Attore e regista teatrale (Neuilly-sur-Seine 1907 - Parigi 1984); esordì nel 1935 come attore e aiuto regista in Les Cenci di A. Artaud. Presto riconosciuto come uno dei più significativi interpreti dell'avanguardia [...] fu nel 1953 che si affermò allestendo con grande successo la prima di En attendant Godot di S. Beckett. In seguito ha diretto altre novità di Beckett (Fin de partie, 1957; La dernière bande, 1960; Oh! Les beaux jours, 1963); di H. Pinter (Le gardien ...
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Regista e scenografo (Genova 1921 - ivi 1989). Esordì come mimo con A. Fersen, quindi fu nella compagnia "Il carrozzone" di F. Piccoli, come attore, scenografo e costumista (1947-53). Dopo alcune esperienze [...] La borsa d'Arlecchino, piccolo teatro d'avanguardia che si impose soprattutto per l'attenzione alla drammaturgia dell'assurdo (Ionesco, Beckett, Adamov). Con il suo gusto del grottesco e la sua capacità di smitizzare i testi, T. si affermò come uno ...
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Attore, mimo e regista teatrale statunitense (New York 1925 - Newton, Massachusetts, 2018). Formatosi in Francia alla scuola di É. Decroux e di M. Marceau, seguì la compagnia Decroux a Parigi e in Israele [...] estrema versatilità. Interprete di rara intelligenza e preparazione si è cimentato con lo stesso successo in opere classiche e moderne (Aspettando Godot di Beckett, 1956; Sogno d'una notte di mezza estate di Shakespeare, 1956; Finale di partita di ...
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Commediografo statunitense (Chicago 1932 - New York 2003). Esordì con The connection (1960; trad. it. 1963), che ha rappresentato un evento significativo nel teatro americano, grazie anche alla messa in [...] 'esperienza della droga, pur nella sua indiscutibile originalità, risente degli influssi di autori quali M. Gor´kij, L. Pirandello e S. Beckett. L'attività di G. è rimasta legata a quella del Liv ing Theatre: The apple (1961; trad. it. 1963); On ice ...
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Attrice britannica (Croydon 1907 - Londra 1991). Esordì nel 1926 con il Birmingham repertory theatre; prima attrice all'Old Vic Theatre, fu una memorabile Giulietta (1935, diretta da J. Gielgud) e un'apprezzatissima [...] , di cui fu fondatrice e dal 1968 direttrice). Attrice versatile, valida interprete anche di testi moderni (Ibsen, Brecht, Pinter, Beckett), da ultimo lavorò per la televisione (The jewel in the crown, 1984) e il cinema (A passage to India, 1985 ...
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Attrice (Parigi 1903 - Neuilly-sur-Seine 1994). Entrata giovanissima alla Comédie-Française, si impose subito per la sensibilità e per la finezza nell'interpretare un repertorio vastissimo che andava dai [...] più versatile e moderna della scena francese. Fra le sue interpretazioni, da ricordare Oh! les beaux jours di S. Beckett (1963). Anche nel cinema, fin dal muto (Ventdebout, 1922), diede prove del suo talento: La maternelle (1933); Maria Chapdelaine ...
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Attrice italiana (n. Milano 1934). Interprete sensibile di personaggi fragili e sentimentali, è diventata popolare attraverso due sceneggiati televisivi, Il mulino del Po (1963) e I miserabili (1965). [...] (1968); Il giardino dei ciliegi di A. Čechov (1974); Minnie la candida di M. Bontempelli (1979); Giorni felici di S. Beckett (1982); L'intervista di N. Ginzburg (1989); Morte di un commesso viaggiatore (1997) ed Erano tutti miei figli (2002) di ...
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Attore e regista italiano (Roma 1927 - ivi 2013). Formatosi nell'ambito del teatro tradizionale, dopo aver preso parte a numerosi spettacoli di compagnie pubbliche e private, ha formato un durevole sodalizio [...] senza parole, imperniato sulle immagini e di suggestiva bellezza visiva; i loro spettacoli, memori della lezione di S. Beckett e della malinconica grazia di C. Chaplin, basati sull'uso reiterato di oggetti e complicati macchinari e sull'apparizione ...
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Attore e regista italiano (Pesaro 1930 - Roma 2024). Diplomato all'Accademia d'arte drammatica, s'impose accanto a M. Benassi nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij-Copeau (1954), confermando il suo talento [...] da F. Enrìquez, nel Rinoceronte di E. Ionesco (1960), L'ultimo nastro di Krapp e Atto senza parole di S. Beckett (1961). Nel 1981 ha fondato una sua compagnia insieme a R. Sturno. Regista e interprete sottilmente ambiguo dei Quaderni di conversazione ...
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Attore e regista italiano (n. Firenze 1942). Fin dalle esperienze con la cooperativa Granteatro da lui fondata nel 1971, sia come regista, sia come interprete caratterizzato dalla recitazione fortemente [...] di Brecht e del Living Theatre. Ha diretto e interpretato autori diversi come Brecht, Majakovskij, Büchner, Molière, Pinter, Shakespeare, Beckett, raggiungendo i migliori esiti con Pirandello (L'uomo, la bestia e la virtù, 1976) e T. Bernhard (Claus ...
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translinguismo s. m. Negli studi letterari e traduttologici, il fenomeno riguardante autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna. ♦ Cos’è il translinguismo? Forse un attraversamento tra i linguaggi...
translingue agg. Negli studi letterari e traduttologici, detto di autrici e autori che scrivono in più d'una lingua o in una lingua diversa da quella materna; per estensione, si riferisce anche alle opere scritte e al genere letterario cui esse...