MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] ); quattro tele per un nuovo cataletto (Siena, Ss. Nicola e Lucia) realizzato in sostituzione di quello dipinto da Domenico Beccafumi che era stato donato il 20 ott. 1624 al granduca Ferdinando II (p. 104); la Natività della Vergine per la ...
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HORNE, Herbert Percy
Elisabetta Nardinocchi
, Nacque a Londra il 18 febbr. 1864, primo figlio di Horace e di Luisa Harmale.
L'interesse e la spiccata predisposizione dell'H. verso l'arte, nelle sue [...] , Benozzo Gozzoli, Filippo Lippi, affiancate da ugualmente notevoli opere cinquecentesche, tra cui una Sacra Famiglia di Domenico Beccafumi (quest'ultima acquistata dalla Fondazione grazie al lascito Horne) e l'Allegoria della musica di Dosso Dossi ...
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FILOTESIO, Nicola (Cola dell'Amatrice)
Roberto Cannatà
Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un [...] Zampetti, Pittura nelle Marche, II, Firenze 1989, pp. 405 s.; A. Agosti - V. Farinella, Interni senesi "all'antica", in Domenico Beccafumi e il suo tempo (catal.), Milano 1990, p. 594; R. Cannatà - A. Ghisetti Giavarina (con testi di G. Gagliardi, D ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] , in La pittura in Italia. Il Cinquecento, Milano 1988, II, pp. 724 s.; F. Sricchia Santoro, G. G., in Domenico Beccafumi e il suo tempo (catal.), Milano 1990, pp. 254-265; T. Wilson, G. G., designer for maiolica?, in Italian Renaissance pottery ...
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PASTORINI, Pastorino
Gabriele Fattorini
PASTORINI, Pastorino. – Nacque verso il 1508 a Castelnuovo Berardenga (borgo chiantigiano della Repubblica di Siena) da Giovanni Michele d’Andrea Pastorini, calzolaio [...] Perin del Vaga, Genova 1986, p. 330; G. Boccolari, Le medaglie di casa d’Este, Modena 1987, pp. 330 s.; S. Moscadelli, in Domenico Beccafumi e il suo tempo (catal., Siena), Milano 1990, p. 695 nn. 181-183, p. 711 n. 98; P. Attwood, in The currency of ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] dalle opportunità del mercato e dalla pratica del dono. Fra i dipinti di Leonardo, Raffaello, Andrea del Sarto e Domenico Beccafumi, il Noli me tangere del Correggio (Madrid, Museo del Prado) e i due celeberrimi Baccanali di Tiziano (ibid.) furono ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...