Scultore (Valenza, Alessandria, 1775 - Milano 1831). Formatosi a Milano con G. Franchi, a Roma subì l'influenza del Canova e curò alcuni allestimenti di feste della Repubblica Romana (1798-99). Lavorò [...] poi a Grenoble (1800), a Parigi (1801) e a Londra (1801 e 1820). Insegnò all'Accademia di Torino e dal 1814 si stabilì a Milano. Fra le sue opere il gruppo di Beatrice e Dante (1810, Bellagio, Villa Melzi); le statue del campanile di Urgnano. ...
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CERUTI, Giovanni
Luciano Patetta
Figlio di Antonio e di Maria Meglini, nacque a Valpiana, frazione di Valduggia (prov. di Vercelli), il 1ºottobre del 1842. Studiò all'università di Pavia e al politecnico [...] ) che si formò e indirizzò professionalmente sugli insegnamenti di Camillo Boito.
Prime opere furono il Grand hôtel Bellagio (già villa Serbelloni) a Bellagio sul lago di Como (1870), la fontana detta "La Bollente" ad Acqui (1870, edicola marmorea ...
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Famiglia di architetti e decoratori ticinesi attivi in Italia, soprattutto a Milano, nei secoli 18º-19º. Più noti: Giocondo (Bedano 1742 - Milano 1839), formatosi a Parma, dove giunse nel 1753 e dove ebbe [...] e quelli di numerosi palazzi milanesi (Belgioioso, Greppi). La sua maggiore opera architettonica è la grandiosa Villa Melzi di Bellagio (1810-15). Insegnante nell'Accademia di Brera fin dalla fondazione, vi istituì e diresse fino al 1812 la scuola ...
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Pittore italiano (Roma 1931 - New York 2021). Formatosi all'Accademia di belle arti di Roma, dopo esperienze iperrealiste e concettuali si è affermato soprattutto dalla fine degli anni Settanta con un [...] si è trasferito nel 1993 (Il Giorno e La Notte, 1989-90, New York, Millennium Hotel; tre grandi dipinti per il Bellagio Complex a Las Vegas, 1998). Vincitore del Premio Marche per l'arte contemporanea ad Ancona (1997), ha ottenuto nel 1998 il Premio ...
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LIPPARINI (Lipparino), Guglielmo
Roberto Cascio
Nacque, in località ignota, probabilmente intorno al 1570-80. Giovanissimo entrò a far parte dell'Ordine dell'Osservanza degli agostiniani di Lombardia, [...] stesso Sfondrati, in apertura al Primo libro de motetti, datata 15 marzo 1609: qui il L. si dichiara "tratenuto a Bellagio per esercitare nella musica l'Illustriss. Sig. Don Paolo suo figlio".
Al 1600 e al 1605 risalgono le sue prime pubblicazioni ...
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COMBI, Enrico
Gianluca Kannès
Nacque a Milano il 28 apr. 1832 da Giuseppe e Maria Pirola. Compiuti gli studi alla facoltà di matematica in Pavia, s'iscrisse all'Accademia di Brera e passò, per il tirocinio [...] lasciate in sospeso dal maestro: villa Ponti a Varese, villa Giovanelli a Lonigo, la cappella Poldi Pezzoli a Bellagio.
Sembra tuttavia essersi impegnato soprattutto nell'esecuzione di incarichi tecnici; la sua attività è citata di rado nelle ...
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BALZARETTO (Balzaretti), Giuseppe
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 19 genn. 1801, studiò matematica presso l'università di Pavia e seguì quindi un biennio di tirocinio presso l'ing. G. F. Perego. [...] principe Giovanelli a Lonigo, quello del conte Soranzo a Vicenza e altri a Piacenza, a Reggio, a Imola, a Ferrara, a Bellagio.
La sua opera più nota in tale campo è però l'ampliamento dei giardini pubblici a Milano (cfr. I Giardini pubblici compiono ...
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POLDI PEZZOLI, Gian Giacomo
Lavinia Galli
POLDI PEZZOLI, Gian Giacomo. – Gian Giacomo Poldi Pezzoli d’Albertone nacque a Milano il 27 luglio 1822, secondogenito, dopo Matilde, di Giuseppe e Rosina Trivulzio.
Il [...] in un clima culturale fervido: molti artisti, amici di Rosina, che divennero in breve tempo anche suoi, furono spesso ospiti a Bellagio nella villa di famiglia, come i pittori Cesare Mussini, Massimo d’Azeglio e Giuseppe Molteni.
Dal 1846, entrato in ...
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ALBERICO
Cinzio Violante
Forse di origine tedesca, l'autore della Vita Odilonis lo ricorda come "iuvenis clericus" alla corte di Enrico Il. Vescovo di Como dal 1007, solo presule italiano, insieme con [...] abbandonato il partito imperiale per passare a quello arduinico.
Ritroviamo nel novembre 1018 A. in un placito in Bellagio, nel quale, insieme con l'arcivescovo milanese Ariberto, dichiarava di non avere alcun diritto su di una terra appartenente ...
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CARLI, Ferdinando (Ferrante)
Martino Capucci
Nacque a Parma il 18 apr. 1578 da Giovanni Gianfattori, famiglio di casa Farnese, che gli diede appunto i nomi di due dei suoi padroni, e Claudia Bochi. Più [...] e portò con sé il C., che fu ascritto all'Accademia degli Animosi. Restò qui, tranne brevi interruzioni, come un soggiorno a Bellagio nel 1611, per alcuni anni, fino a quando ottenne dallo Sfondrato la sua libertà e un appannaggio. Nei primi mesi del ...
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