fotovoltaico
fotovoltàico [agg.(pl.m. -ci) Comp. di foto- e voltaico con rifer. all'omonima cella in cui fu inizialmente riscontrato l'effetto f.: v. oltre] [FTC] [EMG] Alimentatore f.: generatore elettrico [...] : v. fotovoltaica, cella. ◆ [STF] [EMG] [OTT] Effetto f.: denomin. inizialmente data a un fenomeno scoperto da A.-C. Becquerel nel 1839 in una cella voltaica con elettrodi metallici identici in acido solforico diluito; illuminando uno qualunque degli ...
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decontaminazione
Riduzione o eliminazione della contaminazione dovuta ad agenti infettivi, chimici e radioattivi, e dei suoi effetti nocivi. Per contaminazione radioattiva si intende quella prodotta [...] .
L’unità di misura dell’attività di un radionuclide (più semplicemente, radioattività) nel Sistema internazionale di misura è il becquerel (Bq). La d. radioattiva è quindi l’insieme delle attività e delle procedure che, in caso di contaminazione, si ...
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VILLARI, Emilio
Marco Ciardi
– Nacque a Napoli il 25 settembre 1836 da Matteo e da Luisa Ruggiero.
Il padre Matteo era un noto avvocato, mentre la madre Maria era sorella di Michele, archeologo e architetto, [...] resto, il lavoro di luglio del 1897 rappresentò la sua unica incursione nell’ambito dello studio dei raggi di Becquerel. Successivamente, infatti, il fisico napoletano avrebbe continuato a produrre molti contributi sui raggi X e sui fenomeni connessi ...
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NIEPCE de Saint-Victor, Claude
Chimico e fotografo francese, cugino di Joseph-Nicéphore (v. sopra), nato a Saint-Cyr (Saône-et-Loire) il 26 luglio 1805, morto a Parigi il 5 aprile 1870. Intrapresa la [...] dragoni; nel 1849 fu nominato capitano della guardia repubblicana. Riprese, negli anni seguenti, le esperienze di A.-E. Becquerel e di J. Herschell sull'eliocromia, con risultati più interessanti teoricamente che per le pratiche applicazioni.
Oltre a ...
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Radioprotezione
Carlo Polvani
di Carlo Polvani
Radioprotezione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il riconoscimento degli effetti patologici delle radiazioni. 3. Sviluppo degli obiettivi e dei principi: [...] era sviluppato su precedente dermatite da raggi. E così entro circa dieci anni dalle scoperte di Röntgen e di Becquerel una gran parte della patologia da dosi elevate e intense di radiazioni ionizzanti era stata riconosciuta e sommariamente descritta ...
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In fisioterapia, il trattamento terapeutico di un paziente mediante una qualunque forma di energia raggiante (raggi X, infrarossi ecc.).
Nella tecnica nucleare, livello di i. (o resa energetica) di un [...] fine del 19° sec., da A. Pacinotti e V. Porcelli, subito dopo la scoperta da parte di W.C. Röntgen e H. Becquerel dei raggi X e della radioattività, soltanto alla fine degli anni 1940 negli USA e in Gran Bretagna ne fu avviata una sperimentazione ...
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Proprietà di molti corpi solidi, generalmente cristallini, consistente nella emissione di radiazioni luminose per un certo tempo dopo che sono illuminati (da frazioni di secondo fino a parecchi giorni). [...] un quanto di radiazione. Per misurare la vita media della f. si utilizza il fosforoscopio. Il tipo più semplice, ideato da H. Becquerel (v. fig.), consiste di due dischi (a e b), muniti di fori equidistanti, tra cui si dispone la sostanza in esame c ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento la tavola periodica degli elementi, messa a punto da Mendeleev [...] un nuovo tipo di radiazioni capaci di attraversare la materia (i cosiddetti raggi X) il fisico francese Antoine-Henri Becquerel cerca di capire se le radiazioni emesse dalle sostanze fluorescenti sulle quali sta lavorando possano comprendere anche i ...
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esposizione
esposizióne [Der. del lat. expositio -onis "atto ed effetto dell'esporre", dal part. pass. expositus di exponere, comp. di ex "fuori" e ponere "porre"] [FME] (a) Generic., l'atto di esporre [...] 'area irradiata a unità di attività della sorgente e a unità di tempo, espressa, in unità SI, in coulomb per metro quadrato a kilogrammo, becquerel e ora (C m2 kg-1 Bq-1 h-1): v. radiazioni ionizzanti, terapia con: IV 673 b. ◆ [OTT] Tempo o durata di ...
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Chimica
Concentrazione attiva con la quale un soluto (elettrolito) presente in una soluzione (acquosa o no) prende parte agli equilibri che si stabiliscono nella soluzione stessa. Viene espressa come il [...] numero di disintegrazioni nucleari che avvengono nell’unità di tempo. Sua unità di misura nel Sistema Internazionale (SI) è il becquerel. Si parla di a. α e β con riferimento ai decadimenti α e β, rispettivamente, di nuclidi radioattivi.
Medicina
In ...
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becquerel
‹bekrèl› s. m. [dal nome del fisico fr. H. Becquerel (1852-1908), scopritore della radioattività]. – Unità di misura SI dell’attività di un radioisotopo (simbolo: Bq); corrisponde a una disintegrazione al secondo.
becquerelite
‹bekker-› s. f. [der. del nome del fisico fr. H. Becquerel (1852-1908)]. – Minerale rombico, ossido idrato di uranio, di colore da giallo a bruno, molto ricercato; si estrae a Kasolo, nel Congo.