Uomo di stato serbo (Garaši, Kragujevac, 1812 - Belgrado 1874); ministro degli Interni (1843-52), col suo Načertanije del 1844 formulò un moderno e organico programma di politica estera, secondo il quale [...] la Serbia doveva divenire il centro direttivo e unificatore di tutti gli Slavi meridionali. Ministro degli Esteri (1852-53), nella crisi di Crimea evitò che la Serbia si schierasse dalla parte della Russia. ...
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Uomo politico e scrittore iugoslavo (Nikšić 1911 - Belgrado 1995). Discendente da un'antica e influente famiglia montenegrina, aderì nel 1932 al Partito comunista, divenendone alla fine degli anni Trenta [...] uno dei dirigenti. Tra i principali collaboratori di Tito durante la lotta di liberazione e nel dopoguerra, contribuì alla rottura con l'URSS nel 1948. Vicepresidente della repubblica dal 1953, nel 1954 ...
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Uomo di stato e generale ottomano (Merzifon 1635 - Belgrado 1683), visir dei sultani Maometto IV e Solimano II. La sua attività militare, volta a costituire delle zone cuscinetto tra l'Impero Ottomano [...] e l'Europa (Ucraina, Ungheria), culminò nell'assedio di Vienna (1683), che dové abbandonare perché sconfitto da Carlo di Lorena e Giovanni Sobieski; questa disfatta gli costò la vita: fu ucciso a Belgrado per ordine del sultano. ...
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Drammaturgo e direttore di compagnie teatrali (Baja 1772 - Belgrado 1847); creò un primo nucleo di teatro nazionale serbo, educando i primi attori professionisti, meriti che gli hanno valso l'appellativo [...] di "padre del teatro serbo" ...
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Ecclesiastico e uomo politico sloveno (Sveti Jurai, Stiria, 1872 - Belgrado 1940); rappresentante del partito popolare sloveno al parlamento austriaco, dopo il crollo della monarchia asburgica strinse [...] con Pašić il cosiddetto patto di Ginevra per l'unione dei Croati e degli Sloveni ai Serbi nel regno di Iugoslavia. Fece parte di varî gabinetti, e (1928) fu a capo del governo, cercando invano di attenuare ...
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Simic, Charles. ‒ Poeta e saggista statunitense di origine serba (Belgrado 1938 - Dover 2023). Docente emerito di Letteratura americana e scrittura creativa alla University of New Hampshire, è autore di [...] poesie di semplice eleganza in cui ritrae con versi che attingono all’immediatezza del parlato gli eventi minimi del quotidiano. Insignito del premio Pulitzer nel 1990, molta della sua produzione è raccolta ...
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Nome d'arte del musicista Josip Štolcer (Čakovac, Međumurje, 1896 - Belgrado 1955). Studiò a Budapest, Praga e Parigi e insegnò composizione nelle Accademie di musica di Zagabria e Belgrado. Scrisse balletti, [...] musica da camera, vocale e lavori strumentali, di ispirazione nazionale, ma di gusto moderno nell'armonia e nell'orchestrazione ...
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Scrittore serbo (n. Zagabria, Croazia, 1932). Laureatosi in Filosofia a Belgrado, ha lavorato come traduttore dal russo e ha collaborato con diverse riviste letterarie, prima di pubblicare Kuća lopova [...] (1956). Molti degli elementi che caratterizzano il suo stile (ironico ma sempre elegante nella sua parodia della retorica sovietica) sono già percepibili nel romanzo d’esordio e si ripresentano con chiarezza ...
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Chimico fisico (n. Salonicco 1909 - m. 1995), prof. all'univ. di Belgrado (dal 1945), presidente dell'Accademia serba di scienze e arti. È autore di importanti ricerche in svariati campi (fissione del [...] torio e dell'uranio, criogenia, comportamento della materia alle alte pressioni, ecc.) ...
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belgradese
belgradése agg. e s. m. e f. – Della città di Belgrado (serbo Beograd, propr. «città bianca»), capitale della Serbia; come sost., abitante o nativo di Belgrado.
etnonazionalismo
(etno-nazionalismo), s. m. Nazionalismo etnico, che fa proprie e rivendica le tradizioni di un gruppo etnico, di un popolo. ◆ Per quanto riguarda il calendario delle iniziative pubbliche, entro l’estate a Trieste si terrà...