GEMELLI, Agostino (XVI, p. 493)
Vito A. BELLEZZA
Psicologo, morto a Milano il 15 luglio 1959.
La sua attività scientifica si era svolta soprattutto nel campo della psicologia sperimentale. Seguace dapprima [...] rivolto la sua attenzione a metodi più adatti allo studio funzionale e dinamico della vita psichica, quali il behaviorismo, la psicologia della forma, la psicoanalisi. Con questa metodologia aperta e varia, indirizzò le sue ricerche particolarmente ...
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elaborazione umana dell’informazione
Paradigma epistemologico in psicologia sperimentale, basato sul principio dell’analogia tra la mente umana e il computer, che studia i processi e gli stadi di elaborazione [...] negli Stati Uniti sul finire degli anni Sessanta del 20° sec., per reazione alle aporie e alla rigidità metodologica del behaviorismo (➔); a differenza di quest’ultimo, infatti, che non considerava la mente e il pensiero oggetti degni di indagine ...
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volizione
Specifico atto della volontà; anche, la facoltà del volere. In quanto implicante l’esistenza di atti specificamente mentali distinti dagli atti corporei volontari e causalmente responsabili [...] scientifica individuando la volontarietà di un comportamento in antecedenti causali di tipo neurofisiologico, oppure adottando forme di behaviorismo (➔) in grado di evitare ogni riferimento a specifici atti mentali di volontà (➔ volontà e decisione ...
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psicolinguistica
Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, con particolare attenzione alle relazioni tra significato [...] linguistico come apprendimento di associazioni tra parole e tra parole e cose), in conformità con il behaviorismo (➔). Nel 1957 il linguista statunitense Noam Chomsky diede l’avvio alla linguistica generativo-trasformazionale, che doveva ...
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Psicologo statunitense (New York 1908 - Menlo Park, California, 1970). Docente al Brooklyn College, poi alla Brandeis University. È noto per aver proposto una teoria della motivazione detta olistico-dinamica [...] psychology, dando l'avvio al movimento cosiddetto della psicologia umanistica (conosciuto anche come "terza forza", al di là del behaviorismo dominante e della psicanalisi). A esso dovevano poi aderire R. May, Ch. Bühler, C. Rogers e altri. Sulla ...
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Il termine sta a indicare il processo di acquisizione e di modificazione di capacità e abilità comportamentali degli organismi viventi animali e umani, nel corso delle esperienze nell'ambiente. Psicologia, [...] , New York 1910 (trad. it., Firenze 1961); E. L. Thorndike, The psychology of learning, New York 1913; J. B. Watson, Behavior, ivi 1914; Id., Behaviorism, Chicago 1924; W. Köhler, The mentality of apes, New York 1925; I.P. Pavlov, Conditioned reflex ...
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THORNDIKE, Edward Lee
Ernesto Valentini
Psicologo, nato a Williamsburg nel Massachusetts il 31 agosto 1874, morto a Montrose, N. Y., il 9 agosto 1949. Trascorse tutta la carriera accademica al Teachers [...] connessioni, innate o acquisite tra la situazione stimolo e la risposta, hanno preparato efficacemente la via al behaviorismo o psicologia del comportamento); 2) alla psicologia animale (da ricordare le ricerche condotte su mammiferi, pesci e ...
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PSICOLOGIA SOCIALE
Luciano Arcuri
. Benché si ritrovino alcuni temi d'indubbio interesse psicosociale nella speculazione filosofica e nelle tradizionali discipline morali, si può collocare la nascita [...] spiegato mediante i costrutti dell'imitazione e della suggestione. Un'influenza più manifesta esercita invece sulla p. s. statunitense il behaviorismo che, a partire dal 1914, anno in cui appare il volume di J. B. Watson, va assumendo un ruolo di ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] S. Sherrington, Man on his nature, Cambridge 1940 (trad. it., Uomo e natura, Torino 1960); D.O. Hebb, The organization of behavior, New York 1949 (trad. it., Milano 1975); The neurosciences: A study program, a cura di G. C. Quarton, T. Melnechuck, F ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] di p. comparata e in particolare di p. animale. Il risultato più cospicuo di questa revisione fu la fondazione del behaviorismo (➔), o comportamentismo, da parte di J.B. Watson nel 1913. Secondo questa nuova impostazione, che tra gli psicologi ...
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behaviorismo
‹bea-› s. m. [dall’ingl. behaviorism (der. di behaviour «comportamento», in grafia d’America behavior), termine coniato dallo psicologo statunitense J. B. Watson nel 1912]. – Teoria e scuola di psicologia che, abbandonando i concetti...