DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] dell'Austria, egli che invece nel suo periodico aveva smascherato una spia autentica (M. Battistini, Esuliitaliani in Belgio, 1815-1861, Firenze 1968, p. 408). Ma la linea di fondo rimane, sostanzialmente, quella mazziniana repubblicana, protestando ...
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BUOZZI, Bruno
Gastone Manacorda
Nacque a Pontelagoscuro (Ferrara) il 31 genn. 1881 da Orlando e Maddalena Gusti. Nel primi anni del 1900 si trasferì a Milano, dove divenne operaio meccanico, si iscrisse [...] si concretò nella pubblicazione del periodico L'operaio italiano e nell'assistenza agli operai italiani emigrati in Francia e in Belgio, con l'appoggio dell'Ufficio mano d'opera straniera della Confédération générale du travail (C.G.T.) francese.
Nei ...
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Integrazione politica
Sergio Romano
Introduzione
Parliamo d'integrazione politica internazionale, generalmente, per descrivere il modo in cui alcuni Stati rinunciano in parte o in tutto alla loro sovranità [...] alleata, cercò di applicare all'integrazione europea il risultato delle sue esperienze e persuase alcuni paesi - Belgio, Francia, Repubblica Federale di Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi - ad accordarsi per un'utilizzazione programmata e ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] seguito allo afflusso della produzione delle miniere di argento del Nevada aveva infatti indotto gli Stati bimetallisti (Belgio, Francia, Grecia, Italia, Spagna, Svizzera) a prendere dapprima la strada del bimetallismo imperfetto (a limitare cioè la ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] in maniera non proprio lineare: da una parte si professò neutralista e dall'altra manifestò simpatia per Francia, Inghilterra e Belgio e ammirazione per quei giovani che, come i suoi figli, partivano volontari.
Espresse il desiderio di dedicarsi con ...
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MANCINI, Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 ag. 1639 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. A sette anni lasciò la casa paterna per il monastero delle benedettine [...] in Francia, la M. decise di recarsi nei Paesi Bassi spagnoli, forse consigliata dal marchese di Borgomanero. Giunta in Belgio, si rese immediatamente conto che in quel paese era molto più facile per suo marito, grande feudatario di Spagna, influire ...
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moneta
Strumento che funge da intermediario degli scambi e da comune misura dei valori. Con l’ampliarsi dei mercati e il progredire della divisione del lavoro nella storia sono andate crescendo l’esigenza [...] nel 1875 si trasformò in m. aurea a tipo monometallico. Nel 1865 a Parigi fu stipulata l’Unione monetaria latina (Belgio, Italia, Svizzera e Francia), per cui gli Stati aderenti, che erano nel frattempo tornati al bimetallismo, si impegnarono, fra l ...
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DUPRÈ THESEIDER, Eugenio
Sofia Boesch
Nacque a Rieti il 22 marzo 1898, da Francesco e da Fanny Rettig.
La famiglia era di origine francese (i due cognomi sono attestati sia uniti sia alternati nella [...] , ecc.).
Se costanti furono in questi anni i contatti internazionali, attestati dagli inviti per convegni e conferenze (Spagna, Belgio, Austria, Germania, Ungheria; nel 1955 riceveva la commenda dell'Ordine civile di Alfonso X il Saggio) e dalle ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] del costituzionalismo (che vide il suo nodo critico nella Germania di Weimar, e che suscitò attenzione in Francia, in Belgio, in Svizzera): del 1919 è il saggio di E. Fueter sul sistema degli Stati europei (Geschichte des europäischen Staatensystems ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Roberto ALMAGIA
Mario DI LORENZO
Giovanni SPADOLINI
Arnaldo BOCELLI
Giulio Carlo ARGAN
Alberto PIRONTI
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Confini e area. - Secondo gli accordi [...] e le monete dei paesi scandinavi, del 21-22% per il marco tedesco e il franco francese e del 12% per il franco belga. Fino a tutto il 1949 gli scambî con l'estero si svolsero in regime di rigido controllo amministrativo e sulla base di accordi di ...
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belga
bèlga agg. e s. m. e f. [dal lat. Belga] (pl. m. -gi, f. -ghe). – 1. Del Belgio, della regione geografica e dello stato europeo del Belgio: il territorio b., la popolazione b., i partiti b., le lingue ufficiali b. (francese, olandese...
avviso preventivo
loc. s.le m. In politica comunitaria, preavvertimento, preavviso, ammonimento rivolto a uno stato membro. ◆ L’Austria vede con favore anche un’altra proposta di modifica dell’articolo 7 presentata dal Belgio, che prevede...