DE ADIUTORIO, Desiderio
Paolo Cherubini
Figlio di Pietro, nacque a Segni (Roma) intorno al 1481; fu monaco cisterciense nella vicina abbazia di Fossanova, prendendo la prima tonsura nel 1513. Fondatore [...] , oltre al fondatore, Iacopo Meleghino, Giovanni Mangone, un Domenico da Siena da non confondere con il Beccafumi, Clemente Dentocambi, ingegnere a Castel Sant'Angelo, Banco Giuntini, primo segretario della Confraternita, Antonio da Sangallo ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] dello stesso, servendosi di quattro legni. Nel frattempo era stato a Siena e vi aveva visto il pavimento del duomo, eseguito dal Beccafumi ad intarsi di marmo, e di quell'opera s'era invaghito, sia perché affine al suo modo d'incidere, sia perché ...
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ARMENINI, Giovan Battista
Giovanni Previtali
Figlio di Pier Paolo, nacque a Faenza nel 1530 e fu pittore e letterato. In gioventù viaggiò molto per l'Italia; fu a lungo a Roma (1555-1556) - dove pare [...] della loro vita, dà notevoli giudizi e rare notizie su moltissimi artisti dei primo e del più tardo manierismo (Beccafumi, Sebastiano del Piombo, Pordenone, Daniele da Volterra, Giulio Romano, Perin del Vaga, Polidoro da Caravaggio, Taddeo Zuccari ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] creativa che non accetta limitazioni: una sorta di espressionismo, che, discendendo dall'esperienza di Michelangelo e del Beccafumi, tende perciò a un gigantismo nelle proporzioni dei corpi, accoppiato all'uso di insoliti scorci. Ma nella decorazione ...
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FELICIATI, Lorenzo
Monica Zanfini
Nacque a Siena nel 1732 da Giovan Battista, appartenente a una famiglia di pittori.
Nel 1743venne cresimato (compare Antonio Fancelli) e nel 1756risulta "compare di [...] da F. Vanni (una Madonna con Bambino, ricordata da Romagnoli, 1835, p. 340, in casa Savoi a Siena) e da D. Beccafumi (Sacra Famiglia per palazzo Saracini).
Verso il 1790, come risulta dagli appunti rinvenuti nel Taccuino dei ritratti di J. B. Wicar ...
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CAMPIGLIA, Giovan Domenico
Simonetta Prosperi Valenti
Nacque a Lucca nel 1692; dalla sua biografia scritta dall'abate Orazio Marrini in Museo fiorentino si sa che fu mandato dai suoi genitori a Firenze [...] Gregori e Pazzi. Il C. eseguì anche qualche incisione di propria mano, quale quelle dei ritratti di Leonardo, Beccafumi, Giulio Romano, Pietro de' Medici, Jordaens, Sodoma, Bernini, Riminaldi, Filippo Napoletano, Rembrandt e Salvator Rosa.
Nel 1747 ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] dell'I. alla forma idealizzata e antinaturalistica, comunque sempre molto sofisticata, nelle citazioni da Bartholomaeus Spranger, Domenico Beccafumi e Paolo Veronese. Siglata e datata 1576 è la S. Giustina orante, a Castelvecchio, un tempo nella ...
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PACCHIAROTTI, Giacomo
Serena Vicenzi
– Nacque a Siena nel 1474 da Bartolomeo di Giovanni e da Elisabetta di maestro Niccolò.
La fama di Pacchiarotti, come dimostrano i numerosi documenti conservati [...] rapidamente mutati in una cultura ormai aperta alle novità della maniera moderna importate in città da pittori come Domenico Beccafumi, Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e Girolamo Genga.
Nel corso del restauro – iniziato nel 1986 e conclusosi ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] ); quattro tele per un nuovo cataletto (Siena, Ss. Nicola e Lucia) realizzato in sostituzione di quello dipinto da Domenico Beccafumi che era stato donato il 20 ott. 1624 al granduca Ferdinando II (p. 104); la Natività della Vergine per la ...
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HORNE, Herbert Percy
Elisabetta Nardinocchi
, Nacque a Londra il 18 febbr. 1864, primo figlio di Horace e di Luisa Harmale.
L'interesse e la spiccata predisposizione dell'H. verso l'arte, nelle sue [...] , Benozzo Gozzoli, Filippo Lippi, affiancate da ugualmente notevoli opere cinquecentesche, tra cui una Sacra Famiglia di Domenico Beccafumi (quest'ultima acquistata dalla Fondazione grazie al lascito Horne) e l'Allegoria della musica di Dosso Dossi ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...