Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] (H. Höch, R. Hausmann), a Hannover (K. Schwitters), quelle della Neue Sachlichkeit con O. Dix, G. Grosz, C. Schad ecc., e del Bauhaus, a Weimar e poi a Dessau, sotto la direzione di Gropius, H. Meyer e L. Mies van der Rohe, protagonisti del Movimento ...
Leggi Tutto
ORI, Luciano
Francesco Franco
ORI, Luciano. – Nacque a Firenze l’11 marzo 1928 da Athos, regista teatrale, e da Teresita Ghinozzi.
Iniziò precocemente la sua attività realizzando, a dodici anni, ibozzetti [...] come meri progetti di quadri, caratterizzati da un segno raffinato ed elegante, derivato dalla lezione costruttivista del Bauhaus edall’astrazionedi matrice lirica di Paul Klee in particolare. Dai primi anni Sessanta iniziò a operare riutilizzando ...
Leggi Tutto
Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] linea» realizza una Messa orizzontale-verticale e una Sinfonia diagonale (1920) e H. Richter il suo Präludium. Nell’ambito del Bauhaus (➔), dalla ricerca che tende a sintetizzare movimento, colore, luce e forme nasce il progetto di L. Moholy-Nagy per ...
Leggi Tutto
Il complesso ambito delle a. a. va posto in relazione con le diverse espressioni utilizzate per indicare le arti quando il processo creativo non è fine a sé stesso ma è volto alla realizzazione di oggetti [...] , ponendo in secondo piano, se non addirittura rifiutando, la dimensione funzionalistica.
Uno sguardo rivolto al Futurismo e al Bauhaus fu quello dello Studio milanese Alchimia che creò dal 1978 collezioni annuali di oggetti di arredo presentati al ...
Leggi Tutto
Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] e drammi dei reduci o dei disoccupati, all'architettura, in cui il funzionalismo tecnico era rappresentato dalla decisiva esperienza del Bauhaus, e, naturalmente, al cinema. Nel giro di pochi anni l'intera nazione tedesca sembrava d'improvviso voler ...
Leggi Tutto
Dreier, Hans
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico tedesco, nato a Brema il 21 agosto 1885 e morto a Bernards-ville (New Jersey) il 24 ottobre 1966. Come direttore dell'Art Department della [...] in un film in costume, sembrano ricollegarsi alla temperie modernista da cui era nata una scuola d'arte come quella del Bauhaus. Nel 1923 si trasferì negli Stati Uniti, dove si legò alla Famous Players-Lasky Corporation dopo una breve permanenza alla ...
Leggi Tutto
Complesso di oggetti mobili, suppellettili d’uso e decorative, installazioni fisse, parati e illuminazione destinati a rendere funzionale, qualificare e distinguere un ambiente o uno spazio architettonico. [...] , con gli interventi di W. Morris, fino alle proposte e alle esperienze dell’Art Nouveau e, nel 20° sec., del Bauhaus. L’a., nella sua varietà di implicazioni con la realtà sociale, economica, culturale, segue o incentiva lo sviluppo dell’industria e ...
Leggi Tutto
Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] sua apparente occasionalità, come ai margini di un sogno. Jorn, nato nel 1914, fondò nel 1955 ad Alba il Bauhaus immaginista e dal Piemonte a Monaco, ad Amsterdam, diffuse questa aperta e creativa polemica contro il razionalismo della famosa scuola ...
Leggi Tutto
Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] in un’unica struttura l’insegnamento delle arti maggiori e di quelle applicate, e l’attività di Walter Gropius e del Bauhaus, il cui fine didattico era «un tirocinio pratico completo e una precisa dottrina degli elementi formali e delle loro leggi ...
Leggi Tutto
La Tate Modern, la nuova sede per l’arte contemporanea del celebre museo inglese, in occasione della sua inaugurazione, il 12 maggio 2000, presentò al pubblico, nella Turbine Hall, una serie di opere della [...] bisogno di alcun riguardo particolare per le donne. La stessa cosa sosteneva Walter Gropius con i suoi allievi del Bauhaus, attorno al 1920. L’architetto tedesco iniziava allora, nella prima scuola d’arte nel mondo di concezione multidisciplinare e ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
deco
déco 〈dekò〉 agg. e s. m., fr., invar. – Forma abbreviata di décoratif («decorativo»), usata spesso in luogo della locuz. art déco 〈àar dekò〉, che designa lo stile diffusosi in Europa e in America a partire dagli anni ’20 del Novecento,...