Uomo politico belga (Cugnon 1883 - Bruxelles 1963), senatore (1926), presidente (1935) dell'Unione cattolica, ministro dell'Interno (1934-35) e dell'Agricoltura (1936-38); divenuto primo ministro (1939), [...] restò alla direzione della politica belga fino all'occupazione tedesca, e continuò a esserlo anche in esilio, a Londra, venendo in aspro contrasto col sovrano Leopoldo III rimasto in patria. Infine (1944-45) fu alla direzione del primo gabinetto del ...
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Generale belga (Liegi 1851 - ivi 1920); sostenne una campagna vivacissima per l'ammodernamento delle opere della piazzaforte di Liegi (1911-13), e infine ne fu incaricato. Benché i lavori non fossero finiti, [...] abilità contro i 120.000 soldati tedeschi di O. von Emmich (agosto 1914), poi dovette ritirarsi sulla Mosa, dove resistette ancora diversi giorni. La sua figura presto assurse a simbolo della resistenza del Belgio durante la prima guerra mondiale. ...
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Uomo politico e scrittore belga, nato a Bruxelles il 31 gennaio 1869. Avvocato a Bruxelles, divenne uno dei capi del movimento democratico-cristiano che si sforzava di ottenere un miglioramento nelle condizioni [...] la legge del 1912 sulla protezione dell'infanzia è in gran parte opera sua. Fu uno degli estensori della risposta del Belgio all'ultimatum tedesco del 1914 e, durante la guerra mondiale, si dedicò alla propaganda per il suo paese e all'organizzazione ...
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Maresciallo di campo prussiano (Rostock 1742 - Krieblowitz, Slesia, 1819), partecipò alla campagna del 1806, combattendo a Auerstedt. Nel 1813 a capo di un'armata, conseguì molti e brillanti successi e [...] anno gli fu concesso il titolo di principe. Dopo il ritorno di Napoleone dall'Elba, comandò l'armata prussiana in Belgio; battuto da Napoleone a Ligny (16 giugno 1815), riuscì però ad evitare di essere separato dagli Inglesi, sicché poté giungere ...
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Uomo politico e pubblicista tedesco (Bonn 1812 - Parigi 1875), di famiglia ebraica. Autodidatta, dallo studio di Spinoza e di Hegel elaborò un proprio sistema socialista (Die heilige Geschichte der Menschheit, [...] Uniti d'Europa. Per le sue convinzioni politiche dovette emigrare e visse quasi sempre all'estero, in Francia, Svizzera, Belgio. Fondatore con Marx della Rheinische Zeitung, ne fu il corrispondente da Parigi; con Engels pubblicò (1848) la rivista ...
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Avvocato e uomo politico (Parigi 1821 - ivi 1877); deputato dal 1858, fece parte con É. Ollivier, A. Darimon, J. Favre e J.-L. Hénon del "gruppo dei cinque", fulcro dell'opposizione liberale al regime [...] all'Assemblea nazionale e ministro dell'Interno nel 1871, si schierò contro la Comune. Fu poi ministro plenipotenziario nel Belgio (1871-73) e membro del senato (dal 1875), dove fu sino alla morte uno dei maggiori esponenti del raggruppamento ...
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ventiquattro Numero cardinale. editoria Nelle arti grafiche e in bibliografia si dice in-ventiquattresimo il formato dei libri ottenuto piegando in maniera opportuna il foglio normale della carta sei volte [...] nel 1236 per temperare il dominio del podestà e delle grandi famiglie. Trattato dei v. articoli Concluso il 15 novembre 1831 a Londra tra il Belgio e i rappresentanti di Austria, Francia, Gran Bretagna, Prussia e Russia, riconobbe l’indipendenza del ...
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Industrializzazione
Paul Bairoch
Introduzione: una doppia definizione e una doppia finalità
La definizione del termine 'industrializzazione' è a un tempo semplice e complessa: semplice, in quanto le [...] 200 a 210 milioni di tonnellate. Allo stesso modo, mentre la produzione di apparecchi radio degli Stati Uniti, del Regno Unito e del Belgio - che nel 1967-1968 raggiungeva i 22,4 milioni di unità all'anno - è caduta a 16,2 milioni nel 1976, quella di ...
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Politica adottata da un paese che si mantiene neutrale in caso di guerra tra Stati.
Il principio del n. fu proclamato da Luigi Filippo in Francia subito dopo la rivoluzione del luglio 1830 in opposizione [...] qualsiasi intromissione negli affari interni di un altro. Di fatto, la Francia difese tale principio solo per la separazione del Belgio dal Regno dei Paesi Bassi. Nel 20° sec. è stato di nuovo proclamato, su iniziativa francese, nell’agosto 1936 in ...
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Unico figlio maschio (Vienna 1858 - Mayerling, Baden, 1889) dell'imperatore Francesco Giuseppe I e di Elisabetta di Baviera; per il temperamento esuberante e indisciplinato si trovò presto in conflitto [...] Tage auf der Donau, 1881; Eine Orientreise, 1884) e nonostante il matrimonio (1881) con la figlia di Leopoldo II del Belgio, Stefania, che trascurò, dandosi ad avventure galanti. Assunse un atteggiamento di fronda verso la corte e le classi dirigenti ...
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belga
bèlga agg. e s. m. e f. [dal lat. Belga] (pl. m. -gi, f. -ghe). – 1. Del Belgio, della regione geografica e dello stato europeo del Belgio: il territorio b., la popolazione b., i partiti b., le lingue ufficiali b. (francese, olandese...
avviso preventivo
loc. s.le m. In politica comunitaria, preavvertimento, preavviso, ammonimento rivolto a uno stato membro. ◆ L’Austria vede con favore anche un’altra proposta di modifica dell’articolo 7 presentata dal Belgio, che prevede...