ISER, Wolfgang
Giorgio Patrizi
Teorico della letteratura tedesco, nato a Marienberg il 22 luglio 1926. Ottenuto il dottorato a Heidelberg, dal 1967 insegna Letteratura inglese presso l'università di [...] questa prospettiva Die Appellstruktur der Texte (1970) e The implied reader. Pattern of communication in prose fiction from Bunyan to Beckett (1975), e soprattutto l'opera che riassume la sua teoria The act of reading. A theory of aesthetic response ...
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HILDESHEIMER, Wolfgang
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 9 dicembre 1916. Ebbe un esordio relativamente tardivo, differenziandosi subito per il gusto raffinato e la disposizione [...] 'assurdo, genere prediletto nella fase più matura e più caratteristica della sua produzione. Sulla traccia di Jonesco e di Beckett e, più indietro, anche di Pirandello, coglie lo iato fra parola e realtà, linguaggio e situazione, caricandolo talora ...
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Espressione con la quale si suole indicare l’opera di un gruppo di romanzieri francesi emersi negli anni 1950. Elementi comuni sono il rifiuto del romanzo tradizionale e il deciso orientamento antinaturalistico, [...] letteraria chiaramente identificabile il n., che si rifà per certi aspetti alle esperienze di M. Proust, F. Kafka, J. Joyce e S. Beckett e alla riflessione di M. Blanchot e G. Bataille, è un indirizzo di ricerca che dalla seconda metà degli anni 1960 ...
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MÜLLER, Heiner
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Eppendorf (Sassonia) il 9 gennaio 1929. Attivo quasi esclusivamente come drammaturgo, si è affermato come autore scomodo ma autorevole per [...] provocatorio, alla versificazione più tradizionalmente accreditata).
Sulle orme di Brecht, ma anche parzialmente di Majakovskij, Artaud e Beckett, M. si è affermato con una serie di cosiddette ''commedie della produzione'' (Der Lohndrücker, 1957; Die ...
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MAURIAC, Claude
Paola Ricciulli
Critico e romanziere francese, nato a Parigi il 25 aprile 1914, figlio maggiore di F. Mauriac. Segretario particolare di De Gaulle (1944-49), M. inizia la sua carriera [...] letteratura "letteratura di rischio e di scoperta", attraverso lo studio attento e preciso di vari scrittori contemporanei (S. Beckett, N. Sarraute, Robbe-Grillet). M. si è dedicato anche al romanzo, specializzandosi sempre più nelle tecniche del ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] e di poeti quali W. H. Auden e L. McNeice, D. Thomas, S. Spender e, molto sensibile, l'apporto di S. Beckett, oltre alle risorse del monologo interiore. Forse Pinter, per il carattere della sua opera, è il drammaturgo contemporaneo più vicino al ...
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Scrittore argentino. Nominato conservatore della Biblioteca centrale di Buenos Aires, negli anni dal 1950 in poi, B. poté sentir crescere nel mondo la sua celebrità, attraverso studi e traduzioni, mentre [...] il tempo e la relatività, ovvero El informe de Brodie (1970) che si può mettere accanto ai romanzi di Beckett per l'enigmatica asciuttezza del dettato. Alla stessa linea appartiene un libro misto di narrativa e saggistica come Otras inquisiciones ...
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MALERBA, Luigi
Giuseppe Leonelli
Scrittore e critico letterario, nato a Berceto (Parma) l'11 novembre 1927. Compiuti gli studi al liceo Romagnosi di Parma e laureatosi in legge, nel 1950 si trasferì [...] scrittori allora in odore d'avanguardia, tutelato da numi letterari come E. Jonesco, J.L. Borges e soprattutto S. Beckett; M. si muove, in questa fase, sempre ai limiti dell'intellettualismo, anche se nei momenti migliori, soprattutto nel Serpente ...
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Narratore americano, nato a Philadelphia il 7 aprile 1931; è stato anche giornalista, direttore di riviste letterarie, direttore di gallerie d'arte, professore universitario, organizzatore culturale; con [...] , Burroughs), gergo corrente, stile accademico e flash pubblicitari. L'interesse di B., come quello di Pinter, Beckett e Ionesco, si appunta peraltro in prevalenza sulle qualità idiosincratiche, ripetitive e banali della lingua comunemente usata che ...
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Sontag, Susan
Daniele Dottorini
Saggista e scrittrice statunitense, nata a New York il 16 gennaio 1933. Rappresentante tra le più prestigiose della cultura radical statunitense, nell'ambito del suo [...] raccolta di saggi in cui si affrontano temi e autori disparati ‒ da J.-P. Sartre ad A. Camus, da S. Weil a S. Beckett, da C. Lévi-Strauss fino ai film di fantascienza ‒ è contenuto un famoso saggio sul cinema di Jean-Luc Godard; qui la S. ribadisce ...
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translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...
translingue agg. Negli studi letterari e traduttologici, detto di autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna; per estensione, si riferisce anche alle opere scritte e al genere letterario cui esse...