ZESEN, Philipp von
Leonello Vincenti
Poeta tedesco, nato a Priorau (Dessau) l'8 ottobre 1619, morto ad Amburgo il 13 novembre 1689. Al ginnasio di Halle il rettore Gueintz gli comunicò il gusto degli [...] inseriti nel racconto, lo studio delle situazioni psicologiche, gli spunti lirici formavano un insieme di grande novità e di bella, efficacia. Ma senza proseguire in quell'indirizzo, il poeta dava nel 1670 con l'Assenat un'amplificazione romanzesca ...
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fiaba
Ermanno Detti
Racconto popolare fantastico
Le fiabe hanno origini antichissime e narrano vicende di esseri umani e di esseri soprannaturali. Nelle fiabe compaiono orchi, streghe, maghi, fate, [...] America Meridionale. È un modo per conoscere il patrimonio culturale dei vari popoli. Oltre che, naturalmente, per divertirsi.
Il bello della fiaba
Una fiaba è sempre godibile, è un viaggio sensazionale nel meraviglioso. Ci si inoltra nel bosco e ci ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] femmine (l’autografo, Firenze, Biblioteca nazionale, Banco rari, 240, cc. 1r‑12r, è databile al 1519‑20); da una bella Serenata in ottave (ibid., cc. 56v‑63r), di materia ovidiana, alla versione dell’Andria di Terenzio, esperimento ed esercizio di ...
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Nibelunghi
Domenico Russo
L’epopea della tradizione germanica
I Nibelunghi sono una mitica stirpe di nani delle saghe nordiche, possessori di un grande tesoro; ma con questo nome si designa anche la [...] importante della mitologia nordica – a dormire su un monte circondato da alte fiamme. Sigfrido supera difficoltà e fiamme, libera la bella Brunilde, che si innamora di lui, e insieme giungono nel luogo in cui si compirà il suo drammatico destino: la ...
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BALDONI, Bernardino
Alberto Merola
Nacque, sembra, nel 1556 a San Ginesio (Macerata) da un agiato gentiluomo, Valentino, che viveva di solito in Ancona dove il B. intraprese i primi studi letterari [...] ' pensieri altrui", oppure che "deve essere atto per ingegno, per lettere, per diligenza, per secretezza, per accortezza e per bella e gentil maniera di scrivere e di ragionare; havere esperienza di cose di Stato, che sono in continuo movimento, che ...
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Poeta (Tursi 1916 - Roma 1995). Il tursitano di P. non ha nulla a che vedere con i fenomeni folclorici o spontanei: vi si avvertono spesso la sorvegliata operazione filologica e lo studio del poeta, convinto [...] Eccó 'a morte? («Perché la morte?», 1969); Famme dorme (1971); Curtelle a lu sóue («Coltelli al sole», 1973); Nu belle fatte («Una bella storia», in Almanacco dello Specchio, 1975); Com'agghi' 'a fè? («Come debbo fare?», 1977); Si pó' nu jurne («Se ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] filosofo, che simboleggia le facoltà categorizzanti del pensiero, il pittore è uno specchio delle meravigliose prove che "il vero, il bello, e 'l bene" possono produrre in un uomo dabbene; le sue composizioni sembra d'averle già lette nel libro delle ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] ora a noi ignota, ad onta delle ricerche del Baldis; e che proprio alla Solara, di cui loda i begli occhi e le belle mani, il Della Valle attribuisce « il pensiero, anzi il comandamento, di far vedere in forma tragica l'acerba morte della Reina Maria ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] medievale, allenato e disposto a gustare la poesia più per la sapienza che il poeta vi ha profuso, che per la bella veste che la ricopre. Ora Pascoli auspicava proprio questo: che alcuno si meravigliasse e commovesse nello scoprire quale profondo e ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] forma non rigidamente vincolante, scriveva: "Io voglio starmi ne la toscana non come in una prigione, ma come in una bella e spatiosa piazza, dove tutti i nobili spiriti d'Italia si riducono". Nel rifiuto del latino e di immobili archetipi letterari ...
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bella
bèlla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. bello]. – 1. a. Donna, ragazza bella: la b. della scuola, del quartiere; i poeti e le belle (Carducci). b. Donna amata, innamorata, compagna, fidanzata: l’ho incontrato a braccetto con la sua...
bellamente
bellaménte avv. [der. di bello]. – In bel modo, piacevolmente: mettere b. in mostra; agiatamente, con comodo: se ne stava b. sdraiato sul divano; potevo b. starmene a casa mia, invece di venir qui a sudare; talora, anche, con arrogante...