Psicologo statunitense (Greenville, Carolina del Sud, 1878 - Woodbury, Connecticut, 1958). Prof. alla Johns Hopkins University di Baltimora (1908-1920), spaziò con le sue ricerche dal campo della psicologia [...] già consolidate nelle indagini sull'apprendimento animale. Negli anni successivi, anche tenendo conto degli apporti di V. M. Bechterev e di I. P. Pavlov, W. portava a compimento la costruzione di una psicologia comportamentista (o behaviorista) in ...
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In fisiologia, forma elementare di attività nervosa consistente nella risposta automatica, involontaria, di un effettore (muscolo, ghiandola ecc.) alla stimolazione di un recettore. Il r. è mediato da [...] al suo significato (r. di difesa) o al nome dell’autore che lo ha descritto (r. di J. Babiński, di V.M. Bechterev e K. Mendel, di K.F. Westphal).
Fra i r. particolarmente studiati in fisiologia sperimentale: il r. nocicettivo è caratterizzato da una ...
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Condizionamento, meccanismo del
JJerzy Konorski
di Jerzy Konorski
SOMMARIO: 1. Origine. □ 2. Metodi e tecniche. □ 3. Caratteristiche dei riflessi condizionati classici: a) importanza della sequenza [...] di retrazione della gamba in risposta allo stimolo neutro. Questo metodo fu applicato per la prima volta in Russia da Bechterev e Beritov, e negli Stati Uniti da W. H. Gantt, che esaminò sia la risposta condizionata motoria sia quella cardiaca ...
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Memoria: studi sperimentali
DDaniele Bovet
di Daniele Bovet
Memoria: studi sperimentali
sommario: 1. Definizione. 2. Cenni storici. 3. Classificazione e filogenesi dei vari tipi di memoria. 4. Parametri [...] di semplici associazioni sensomotorie.
Gli studi di Pavlov aprirono la strada, nell'Unione Sovietica, a quelli di V. Bechterev sulle reazioni di fuga e di evitazione e alle teorie delle rappresentazioni psicomorfologiche di Anokhin (1935), di E. A ...
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NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] il confronto da parte di Watson con tecniche di condizionamento sviluppatesi in Unione Sovietica (quelle di V. M. Bechterev, orientate a stabilire riflessi associativi motori piuttosto che quelle di I. P. Pavlov fondate sul riflesso salivare) poteva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il comportamento è la proprietà degli organismi animali che collega la loro fisiologia [...] Novecento gli studi neurofisiologici del comportamento sono caratterizzati in particolare dalla riflessologia fondata e sviluppata da Vladimir Bechterev e da Ivan Petrovic Pavlov che tende a ridurre il comportamento a un complesso gioco (catena) di ...
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OTORINOLARINGOLOGIA (dal gr. οὖς "orecchio", ῥίς "naso", λάρυγξ "laringe" e λόγος "studio")
Umberto Calamida
È lo studio delle affezioni dell'orecchio, del naso e della gola.
Storia. - Nella remota antichità, [...] per la fisiologia meritano d'essere ricordati Filippo Lussana, Aristide Stefani, R. Ewald, E. Cyon, P. Bonnier, Vladimir Bechterev, e numerosissimi altri per le loro ricerche vestibolari. Anche l'anatomia e la fisiologia del naso e delle cavità ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] . È da notare che l’importanza dell’ippocampo nella memorizzazione era già stata messa in evidenza nel 1898 da V.M. Bechterev, il quale, in un caso di gravi disturbi della m., aveva dimostrato l’esistenza di lesioni bilaterali appunto in questa ...
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