AMATO, Pasquale
Angelo Mattera
Baritono. Nacque a Napoli il 21 marzo 1878; già avviato agli studi di ingegneria, li abbandonò per dedicarsi al canto, iscrivendosi al conservatorio napoletano di S. Pietro [...] a Maiella. Nel febbraio 1900, l'A. esordì, con notevole successo, nella Traviata di G. Verdi al teatro Bellini di Napoli.
Quattro anni dopo, ricco ormai di un repertorio di una trentina di opere, l'A. si recò dapprima a Londra, dove piacque ...
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Figlio (m. 1450) illegittimo di Niccolò III e di Stella dei Tolomei. Successe al padre (1441), in pregiudizio del fratellastro Ercole. La sua educazione umanistica, nel tranquillo periodo in cui governò, [...] iniziative culturali: arricchì la biblioteca estense e incoraggiò numerosi artisti e letterati. Fu ritratto dal Pisanello e da Iacopo Bellini, in una gara che Niccolò III aggiudicò al secondo che aveva idealizzato la figura di L., in contrasto con ...
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Baritono (Faenza 1800 - Nizza 1876). Studiò con A. Rossi e B. Asioli. Esordì a Cento nel 1818, e nel 1822 debuttò alla Scala, dove cantò più volte (1827-30). Attivo soprattutto a Parigi, presso il Théâtre [...] des Italiens (1832-43), e a Londra (1832-55), fu grande interprete delle opere di G. Rossini, V. Bellini e G. Donizetti. Abbandonò le scene nel 1855, compiendo in seguito sporadiche apparizioni. ...
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Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] impatto fortissimo sui più giovani Tiziano e Sebastiano del Piombo, provocando anche un deciso aggiornamento dell'anziano G. Bellini, suo presunto maestro. Nel corso della carriera G. giunse a una pittura tutta colore, quasi a macchia; l'assenza ...
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Pittore (Venezia tra il 1442 e il 1453 - ivi tra il 1503 e il 1505), figlio di Antonio. La prima opera datata è il polittico del convento di Montefiorentino (1476, Urbino, Galleria nazionale delle Marche), [...] chiara luminosità e l'esatta definizione delle forme denotano il distacco dallo stile paterno e il riferimento a G. Bellini e Antonello da Messina. Tra le altre opere: Madonna e santi (1480, Venezia, gallerie dell'Accademia); trittico della Madonna ...
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Tenore italiano (Bologna 1923 - ivi 2008). Allievo di A. Melandri, debuttò nel 1947 in Rigoletto, imponendosi ben presto anche internazionalmente. Fu al fianco di M. Callas in La traviata (Teatro alla [...] Scala di Milano, 1956) e in Lucia di Lammermoor (Teatro San Carlo di Napoli, 1957). Il suo repertorio comprende l'opera romantica italiana e quella verista (Bellini, Donizetti, Verdi, sino a Puccini). Nel 1990 ha vinto il premio Caruso. ...
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BORNACCINI, Francesco
Giovanna Piscitelli Gonnelli
Nacque ad Ancona il 5 maggio 1805. Nel 1810 si trasferì insieme con la famiglia a Roma, dove ebbe modo di seguire l'insegnamento musicale di S. Pascali, [...] e composizione. Nel 1835 è da segnalare una Elegia per canto e pianoforte che il B. compose per l'immatura morte del Bellini il 23 settembre: è forse una delle poche composizioni in cui poté svolgere la sua arte senza essere costretto negli ambiti di ...
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Pittore (Verona 1455 circa - Caldiero, Verona, 1519). Forse allievo di F. Benaglio, appare rinnovatore della pittura veronese già nella giovanile Madonna di S. Paolo a Verona, non firmata, ma a lui sicuramente [...] civico di Verona, 1483) si arricchisce in seguito di esperienze vivarinesche. I richiami ad A. Vivarini e a Giovanni Bellini appaiono anche nella pala Dal Boro (1484, stesso museo). Il suo capolavoro è forse il ritratto maschile della Galleria naz ...
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CIAMPI, Giuseppe
Alberto Iesuè
Figlio di Domenico e di Antonietta Grimani, nacque a Venezia nel marzo del 1832. Studiò Con Luigi Ricci e debuttò giovanissimo come comprimario a Padova nel 1849, Nel [...] , cantò a Gorizia come primo basso nella prima.esecuzione del Ludro di G. Della Baratta e nella Norma di V. Bellini. Nelragosto del 185 1 partecipò, al teatro Mauromer di Trieste, alla prima rappresentazione de Illazzarone di F. Berger, A. Randegger ...
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Musicista (Altamura 1795 - Napoli 1870). Studiò con G. Furno, G. Tritto e N. Zingarelli. Dal 1832 al 1840 maestro di cappella al duomo di Novara, poi direttore del conservatorio di Napoli, compose moltissima [...] e al teatrale. Quale operista M. fu uno dei più celebri italiani del suo tempo, acclamato quasi quanto un Bellini o un Donizetti. Sue doti, manifestate in maggiore concretezza e felicità specialmente nella Donna Caritea (1826), nel Giuramento (1837 ...
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bellino
s. m. [der. di Bellino, comune in provincia di Cuneo]. – Vitigno da uva nera da tavola, coltivato specialmente in Piemonte; ha grappolo grande, piramidale, alato, con acini grossi.
coglilùvio agg. [dalla voce prec.], ant., scherz. – Coglionatorio, canzonatorio: dovete tener per certo che egli sia del medesimo vostro toscanese umor c. (Bellini).