portare [porte, II singol. pres. cong.]
Antonietta Bufano
Il verbo ricorre con larga frequenza, in riferimento sia a cose, materiali e non, sia a persone. Si presta a vari usi; ma quasi tutte le occorrenze, [...] allusione a D. e Beatrice, nel contesto figurato di Pd II 20 La ... sete / del deïforme regno cen portava nel cielo della Luna. Cfr. inoltre e XVII 72 [il] gran Lombardo / che 'n su la scala porta il santo uccello. E ancora: sovra i sepolti le tombe ...
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CORTESI, Antonio
Alessandra Ascarelli
Nacque a Pavia nel dicembre dell'anno 1796 da Giuseppe e da Margherita Reggini ma questa data potrebbe essere di molto anticipata se, sempre che si tratti della [...] ossia Delvat e Alessina (Cremona, teatro Concordia, 1845), Beatrice di Gand ovvero Un sogno (Milano, teatro alla Scala, 1845), Armida e Rinaldo con musica di L. Viviani (Firenze, teatro della Pergola, 1846), I Vespri siciliani (Firenze, ibid.), Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pasquale Stanislao Mancini
Luigi Nuzzo
Pasquale Stanislao Mancini è stato un protagonista centrale della storia giuridica europea, sebbene non abbia avuto molta fortuna dal punto di vista storiografico. [...] sposò Laura Beatrice Oliva, animatrice delle conoscenze a priori e delle sperimentali, della virtù e della felicità; e tutto per lo scopo del bene della Personalità Umana, considerata come mista dell’elemento morale e del sensibile». Pertanto la scala ...
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dove (do')
Riccardo Ambrosini
1. L'uso di d. e della forma scorciata dov', di fronte a parole inizianti con e-, i- tonici (non è perciò da rifiutare la lettura dove è scritta, in Rime dubbie XII 13, [...] VIII 10, III II 19 questo è il luogo [" passo dell'opera "] dove dico che Amore mi ragiona de la mia scema; XVII 76 eravam dove più non saliva / la scala sù; XXVI 15; Pd VII 83 se non rïempie ] questa Beatrice [anche il nome di Beatrice è attualizzato ...
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GUALA, Pietro Francesco
Francesco Sorce
Nacque a Casale Monferrato il 15 sett. 1698, da Lorenzo e Barbara Favro (Carità, p. 13). Con ogni probabilità il G. fu avviato alla pittura presso la bottega [...] I caratteri della produzione giovanile risultano evidenti nella prima opera certa, raffigurante la Scala di Giacobbe, da Venere e Amore, forse in occasione delle nozze tra Gian Battista Gozzani e Beatrice Bergera di Cly, avvenute nel 1755 (Soffiantino ...
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TACCHINARDI, Nicola
Paola Ciarlantini
TACCHINARDI, Nicola (Niccolò Costantino Fedele). – Nacque a Livorno il 2 settembre 1772, da Francesco, proprietario e insegnante di una scuola di scherma, e da [...] Pisa e a Venezia; dalla quaresima all’estate del 1805 alla Scala di Milano, esordendo in Odoardo e Carlotta di Giuseppe Farinelli 1836 ricordava di aver curato un allestimento milanese dellaBeatrice di Tenda di Vincenzo Bellini e gli forniva ...
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COPPEDÈ, Gino
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 26 sett. 1866 dall'intagliatore Mariano e da Antonietta Bizzarri; nel capoluogo toscano, dopo i primi studi presso le Scuole pie, frequentò, dal 1884 al [...] , si trasferì con la giovane moglie, Beatrice Romanelli (che aveva sposato nell'89), sarà adottato su più ampia scala a Roma) risulta anche ; G. C., in Il Secolo XIX, 21 sett. 1927; La morte dell'archit. G. C., in La Nazione, 21 sett. 1927; La morte ...
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PIETRASANTA, Angelo
Rita Randolfi
– Nacque il 27 novembre 1834 a Codogno, all'epoca in provincia di Milano e oggi di Lodi, secondogenito di Luigi e di Margherita Gelmini.
La famiglia abitò insieme ai [...] la sua copia dell’Amor Sacro e Profano di Tiziano, da cui era profondamente affascinato, e Beatrice Portinari in atto Rienzi, rappresentato durante il carnevale di quell’anno al Teatro alla Scala di Milano (Rovani, 1862, p. 2; Esposizione di Belle ...
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Donna pietosa e di novella etate
Mario Pazzaglia
. Canzone della Vita Nuova (XXIII 17-28), di sei stanze di endecasillabi e settenari, senza congedo, con piedi e sirma, concatenatio e combinatio, su [...] terreno, armonizzando in tal modo l'idealità cortese con quella cristiana. Non che Beatrice vada intesa come scala a Dio, ché anzi per tutto il libro resta lei il fine unico dell'amore; ma la pienezza gioiosa d'interiorità che essa suscita in D. è ...
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quando (categoria temporale)
Giorgio Stabile
Avverbio di tempo che ricorre con valore sostantivato in Pd XXI 46, XXIII 16, XXIX 46 e 12; in quest'ultimo luogo è in forma latina, come suggerisce la correlazione [...] il tempo suddiviso e numerato ma l'eternità della presenza.
Di qui l'enunciato di Beatrice là 've s'appunta ogne ubi e (quando) della loro esistenza e l'ubicazione (dove) nella scala degli esseri, come risultato del processo (come) della creazione.
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); già classico invece il sign. anatomico...
trono2
tròno2 s. m. [dal lat. thronus, gr. ϑρόνος]. – 1. Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità...