La musica nell’era digitale
Franco Fabbri
L’alta fedeltà come fenomeno di massa
Il pubblico iniziò ad associare l’aggettivo digitale al suono e alla musica negli anni Settanta del secolo scorso. Gli [...] con la diffusione della stampa litografica, lo sviluppo dell’editoria, l’elaborazione del diritto d’autore. Ludwig van Beethoven, che eseguiva per la prima volta in pubblico le proprie composizioni talvolta a partire da schizzi, annotazioni sommarie ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] , che attraverso la corte di Dresda poteva accedere alla musica sacra viennese, ne riadattò un Magnificat.Telemann, L. Mozart, Beethoven, Brahms e altri minori lo hanno studiato e copiato, e teorici come Mattheson, Scheibe, Riepel, Avison, Paolucci e ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] tradizione esecutiva di derivazione romantico-decadente. Osserva il Guerrini (1944) suo allievo a Firenze: "anche con Beethoven si permetteva libertà non indifferenti. Più che altro in esso amava opporsi al convenzionale, al manierato, allo ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] ’opera, W.A. Mozart propose con Il flauto magico un esempio di teatro musicale con spiccate caratteristiche nazionali.
L. van Beethoven, a cavallo tra 18° e 19° sec., rappresentò l’anello di congiunzione tra classicismo e Romanticismo, in virtù dell ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] , che ponevano in onore Haydn e Mozart e che giovarono a far poi accogliere con simpatia l'arte d'un Beethoven. Ricordiamo che quest'ultimo scrisse per la londinese Società filarmonica (fondata nel 1813), cui era grato per larga sovvenzione, la ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] - vicino allo stile drammatico del teatro e della sinfonia dei cosiddetti "classici" che s'inoltreranno con L. Cherubini, L. v. Beethoven, G. Rossini, nel sec. XIX, e cioè preluderanno al romanticismo.
Al quale secolo XIX Venezia avvia più che non ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] stilistico i fiamminghi; nella rivalutazione di Brahms, che i postwagneriani avevano sempre misconosciuto; nell'interpretazione di Beethoven come massimo erede di Bach e perfetto realizzatore della forma classica, espressa soprattutto nel periodo e ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...