Generale italiano (Fossano 1831 - Roma 1924). Distintosi nell'arma di artiglieria, nel 1882 maggiore generale, poi comandante del VII e del III corpo d'armata, il 7 maggio 1898 fu commissario straordinario con pieni poteri nella provincia di Milano, in occasione dello stato d'assedio, disposto dal governo Rudinì, per fronteggiare i tumulti ivi scoppiati ch'egli represse con estrema durezza. Senatore ...
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Figlio (Torino 1844 - Monza 1900) di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide. Salì al trono nel 1878. In politica estera guardò con favore alla Triplice Alleanza (1882) e appoggiò la politica crispina [...] 19° secolo. Considerato il simbolo di tale politica per il suo atteggiamento in occasione dei moti del 1898 e in particolare per la concessione di alte onorificenze al generale Bava-Beccaris, fu assassinato dall'anarchico G. Bresci il 29 luglio 1900. ...
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Umberto I, re d’Italia
Sergio Parmentola
Il re della svolta autoritaria della fine del 19° secolo
Figlio e successore del primo re d’Italia, Umberto I sostenne una politica colonialistica e favorì la [...] .
L’attentato
Nel 1898 ebbero luogo i tragici fatti che decisero la sorte del re. A Milano il generale BavaBeccaris sparò cannonate sulla folla che manifestava contro l’aumento del prezzo del pane, provocando, secondo le fonti ufficiali, 82 ...
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Italia
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre, ossia la catena alpina, con [...] rincaro del prezzo del grano. A Milano scoppiarono violenti tumulti: l’esercito, agli ordini del generale BavaBeccaris, sparò sulla folla provocando numerose vittime. Seguirono centinaia di arresti, fra cui quelli di numerosi esponenti socialisti ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] , Trivulzio, Greppi, Jacini, Borromeo, Osio, ecc.), l'opera di mediazione tra il cardinale A.C. Ferrari e F. BavaBeccaris svolta nel 1898, e alcune testimonianze hanno fatto pensare ad orientamenti liberali e nazionali (G. Vecchio, p. 69); altri ...
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COSENZ, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Gaeta il 12 genn. 1820 da Luigi e da Antonia Piria.
Il padre, figlio di François Cousin, un francese stabilitosi a Napoli verso la metà del 1700, dopo aver [...] dei fasci siciliani si disse aperto fautore del ricorso alla forza: era logico quindi che, nel '98, si congratulasse con il gen. BavaBeccaris per la fermezza con cui aveva represso i moti milanesi.
Morì a Roma il 28 sett. 1898.
Altri scritti del C ...
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PANTALEONI, Maffeo
Antonio Bianco
– Nacque il 2 luglio 1857 a Frascati, primo dei tre figli di Diomede – medico, politico e senatore del Regno – e di Jane Isabella Massy Dawson.
Aveva cinque anni quando [...] della ‘protesta del pane’ di Milano (maggio 1898), culminata con la medaglia di Umberto I al generale Fiorenzo BavaBeccaris, a fargli rifiutare l’invito a una commemorazione del re, definendo «avvertimento» il gesto del regicida Gaetano Bresci ...
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anarchismo
Dottrina che propugna l’abolizione di ogni governo sull’individuo e, di conseguenza, l’abolizione dello Stato. Non c’è un’ortodossia anarchica, né un corpo di principi dogmatici, e neppure [...] del Castillo (1897), quella di Umberto I (1900) per mano di G. Bresci, in risposta all’eccidio del generale BavaBeccaris. Durante la rivoluzione russa del 1917 gli anarchici si opposero al Partito bolscevico e alla dittatura del proletariato; hanno ...
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LUCIONI, Branda (Brandaluccioni, Brandalucioni) de
Andrea Merlotti
Nacque intorno al 1740, a Milano o a Winterberg (Vimperk) in Boemia, secondogenito di Giuseppe, tenente, e di Francesca Uslenghi, anch'essa [...] e che, appartenendo all'aristocrazia locale, avevano la fedeltà dei contadini arruolati: fra loro il fossanese G.A. Bava (avo del più celebre F. BavaBeccaris), il saviglianese M. De Rossi di Santa Rosa (già aiutante di campo di Vittorio Amedeo III e ...
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GHISLERI, Arcangelo
Giuseppe Sircana
Nacque a Persico, in provincia di Cremona, il 5 sett. 1855 da Luigi, fattore in un'azienda agricola, e da Barbara Lodoli. All'età di 17 anni conseguì a Cremona il [...] della democrazia nella prospettiva del federalismo cattaneano, propugnata con forza di fronte alle repressioni di F. BavaBeccaris. Sempre nel 1898, sotto lo pseudonimo "Un italiano vivente", pubblicò Il libro dei profeti dell'idea repubblicana ...
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