WALZER (voce tedesca, da walzen "rigirarsi"; fr. valse; sp. vals; ingl. waltz)
Gastone ROSSI-DORIA
Danza diffusasi dal principio del sec. XIX. Piuttosto arbitrarî appaiono i richiami, tentati da alcuni [...] Dansomanie, balletto teatrale dato a Parigi da E. Méhul; 1801: Danze tedesche di C. M. v. Weber; 1802: altri Ländler di Beethoven. Elenco che può continuare ancora per qualche anno, pur dopo l'apparizione di un Walzer composto da J. N. Hummel, per l ...
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Mozart, Wolfgang Amadeus
Guido Turchi
Genio musicale assoluto, illimitato e versatile
In soli trent’anni di vita creativa Mozart disseminò di capolavori ogni settore dell’arte del comporre: dalla musica [...] di soli cinque anni
Un genio precocissimo
Franz Joseph Haydn, il compositore più anziano di quella triade che, con Mozart e Beethoven, contrassegnò la civiltà musicale tra fine 18° e inizi del 19° secolo all’insegna del cosiddetto stile classico, in ...
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Pianista e musicologo statunitense (New York 1927 - ivi 2012). Ha studiato pianoforte con M. Rosenthal e H. Kanner-Rosenthal, e composizione con K. Weigl. Laureatosi a Princeton nel 1951, ha debuttato [...] noto come profondo esegeta dell'età classico-romantica (The classic style, 1971, trad. it. 1979; Sonata forms, 1980, trad. it. 1986; The frontiers of meanings, 1994; The romantic generation, 1998; Beethoven's piano sonatas, 2001; Piano notes, 2002). ...
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Musicista (Firenze 1760 - Parigi 1842). Studiò con B. e A. Felici e con G. Sarti; aveva intanto già scritto, tredicenne, musiche sacre, teatrali e vocali da camera. Dopo varie opere per i teatri italiani [...] , invitato a Vienna, vi allestì l'opera Faniska (1806), destando la massima ammirazione di F. J. Haydn e di L. v. Beethoven (il quale poneva il Ch. al disopra di tutti i musicisti del tempo). Nel 1808 (ed era già ritornato nella solitudine francese ...
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scherzo In musica, componimento, quasi sempre strumentale, di solito non molto ampio, d’indole vivace e fantasiosa.
Nel 17° sec. per s. si intendeva una composizione vocale a carattere vivace e popolaresco [...] e posto di solito come terzo movimento di una sonata o di una sinfonia, al posto del minuetto. L. van Beethoven lo colloca eccezionalmente in alcune composizioni al secondo posto, dopo l’allegro iniziale e prima dell’adagio, come nella Nona sinfonia ...
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CONTESSA, Enrico
Bianca Maria Antolini
Nacque a Torino il 27 novembre 1877 da Domenico ed Erminia Derossi. Studiò a Torino con F. Bufaletti per il pianoforte, G. Cravero e D. Thermignon per la composizione, [...] effettuò nel 1922 una tournée nelle principali città dell'Italia settentrionale, A. Serato (esecuzione di sonate di W. A. Mozart, Beethoven, R. Schumann, J. Brahms, C. Saint-Saëns a Torino nel gennaio 1923), E. Ballarini, con cui eseguì fra l'altro ...
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Violinista e direttore d’orchestra italiano (n. Torino 1941), originario di Torre del Greco da cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria, è considerato il più grande violinista italiano della sua generazione. [...] ), affermandosi poi in Italia e all’estero per lo straordinario virtuosismo in un vasto repertorio (da Vivaldi a Bach a Beethoven, da Paganini ai contemporanei). Ideale interprete paganiniano, ha inciso tutti i Capricci e i Sei Concerti per violino e ...
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Direttore d'orchestra (Parma 1867 - New York 1957). Iniziò la sua carriera come violoncellista, ma si affermò presto come direttore sino a raggiungere un'enorme celebrità. L'interpretazione direttoriale [...] tutte le sue parti. Il suo repertorio era assai vasto, rivelando peraltro una particolare predilezione per i musicisti del sec. 19º, da Beethoven a Brahms, da Verdi a Wagner.
Vita e opere
Studiò nei conservatori di Parma e di Milano, e iniziò la sua ...
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Critico musicale italiano (n. Venezia 1952). Dopo gli studi al Conservatorio e la laurea in lettere e filosofia, all’Univ. di Milano, ha collaborato con diversi quotidiani e nel biennio 1999-2000 ha diretto [...] Pollini, la mia musica (2001). Nel 2005 ha curato la sceneggiatura del balletto We like Mozart. Tra le sue opere, Beethoven la vita e l’opera (1986); La voce perduta, vita di Carlo Broschi Farinelli (1995); David, un capolavoro ritrovato (2003 ...
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Musicista boemo (Německý Brod 1717 - Mannheim 1757). Esordì come violinista; assunto da Carlo Teodoro, principe e poi elettore del Palatinato, come virtuoso di camera, fu poi (1745) direttore dei concerti [...] d'esecuzione come lo stile della composizione sinfonica, preludente alle forme e ai contenuti del periodo Haydn-Mozart-Beethoven. All'abbondante produzione di S. appartengono: dieci trii (per solisti o per gruppi orchestrali), cinquanta sinfonie ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...