La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] cavaliere della somiglianza di Catellina romano, ma più crudele di lui, gentile di sangue, bellodi corpo ... della lingua italiana, in «Giorn . stor. d. lett. ital.», CXXXIV (1957), pp. 1-36; Pagine e appunti di linguistica storica, Firenze 1957; ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] venne la prima volta dato alle stampe di Pensieri di varia filosofia e dibella letteratura, col nomignolo tra ironico e un’aria di primavera: sicché in certe ore del giorno quella contrada è piena di mondo, piena di carrozze e di pedoni: vi ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] della parola «giorno», è di stupenda efficacia e nulla sacrifica a un proposito di bravura.
E se parlando di Senapo che la nuda forza della canzone al Metauro, e son tra le più belle odi del Tasso.
Il Mondo creato. nel sensibile canto della luce al ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] che s'adagia al rezzo
dell' arcadiche selve e di Fileno
per la bella Amarilli i lai ricanta,
contro il secolo insorga; emulare il linguaggio comune di tutti i giorni e di tutte le ore, ma scriviamo in prosa, nel nome di Dio, e almeno risparmieremo ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] quanto bella e grandiosa: anche se l'aristotelismo di quegli Aristotelici aveva scarso, o men che scarso, valore; anche se di Aristotele », cioè stabilì un giorno e un'ora per tenere il discorso d'addio, la lezione di commiato ai giovani studenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] fuoco; all’altro estremo del secolo le tassiane Sette giornate del mondo creato descrivono, nella tradizione dei poemi duplice del centauro, che non è solo una bella immagine, ma un simbolo euristico di una personalità anfibia, per metà chimico e ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] vivranno oltre la morte con le loro anime negli spazi più belli del cielo, mentre i malvagi vedranno le proprie in balia trono giudicherà le anime degli uomini rivestiti di carne, Il giorno in cui ogni angolo di mondo diverrà terra arida e spine. ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] fra le cose più nette del libro, fra le poche veramente belle. Questo per dire ancora che le cose, i gesti, le Ideal vom Ende des XV Jahrhund., Strasburgo 1908 (e la ree. di B. Soldati in «Giorn. stor. lett. it.», 53, 405); per il Cortegiano il ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] ancora, l'illusorietà della speranza, esemplificata nell'aspettativa del giorno festivo, posta a confronto con la "tristezza e noia rappresentata in atto di partire, accommiatandosi dai suoi; Sopra il ritratto di una bella donna scolpita nel ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] anonimi i migliori, sono il più delle volte toscani della più bell'acqua, ma non sempre né tutti sono toscani. A parte che scriveva il Principe, un patrizio veneto giorno per giorno prendeva nota del suo amore di Dio; si chiamava Paolo Giustiniani, e ...
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bella di giorno
bèlla di giórno locuz. usata come s. f. – Erba annua (Convolvulus tricolor) della famiglia convolvulacee, originaria del Mediterraneo, spontanea, e anche coltivata nei giardini; ha fusto eretto e corolla campanulata azzurra...
bella di notte
bèlla di nòtte locuz. usata come s. f. – Pianta erbacea ornamentale (Mirabilis jalapa), annua, detta anche meraviglia, della famiglia nictaginacee, originaria del Messico. I fiori, rossi, bianchi e variegati con corolla imbutiforme,...