Costantino
Enzo Petrucci
Imperatore dal 306 al 337, C. è una di quelle eccezionali personalità che vengono assunte come simbolo di una svolta storica e per cui l'esaltazione dei contemporanei (in questo [...] scrittori del suo tempo, come un fatto del tutto estraneo agl'interessi culturali degli uomini del Medioevo.
Vincenzo di Beauvais (morto nel 1264), per esempio, che tra i cronisti immediatamente precedenti ai tempi di D. appare quello maggiormente ...
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MORICOTTI, Enrico
Marco Vendittelli
MORICOTTI, Enrico.– Originario di Pisa, è ricordato nelle fonti medievali esclusivamente come Henricus pisanus o de Pisa; la sua attribuzione alla famiglia dell’aristocrazia [...] papali fu rifiutata l’ospitalità da parte dell’abate di Cluny, mentre furono molto ben accolti da Enrico vescovo di Beauvais, fratello del re di Francia Luigi VII. La missione, comunque, non fu facile; un terzo legato, il cardinale Guglielmo di ...
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Troia
Antonio Martina
Città della Troade, ai piedi del monte Ida, tra i fiumi Scamandro e Simoenta. È così chiamata da Tros (o Troe), che diede il nome anche alla regione, la Troade, e Ilio da Ilo, [...] ) e terminata nel 1166 (752 + 414), essendo durata circa 15 anni, un dato questo discordante da quello fornito da Vincenzo di Beauvais (Spec. histor. II 66), il quale fissa la distruzione di T. a 835 anni dalla nascita di Abramo, cioè nel 1180. Quale ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] s. Agostino CIV. XVI 11; Isidoro IX I 1; Glossa ordinaria in Gen. II 19; Pietro Comestore Hist. schol., Gen. 16; Vincenzo di Beauvais II 62; Brunetto Latini Tresor III I 3. Che esso coincidesse con l'idioma adamitico era per lo meno sottinteso, ma a ...
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DEMPSTER, Thomas
Massimo Ceresa
Nacque in Scozia, a Cliftbog, presso Aberdeen, il 23 ago. 1579, terzogenito maschio di Thomas e di Jeanne Leslie.
Il padre, barone o "laird" di Muresk, Auchterless e [...] tentativo di recuperare l'eredità paterna, tornò a Parigi, dove insegnò ai collegi di Lisieux, Grassins, Plessis e Beauvais. I continui spostamenti erano dovuti anche al suo carattere insofferente e violento, che gli procurava continue inimicizie e ...
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CASTELLI, Giovanni Paolo, detto Spadino
Olivier Michel
Figlio di Felice, oriundo di Montalto delle Marche, e di Domenica Crescenzi, romana, nacque a Roma l’8 apr. 1659. Fu pittore di nature morte. Il [...] 1962, pp. 98 s., 186 s.; L. Salerno, Palazzo Rondinini, Roma 1964, pp. 287, 290; S. Cammas-M. Laclotte, Musée départemental de Beauvais..., in Revue du Louvre et des musées de France, XIV (1964), pp. 196, 202; A. Ghidiglia Quintavalle, C. Munari e la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il terreno di sfida per eccellenza anche per gli architetti del Medioevo è quello della [...] del Signore.
Di questo lungo cammino fanno parte anche le arti meccaniche, perché la scienza cui fa riferimento Vincenzo di Beauvais è il lavoro in tutte le sue manifestazioni. Se il lavoro è una delle strade che conducono alla salvezza, ecco ...
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GIACCHINI (Giachini, Iachini), Leonardo
Delfina Giovannozzi
Nacque a Empoli da Andrea, figlio di Leonardo, di famiglia fiorentina, e fu battezzato nella chiesa di S. Andrea l'11 ott. 1501.
Dai documenti [...] (in S. Champier, Cribratio medicamentorum fere omnium…, Lugduni 1534, pp. 103-109), al quale rispose Guglielmo Guidubaldo di Beauvais con un brevissimo scritto inviato ai quattro membri dell'accademia e intitolato Contra Condriceum Etruscae Academiae ...
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prolatio
Pier Vincenzo Mengaldo
Il termine ricorre quattro volte nel De vulg. Eloq.: della locutio vulgaris fa uso tutto il mondo, licet in diversas prolationes et vocabula sit divisa (I I 4); con Adamo [...] (ediz. Mari, in " Romanische Forschungen " XIII [1902] 923), ma di nuovo il senso è morfologico in Vincenzo di Beauvais Speculum doctr. II 55 " Numerus vero secundum vocem est communis vocum proprietas, quia nomen huiusmodi formae vel terminationis ...
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GRES (fr. grès; sp. gres; ted. Steingut; ingl. stoneware)
Gaetano BALLARDINI
Ezio PARIBELLI
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica (v.) intermedio fra la faenza e la porcellana, essendo a pasta opaca [...] , Bayreuth, ecc. Più sobria è la lavorazione francese il cui centro è il Beauvaisis (Beauvais, Savignies, Chapelle-aux-Pots). Sono ricordati i gres di Beauvais, che venivano offerti ai re di Francia in occasione del loro passaggio per quella città ...
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