell'ultimo quindicennio La magia ...
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Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] (1968), film segnato da un corrosivo anarchismo, analogo a quello di I pugni in tasca (1965) di Marco Bellocchio, e profondamente percorso dal clima della contestazione del Sessantotto, con un registro grottesco che articola un'aperta critica alla ...
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Servillo, Toni. – Attore teatrale e cinematografico italiano (n. Afragola 1959). Negli anni Settanta fu tra i fondatori del Teatro studio di Caserta, dove si dedicò subito alla ricerca e alla sperimentazione. [...] ; Qui rido io (2020) di M. Martone; È stata la mano di Dio (2021) di P. Sorrentino; Esterno notte (2022) di M. Bellocchio; La stranezza (2022) di R. Andò; La divina cometa (2022) di M. Paladino; Il primo giorno della mia vita (2023) di P. Genovese ...
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Attrice cinematografica italiana (n. Tunisi 1938). Con la sua bellezza tipicamente mediterranea ha saputo conquistare sia il pubblico, italiano e internazionale, sia registi e intellettuali di rilievo, [...] dolore, 1990), D. Damiani (Goodbye e Amen, 1977), L. Cavani (La pelle, 1981), W. Herzog (Fitzcarraldo, 1982) e M. Bellocchio (Enrico IV, 1984). Negli anni Novanta si è trasferita a Parigi, diradando notevolmente la sua attività. Di questo periodo si ...
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Piccoli, Michel (propr. Jacques Daniel Michel)
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Parigi il 27 dicembre 1925. Interprete singolare dalla lunga e ricca carriera (ha recitato [...] e Marco Ferreri. Come migliore attore è stato premiato nel 1980 al Festival di Cannes per il film Salto nel vuoto di Marco Bellocchio e nel 1982 ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino per Une étrange affaire (1981; Gioco in villa) di Pierre ...
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cinespettacolo
s. m. Spettacolo multimediale che riunisce elementi di rappresentazione teatrale e di spettacolo musicale e danzato, alternandoli con proiezioni cinematografiche. ◆ Michele Placido interrompe le prove del «Macbeth» con la regia...
-occio
-òccio [forse lat. volg. *-ŏceu, coniato per analogia con la serie -āceus, -ĭcius, -īcius, -ūceus]. – Suffisso alterativo aggettivale e nominale avente valore attenuativo, vezzeggiativo o spregiativo (belloccio, grassoccio; bamboccio,...