Attore e regista italiano (n. San Paolo di Civitate 1947). Formatosi alla Civica scuola d'arte drammatica di Milano, dopo alcune esperienze come attore con L. Ronconi, D. Fo e C. Cecchi, con il quale interpretò [...] della marginalità e della devianza, hanno creato numerosi spettacoli, spesso riscrivendo testi letterari di autori come Büchner, Beckett, Cervantes, Dostoevskji: Büchner mon amour (1981); En passant (1983); Il calapranzi (1984); Mucciana city (1984 ...
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Regista inglese (n. Oxford 1959). Dopo studi alla Central school of speech and drama di Londra, ha esordito come regista per i teatri dell'Orange Tree e del New End, diventando amministratrice del Theatre [...] Richard II, 1995, con Fiona Shaw nel ruolo del protagonista). Ha ancora diretto l'attrice Shaw in due monologhi (Pas di S. Beckett e The waste land di T. S. Eliot) che hanno rivoluzionato le convenzioni dello spazio teatrale, e, a Parigi, Une maison ...
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Schechner, Richard. – Regista e teorico teatrale statunitense (n. Newark 1934). Insegnante di Performance Studies presso la Tisch School of the Arts della New York University, ha fondato il The Performance [...] (1973); Faust gastronome (1993), dall’opera di Goethe; Hamlet (1999), di W. Shakespeare; Waiting for Godot (2002), di S. Beckett; Timbuktu (2006), di P. Auster e S. Stanescu; l'Amleto (2007, 2009) di W. Shakespeare. Tra le sue pubblicazioni: The ...
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PINTER, Harold
Salvatore Rosati
Drammaturgo inglese, nato ad Hackney, Londra, il 10 ottobre 1930. Dal 1949 al 1957 è stato attore, soprattutto in compagnie di repertorio. Dal 1973 è Associate Director [...] la sua opera non può essere inclusa nel teatro dei cosiddetti Angry young men e può essere, semmai, avvicinata a S. Beckett. Si citano (date di pubblicazione): The caretaker (1960; trad. it., 1962), The birthday party and other plays (1960), A slight ...
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STREHLER, Giorgio
Biancamaria Mazzoleni
(App. II, II, p. 921; IV, III, p. 504)
Regista teatrale italiano. Nel 1982 è stato nominato dal ministro della Cultura francese J. Lang direttore del Théâtre [...] di J.A. Strindberg, a La grande magia di E. De Filippo si aggiungono L'ultimo nastro di Krapp e Catastrofe di S. Beckett, una brevissima, ironica metafora del teatro. Nel 1986 riapre il Teatro Fossati con Il trionfo dell'Amore di P.-C. de Marivaux ...
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MÜLLER, Heiner
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Eppendorf (Sassonia) il 9 gennaio 1929. Attivo quasi esclusivamente come drammaturgo, si è affermato come autore scomodo ma autorevole per [...] provocatorio, alla versificazione più tradizionalmente accreditata).
Sulle orme di Brecht, ma anche parzialmente di Majakovskij, Artaud e Beckett, M. si è affermato con una serie di cosiddette ''commedie della produzione'' (Der Lohndrücker, 1957; Die ...
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Regista e attore teatrale cecoslovacco (Skrýšov 1921 - Praga 2009). Ha esordito come attore a Praga, imponendosi come uno dei talenti maggiori della scena cecoslovacca. Dall'inizio degli anni Sessanta [...] , dove ha rifondato il Divaldo Za branou. Tra le successive messe in scena, un nuovo allestimento di Aspettando Godot di Beckett (1991), l'Antigone di Sofocle (1992), L'uomo difficile di Hofmannsthal (1993) e I giganti della montagna di Pirandello ...
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Narratore, drammaturgo, saggista e regista francese di origine spagnola, nato a Melilla (Marocco spagnolo) l'11 agosto 1932.
Il suo è un teatro profondamente influenzato dalle drammatiche vicende personali. [...] Il contatto con il nouveau théâtre di quegli anni pone decisamente la sua produzione nella scia di Jarry, Jonesco, Artaud, Beckett e Kafka, oltre che di Sade (al quale fa frequenti riferimenti), e lo allontana decisamente dal teatro delle marionette ...
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Scenografo e regista italiano (n. Firenze 1948). Nel corso della sua carriera ha realizzato diverse produzioni per i maggiori spazi teatrali d'avanguardia, spesso presentate nei più prestigiosi festival [...] , 1968; Ludus da J. Genet, 1970; Signorina Giulia, 1972; Morte della geometria di G. Scabia, 1975; Winnie dello sguardo da S. Beckett, 1978, con musica di S. Bussotti). In seguito ha curato numerose regie per il teatro d'opera (da V. Bellini a W. A ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] la favorevole accoglienza del pubblico, non hanno trovato in Inghilterra seguaci degni, a parte l'irlandese S. Beckett che però può considerarsi oramai appartenente alla letteratura francese. Gli atteggiamenti dell'ultima generazione di drammaturghi ...
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translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...
translingue agg. Negli studi letterari e traduttologici, detto di autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna; per estensione, si riferisce anche alle opere scritte e al genere letterario cui esse...