SKINNER, Burrhus Frederick
Nino Dazzi
Psicolpgo, nato a Susquehanna, Pennsylvania, il 20 marzo 1904. Ha studiato alla Harvard University, dove è poi tornato come professore (1948) dopo aver insegnato [...] (con C. Ferster, 1957); Cumulative record (1959, n. ed. 1961; trad. it. Studi e ricerche, 1976); The analysis of behavior (con J.G. Holland, 1961; trad. it., 1972); The technology of teaching (1968; trad. it., 1972); Contingencies of reinforcement ...
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Nella psicologia della forma, processo organizzativo che produce una variazione, sollecitata dalle circostanze, dei rapporti strutturali nel campo fenomenico. Il risultato di tale processo sopravviene [...] una ‘idea’ improvvisa.
L’apprendimento per i. è importante anche nella psicologia behavioristica, nella visuale del cosiddetto behaviorismo soggettivo di G.A. Miller. intuitoIntuitivo è detto quel tipo funzionale in cui è determinante la ‘funzione ...
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Filosofo statunitense (South Hadley, Massachusetts, 1863 - Chicago 1931), uno dei maggiori esponenti del pragmatismo americano. Allievo di James e Royce, dal 1888 al 1891 studiò psicologia e filosofia [...] in Europa. Dal 1892 insegnò all'univ. di Chicago. La filosofia di M., che va sotto il nome di "behaviorismo sociale", affonda le sue radici in quel nuovo ambiente culturale statunitense che sul finire dell'800 aveva profondamente risentito l'influsso ...
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Psicologo statunitense di origine russa (Grodno 1909 - Berkeley 1977). Fu influenzato da E. C. Tolman, K. S. Lashley e W. Köhler. Insegnò dapprima allo Swarthmore College (Pennsylvania) e successivamente [...] si devono importanti contributi alla teoria dell'apprendimento, da lui concepito in modo simile a Tolman e in contrasto col behaviorismo tradizionale di J. B. Watson. Tra i suoi scritti: Theory and problems of social psychology (1948) ed Elements of ...
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Psicologo statunitense (Greenville, Carolina del Sud, 1878 - Woodbury, Connecticut, 1958). Prof. alla Johns Hopkins University di Baltimora (1908-1920), spaziò con le sue ricerche dal campo della psicologia [...] fu nominato vicepresidente della William Esty and Company. Continuò a coltivare la psicologia fra l'altro impartendo corsi sul behaviorismo nella New School for Social Research e nella Cooper Union a New York (1920-1930).
Opere e pensiero
Subì ...
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Psichiatra e psicanalista statunitense (Philadelphia 1892 - ivi 1976). Nel 1926 a Berlino entrò in psicanalisi con F. Alexander, e insieme a questi si recò poi (1930) a Chicago ove fu uno dei primi animatori [...] di integrare la teoria e la pratica psicanalitiche con l'apporto di altre discipline psicologiche, soprattutto il behaviorismo e la teoria della Gestalt, prospettando un processo vitale esprimentesi attraverso un "comportamento finalizzato" di ...
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Psicologa (New York 1871 - ivi 1939). Fu allieva di E. B. Titchener alla Cornell University; insegnò quindi psicologia al Vassar College (1908). Nel 1929 fu eletta presidente dell'American psychological [...] dualistica nell'impostazione (distinzione netta e parallelismo tra "mente" e "comportamento"), almeno fino alla piena affermazione del behaviorismo di J. B. Watson. Nel suo Movement and mental imagery (1916) tentò una soluzione di compromesso fra ...
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Psicologo statunitense (Montezuma, Indiana, 1897 - Cambridge, Mass., 1967). Dopo un soggiorno europeo in cui venne a contatto con i gestaltisti e con E. Spranger, iniziò nel 1924 la sua attività di insegnamento [...] (1937) lo collocò tra le figure di spicco della psicologia americana. In contrasto con il determinismo ambientale del behaviorismo e con l'impostazione istintuale della psicanalisi, A. concepisce la personalità come una struttura che si rinnova ...
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Disciplina che studia le diverse modalità di organizzazione delle unità politiche che classifica studiandone l’evoluzione, scoprendone le regolarità (o ‘leggi empiriche’) e le connesse cause. Nata negli [...] stata allora recepita in Europa (science politique, Politikwissenschaft). La p. si è sviluppata nelle due direzioni fondamentali del behaviorismo e del funzionalismo. Ha studiato il ruolo dei gruppi e partiti e la formazione delle élite politiche (da ...
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In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto.
Psicologia
Il complesso coerente di atteggiamenti [...] . Fondamentale campo di analisi per la psicologia da quando, specialmente in rapporto ai contributi del behaviorismo (➔) e della riflessologia, la psicologia si definì come psicologia oggettiva.
In psicoterapia, terapia comportamentale (o ...
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behaviorismo
‹bea-› s. m. [dall’ingl. behaviorism (der. di behaviour «comportamento», in grafia d’America behavior), termine coniato dallo psicologo statunitense J. B. Watson nel 1912]. – Teoria e scuola di psicologia che, abbandonando i concetti...