, Ringo. Pseudonimo del compositore e batterista inglese Richard Starkey (n. Liverpool 1940). Considerato uno dei migliori batteristi di tutti i tempi, prima di entrare nei celeberrimi Beatles ha fatto [...] parte degli Hurricanes di Rory Storm. Per la band inglese ha scritto i brani Don't Pass Me By (1968) e Octopus's Garden (1969). Dopo lo scioglimento del gruppo è stato molto prolifico e ha pubblicato più ...
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Gruppo rock britannico, fondato a Birmingham nel 1971 da Jeff Lynne (n. Birmingham 1947) e Roy Wood (n. Birmingham 1946). Pionieri del progressive rock, furono autori di una produzione musicale che risentì tanto [...] (1975) e A new world record (1976). Dopo essersi sciolta nel 1986, la band si è ricostituita nel 2001 per mano di Lynne e Tandy, coadiuvati dagli ex componenti dei Beatles George Harrison e Ringo Starr; alla nuova formazione si deve Zoom (2001). ...
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Pittore britannico (n. Dartford 1932). Esponente della pop art inglese. Dal 1953 al 1956 ha frequentato il Royal College of Art di Londra, ove ha insegnato a partire dal 1964. Gli idoli delle masse (E. [...] Presley, i Beatles, ecc.) costituiscono una parte della sua tematica dell'immagine costruita dalla pubblicità, in una tecnica mista, che sfrutta il riporto fotografico insieme ai tradizionali mezzi pittorici. È stato uno dei fondatori, nel 1975, del ...
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Cantante e compositore brasiliano (n. Tijuca, Rio de Janeiro, 1942). Cresciuto nello stato di Minas Gerais, ha proiettato la cultura folclorica e barocca dei suoi luoghi d'origine in uno stile di canzone [...] assai sofisticato, in cui l'influenza dei Beatles, del jazz, di H. Villa-Lobos si stempera in un melos evocativo e spesso incurante delle divisioni metriche. Tra i suoi lavori si ricordano: Milton Nascimento (1967); Milagre dos peixes (1973); ...
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Regista cinematografico statunitense (n. Filadelfia, Pennsylvania, 1932). Laureato in psicologia, si dedicò dapprima alla musica e a regie televisive. Trasferitosi in Inghilterra (1954), esordì nella regia [...] cinematografica con It's trad, dad! (1962), segnalandosi presto con due film interpretati dai Beatles (A hard day's night, Tutti per uno, 1964; Help!, 1965), che descrivevano con notevole libertà di linguaggio la cultura giovanile degli anni Sessanta ...
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(pseud. di Zimmermann, Robert Allen)
Cantante e compositore statunitense, nato a Duluth (Minnesota) il 24 maggio 1941. Come nel caso dei Beatles, l'importanza musicale di D. (che ha scelto il nome d'arte [...] in onore del poeta Thomas Dylan) è spesso superata dalla grande influenza da lui avuta negli anni Sessanta, nell'ambito della rivoluzione del costume e della politica che coinvolse un'intera generazione, ...
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JACKSON, Michael
Stefano Oliva
Cantante, autore, ballerino e coreografo statunitense, nato a Gary (Ind.) il 29 agosto 1958 e morto a Los Angeles il 25 giugno 2009. Con 13 Grammy music awards e oltre [...] è stato l’artista pop più noto e influente della seconda metà del Novecento, paragonabile solamente a Elvis Presley o ai Beatles per successo e dati di vendite. La sua originale sintesi tra soul, funky e musica dance ha consegnato alle successive ...
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BERBERIAN, Cathy (Catherine) Anahid
Angela Ida De Benedictis
Nicola Scaldaferri
Primogenita di Yervant e Louise Sudbeazian, nacque il 4 luglio 1925 ad Attleboro, nel Massachusetts.
Gli esordi
I genitori, [...] Berberian, La nuova vocalità nell’opera contemporanea, in Discoteca, 1966, n. 62, pp. 34 s.; [s. n.], Bel Canto & the Beatles [rubrica Singers], in Time, 2 giugno 1967, p. 43; E. Carmi, I sorrisi di domani: conversazioni con C. B., Stefano Carmi ...
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Tani, Cinzia. – Giornalista, scrittrice, autrice e conduttrice radiotelevisiva italiana (n. Roma 1953). Iniziata la sua collaborazione in Rai nel 1987 con il programma Mixer cultura, negli anni successivi [...] : L’occhio sul cinema e Chi è di scena?, 1993; Fantastica-Mente, 1994-95; Tempo futuro, 1997; Chiedi chi erano i Beatles, 1998; Assassine, 2000; Questa Italia, 2001-02; Repetita iuvant, 2004; Misteri e delitti, 2005; Il caffè, 2005-10); dal settembre ...
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migrante digitale
loc. s.le m. e f. Chi non ha consuetudine con le tecnologie digitali e deve impegnarsi per apprenderne l’uso.
• I blocchi, ovviamente, non sono granitici, né omogenei: molti italiani [...] a quello online, sono i «migranti digitali». E il caso di Gianni Morandi, il ragazzo nato nel 1944 che amava i Beatles e i Rolling Stones e oggi, praticamente, vive su Facebook. (Luca Mastrantonio, Corriere della sera, 19 dicembre 2014, p. 29) • Il ...
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veltronizzare
v. tr. (iron.) Ammorbidire, smussare, far rientrare in uno schema politicamente corretto, ma talvolta nebuloso; inserire nei grandi circuiti democratici, informativi e culturali. ◆ Pezzo dopo pezzo, ormai, il leader delle Botteghe...
‹fän› s. ingl. [voce della lingua colloquiale, abbrev. scherzosa di fanatic «fanatico», già in uso in Inghilterra verso la fine del sec. 17°, rinata nei primi decennî del sec. 20° negli Stati Uniti d’America, per designare dapprima gli appassionati...