musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] dei primi dell’Ottocento; basti rammentare l’incipit della celebre recensione di E.Th.A. Hoffmann alla quinta sinfonia di Beethoven (1810), dove vengono chiarite in maniera esemplare le ragioni per le quali la musica è l’arte per eccellenza romantica ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] sintagma in (11):
(10) [Pollini ha eseguito magnificamente] F i concerti per piano di Beethoven a New York
(11) [la magnifica esecuzione] SN dei concerti per piano di Beethoven a New York da parte di Pollini
La proprietà di proiettare una struttura ...
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PEDROTTI, Carlo
Ruben Vernazza
PEDROTTI, Carlo. – Nacque a Verona il 12 novembre 1817, terzogenito di Camillo, commerciante di seta, e di Teresa Ceroni, possidente.
Crebbe nella stessa città, in una [...] pio-filarmonica; nel maggio 1847, durante due concerti filantropici, propose per la prima volta al pubblico veronese Beethoven, con l’esecuzione della Quinta sinfonia e dell’oratorio Christus am Ölberge. Scrisse sinfonie per gli Anfioni-Filocorei ...
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MAZZUCATO, Alberto
Angelo Rusconi
– Nacque a Udine il 28 luglio 1813 da Giovanni, professore di botanica presso il regio liceo di Udine, e da Elisabetta Rinoldi. Verso gli undici anni venne avviato [...] : assistette ai grand-opéra di E. Auber, G. Meyerbeer, J. Halévy e dell’ultimo G. Rossini e ascoltò le sinfonie di L. van Beethoven. Tornò sulle scene con Esmeralda, melodramma in tre atti su libretto di F. De Boni (tratto da Notre-Dame de Paris di V ...
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LATTUADA, Felice
Johannes Streicher
Nacque il 5 febbr. 1882 a Morimondo (Milano) da Luigi e da Francesca Canterio. Dopo aver insegnato alle scuole elementari, frequentò il conservatorio di Milano dal [...] dal punto di vista della traduzione poetica, come una riduzione per mandolino e chitarra di una sinfonia di Beethoven" e "il commento musicale ne supera la portata espressiva snaturandola", con una "tonalità magniloquente", una partitura "stracarica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Quattrocento la musica compie un’importante trasformazione, [...] professionale contro la quale si ribellerà, tre secoli dopo, il genio di Mozart, e che perdurerà fino all’età di Beethoven.
Le forme musicali
Sul versante delle forme musicali, il Quattrocento è stato giustamente definito “età della chanson”, per il ...
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La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] di Giobbe) o addirittura per opere d'altre arti (drammaticità del Giudizio di Michelangelo, della Quinta Sinfonia di Beethoven). Ma dramma in senso tecnico noi usiamo chiamare quello in cui la rappresentazione letteraria del conflitto sia fatta in ...
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TAMBURO (fr. tambour; sp. tambor; ted. Trommel; ingl. drum)
Arturo CASTIGLIONI
Ugo BADALUCCHI
Francesco VATIELLI
Cassa cilindrica di legno o di lamina metallica, chiusa alle due estremità da una membrana [...] nelle orchestre. L'orchestra sinfonica l'accolse - salvo casi speciali (come posizioni di genere, ecc.) - a partire da Beethoven.
Uso in orchestra. - Come altri strumenti, quali, ad es., il gruppo dei tromboni, la famiglia dei tamburi ha raggiunto ...
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. L'uso di produrre suoni, sfiorando con le dita leggermente bagnate gli orli di bicchieri o di coppe di cristallo, era certamente noto nel sec. XVII. Infatti nell'opera di G. F. Hardorfer, Mathematische [...] Rondò per armonica, flauto, oboe, viola e violoncello, che furono eseguiti dalla stessa Kirchgessner in un pubblico concerto. Anche Beethoven non sdegnò di comporre un breve pezzo per tale strumento.
Più che in Inghilterra, l'armonica trovò in quell ...
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Musicista, nato a Nižnij- Novgorod il 2 gennaio 1837, morto a Pietroburgo il 29 maggio 1910. Dovette la propria migliore educazione musicale ad A. Ulibišev, diplomatico e studioso di musica, che, ritiratosi [...] Aragonesa di Glinka, della Fuga in Egitto, e dell'Aroldo in Italia di Berlioz (quest'ultima a 4 mani) e di un quartetto di Beethoven, per due pianoforti.
Bibl.: M. Chop, M. A. B., in Neue Zeitschr. f. Musik, 1907, p. 3; A. Pougin, B., in Le Ménestrel ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...