GIORDANIA (App. III, 1, p. 760)
Gabriella Cundari
Paolo Minganti
Alessandro de Maigret
Superficie e popolazione. - In seguito all'occupazione da parte di Israele, nel 1967, di Gerusalemme e della Cisgiordania, [...] . La situazione non mancò di provocare la reazione del governo e dell'esercito, in massima parte composto di beduini: nel novembre 1968 dimostrazioni di guerriglieri in ‛Ammān degenerarono in scontri armati; nuovi violenti incidenti si ebbero nel ...
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HAR KARKOM
Emmanuel Anati
Montagna situata nel Nord della penisola del Sinai, in quella sezione denominata deserto del Negev, che è parte dello stato d'Israele. È divenuta famosa da quando, nel 1984, [...] Karkom = zafferano). Negli anni Cinquanta si trovano anche riferimenti a questa montagna con il nome di Har Geshur. I beduini la chiamano Jebel Ideid, e tale nome appare anche sulle carte geografiche risalenti al periodo tra le due grandi guerre, in ...
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' Detta anche ar-Rub‛al-Khālī (arabo "il quarto vuoto [dell'Arabia]") o Deserto Meridionale: vastissima regione desertica con carattere di altipiano poco elevato (500-700 m. s. m.) occupante la parte interna [...] minore sterilità, e dopo le piogge, che vi fanno crescere un po' d'erba, è frequentata per ragioni di pascolo dai beduini del Neǵd meridionale. Anche da S. la regione marginale della ad-Dahnā' ha qualche tratto parzialmente abitabile, come il Wādī ...
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ITALO-TURCA, GUERRA
Agostino GAIBI
Guido ALMAGIA
. La guerra italo-turca, iniziata con la dichiarazione di guerra dell'Italia alla Turchia (29 settembre 1911), si concluse con la pace di Losanna [...] la posizione, con un attacco di sorpresa, la notte sul 6 marzo, ma venne respinto con gravi perdite. Nuclei di Beduini restavano tuttavia annidati fra i ruderi di Leptis e costituivano una perenne minaccia. Il 2 maggio due colonne italiane avanzarono ...
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di Matteo Marconi
Stato dell’Asia sudoccidentale, interamente compreso nella penisola arabica. La popolazione si è incrementata considerevolmente, passando da 22.678.262 ab. del censimento del 2004 a [...] , e fortemente ispirati alla tradizione araba: il primo per la presenza di bianche tende che ricordano quelle utilizzate dai beduini nel deserto; la seconda per la completa chiusura all’esterno a eccezione di grandi aperture rettangolari da cui ...
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SALSA, Tommaso
Alberto Baldini
Generale, medaglia d'oro, nato a Treviso il 17 ottobre 1857, ivi morto il 21 settembre 1913. Giovanissimo si arrolò volontario; sottotenente nel 1880, da capitano entrò, [...] del 1912, numerosi combattimenti, ottenendo successi decisivi contro Enver bey. Nel maggio 1913 inviato a Derna, sbaragliava nel giugno i beduini ad Ettangi. Per questo fatto d'armi fu promosso generale di divisione per merito di guerra ed ebbe la ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] direzioni, a partire dalle zone meridionali del bacino del Congo. Nel Maghrib irrompono a decine di migliaia tribù di beduini provenienti dall’Arabia.
12° sec. Creazione del regno Yoruba nelle foreste equatoriali a N del Golfo di Guinea, come ...
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Il nome di Cirenaica, derivato dall'antica città di Cirene (v.), che ne rappresentò nel periodo della colonizzazione greca il centro principale, si applica a quella regione dell'Africa settentrionale, [...] dell'arabo-berbero, e la necessità di spostamento per il rinnovo dei pascoli costringe le tribù al nomadismo (sono i cosiddetti beduini) più o meno intenso a seconda delle regioni; nella zona costiera e del Gebel è ridotto a un seminomadismo; gli ...
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Popolazione a tipo nomade, stabilita ad oriente del Nilo lungo la frontiera meridionale dell'Egitto, da Aswān al Mar Rosso, arrivando anche a N. della linea da Qénā ad el-Qoṣeir. Un ramo meno numeroso [...] fu celebre compagno di Maometto. Il Reisner li accosta da una parte ai Medio-Nubiani e dall'altra agli odierni Beduini del Basso Egitto, metamorfizzati da incroci con negri; vanno però classificati coi Begia, di cui rappresentano la propaggine più ...
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Città della Palestina, ricordata fin dal tempo dei grandi patriarchi d'Israele che vi si stabilirono e vi dimorarono a lungo. Abramo piantò colà un bosco sacro (Gen., XXI, 33); Isacco vi eresse un altare [...] ‛, è a circa 50 km. a sud di Hebron. La presenza di alcuni pozzi di struttura antichissima, dei quali i beduini dei dintorni si servono ancora, come ai tempi dei patriarchi, per abbeverare il bestiame e provvedere alle necessità domestiche, concorre ...
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beduina
bedüina s. f. [da beduino]. – Mantello con cappuccio, simile al burnus dei beduini, che nella seconda metà del sec. 19° le signore indossavano sull’abito da sera per recarsi a teatro o al ballo.
beduino
bedüino s. m. [dall’arabo dial. bedewīn, plur. di bedewī «abitatore della steppa»]. – 1. Nome (senza un preciso valore etnico) con cui nel mondo arabo si designano i nomadi delle steppe e dei deserti, in contrapp. ai sedentarî delle...