Musicista boemo (Německý Brod 1717 - Mannheim 1757). Esordì come violinista; assunto da Carlo Teodoro, principe e poi elettore del Palatinato, come virtuoso di camera, fu poi (1745) direttore dei concerti [...] d'esecuzione come lo stile della composizione sinfonica, preludente alle forme e ai contenuti del periodo Haydn-Mozart-Beethoven. All'abbondante produzione di S. appartengono: dieci trii (per solisti o per gruppi orchestrali), cinquanta sinfonie ...
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trio Composizione musicale in più movimenti per tre strumenti. Le formazioni più comuni sono il t. con pianoforte (cui si aggiungono violino e violoncello) e il t. d’archi (violino, viola e violoncello). [...] da F.J. Haydn (con significativi precedenti in J. Schobert). Scrissero t. di grande importanza W.A. Mozart, L. van Beethoven, F. Schubert, R. Schumann, F. Mendelssohn, J. Brahms, M. Ravel e numerosi altri.
Nello scherzo o nel minuetto delle ...
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Critico musicale italiano (n. Venezia 1952). Dopo gli studi al Conservatorio e la laurea in lettere e filosofia, all’Univ. di Milano, ha collaborato con diversi quotidiani e nel biennio 1999-2000 ha diretto [...] Pollini, la mia musica (2001). Nel 2005 ha curato la sceneggiatura del balletto We like Mozart. Tra le sue opere, Beethoven la vita e l’opera (1986); La voce perduta, vita di Carlo Broschi Farinelli (1995); David, un capolavoro ritrovato (2003 ...
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Poetessa, nata a Francoforte sul Meno il 4 aprile 1785 dal ricco droghiere italiano Pietro Antonio Brentano e da Massimiliana Laroche, figlia di quella letterata gentildonna, Sofia Laroche, che fu l'amica [...] dei fratelli e delle sorelle, vagabonda e sognante, accostando gli uomini più insigni del suo tempo (basti ricordare il Goethe e il Beethoven), finchè nel 1811 sposò il poeta Achim von Arnim (v.) con cui visse felice per venti anni e a cui diede ...
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KELEMEN, Milko
Leonardo Pinzauti
Compositore iugoslavo, nato a Podravska Slatina (Croazia) il 30 marzo 1924. Dopo aver studiato all'Accademia musicale di Zagabria, ha seguito a Parigi i corsi di O. [...] . Attualmente insegna a Zagabria, dove organizza ogni anno il festival di musica contemporanea. Nel 1963 ha ottenuto il premio Beethoven della città di Bonn.
Fra le sue principali composizioni si ricordano le opere Der neue Mieter (da E. Jonesco ...
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Costumista italiana (n. Roma 1940). Esordì come assistente di E. Frigerio al Piccolo Teatro di Milano (Re Lear, 1972). Da allora, spesso lavorando accanto a Frigerio, divenuto suo marito, ha elaborato [...] e lirico, curando fra l'altro i costumi delle Nozze di Figaro di W. A. Mozart (1978) e del Fidelio di L. van Beethoven (1990) diretti da G. Strehler per il Teatro alla Scala di Milano. Ha collaborato con registi come N. Espert, L. Pasqual, B. Wilson ...
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Propriamente "cosa da nulla", "bazzecola", si adopera anche come termine di musica e per indicare un giuoco.
Musica. - In musica, la forma della bagattella non risponde a norme fisse e precise, ma è lasciata [...] di mano del maestro, non sembrerebbe però sicura), pubblicate nel 1802-1803 a Vienna. Altre "bagattelle" scrisse più tardi Beethoven; due delle quali pubblicate come op. 119 e 126; una terza, pubblicata nell'edizione completa di Breitkopf e Härtel ...
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poèma sinfònico Composizione musicale per orchestra derivata dalla cosiddetta musica a programma, che si prefigge di evocare vicende drammatiche o ambienti di natura o caratteristiche figure della storia [...] sulle Metamorfosi ovidiane di K. Ditters von Dittersdorf ecc.), fino ai classici stessi (la «Pastorale» di L. van Beethoven) e alle definitive affermazioni di H. Berlioz (Sinfonia fantastica, Aroldo in Italia ecc.). A quest’ultimo si collega il ...
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SAINT-SAENS, Camille
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Parigi il 9 ottobre 1835, morto ad Algeri il 16 dicembre 1921. Nel 1842 iniziò i suoi studî musicali sotto la guida del pianista C.-M. Stamaty, [...] primo grande concerto pubblico, alla Salle Pleyel, eseguendo a memoria il concerto in si-b di Mozart, quello in mi-b di Beethoven, una fuga e un tema variato di Händel, un preludio e fuga di Bach e una toccata di Kalkbrenner. Come compositore esordì ...
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Harris, Ed (propr. Edward Allen). – Attore e regista cinematografico statunitense (n. Englewood, New Jersey, 1950). Trasformista dallo sguardo impenetrabile, denso di sfumature ambigue, ha saputo rappresentare [...] umano. L’anno successivo ha fornito un ritratto intenso e disperato del compositore Ludwig Van Beethoven in Copying Beethoven (2006; Io e Beethoven) di Agnieszka Holland. Nel 2008 ha girato il suo secondo lungometraggio, Appaloosa, omaggio al cinema ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...