(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] (Münzkabinett). Sono ancora da ricordare il Brücke-Museum (Zehlendorf-Dahlem, nella sede realizzata nel 1967 da W. Düttmann), il Bauhaus-Archiv (realizzato, nel 1975, su progetto di W. Gropius). Tra i nuovi spazi dedicati all’arte contemporanea, il ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] quelle ricerche nel campo della visualità che László Moholy-Nagy e molti altri (da Ludwig Hirschfeld-Mack, membro del Bauhaus e autore di studi sulle combinazioni dinamiche di luci e ombre, a Rudolf Pfenniger, che per primo esplorò le dimensioni ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] C. Bene, prendono consistenza altri gruppi per opera di G. Vasilicò, di G. Nanni, di M. Ricci. Quest'ultimo, rifacendosi al Bauhaus e in particolare a O. Schlemmer, utilizza elementi scenici (suoi o di A. Perrilli) per comporre in azione arti visuali ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...