Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra il 1759 e il 1781 – in occasione delle esposizioni organizzate dall’Académie Royale [...] fra pittore, critico e pubblico che tanta fortuna avrà, specie in Francia, fino a Emile Zola e a Charles-Pierre Baudelaire.
Le mostre d’arte in Europa: i precedenti
Il Settecento non inventa le esposizioni d’arte. Già a partire dal Cinquecento ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] vv. 39-40; «corre il baglior della funerea lava»: “La ginestra”, v. 286).
Dopo l’esperienza simbolista di Charles Baudelaire (che elegge la sinestesia a tema centrale della sua poetica), la figura si inserisce stabilmente nella ricerca di ‘armonica ...
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albatri, berte e uccelli delle tempeste
Giuseppe M. Carpaneto
I più specializzati tra gli uccelli marini volatori
Gli uccelli appartenenti all'ordine dei Procellariformi volano sugli oceani per tutto [...] per espiare la sua colpa dovrà raccontare ogni giorno a sconosciuti la sua triste storia. Nella poesia L'albatro (1861), Ch. Baudelaire paragona l'uccello marino a sé stesso: come l'albatro è avvezzo alle tempeste del cielo, così il poeta vive tra le ...
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RAIMONDI, Ezio
Bruno Basile
Filologo, critico e storico della letteratura e della cultura, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) il 23 marzo 1924. È professore ordinario di Letteratura italiana presso [...] occasionale e sempre valutativa in itinerari da "umanista esatto" che non dimentica Nietzsche, è forse il grande saggio su Baudelaire del 1981, che presentava una felice silloge di Scritti sull'arte del poeta francese in una nuova versione italiana ...
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La personalità di questo scrittore di teatro, poeta, narratore, critico, regista e soggettista cinematografico, si è andata negli ultimi anni sempre meglio precisando. Dal suo esordio (La Lampe d'Aladin, [...] , Milano 1945; G. Pavegnani, Prefazione alla trad. it. di Les Enfants terribles, Milano 1947; P. Dominique, Quatre hommes entre vingt, Parigi 1924; M. Raymond, De Baudelaire au Surréalisme, Parigi 1947; E. Sitwell, A Poet's Notebook, Londra 1943. ...
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La modificazione della città europea
Benedetto Gravagnuolo
Uno scenario in fase di trasformazione
All’alba del nuovo secolo le grandi città d’Europa hanno attuato sistematici programmi di modificazione [...] , l’orizzonte problematico dischiuso dalle sfide del nuovo tempo rivela molte incognite. Certo, «la forme d’une ville – aveva già notato Charles Baudelaire – change plus vite, hélas! que le cœur d’un mortel» (Le cygne, in Fleurs du mal, 1857). Ma la ...
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MANICARDI, Cirillo
Anna Chiara Fontana
Nacque a Massenzatico, oggi frazione di Reggio nell'Emilia, il 9 dic. 1856 da Biagio, originario di Rubiera, e da Margherita Bertani.
Nel 1873 si iscrisse al corso [...] e melodrammatica immagine, decadente visione dai forti parallelismi con la narrativa di G. Verga e con la poetica di Ch. Baudelaire. Un contatto diretto con la cultura francese il M. lo aveva avuto nel 1887, grazie a una borsa di studio assegnatagli ...
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PARODI, Renato
Renato Di Benedetto
Daniela Tortora
– Nacque a Napoli il 12 dicembre 1899 da Ruggiero e Caterina De Fino.
Frequentò il liceo ginnasio Antonio Genovesi, dove, nel 1917, conseguì la licenza [...] a un metro tipico della poesia italiana di genere satirico o didascalico, sono i versi di Victor Hugo, di Baudelaire e di Paul Éluard citati in esergo di ciascun movimento a suggerire all’ascoltatore la giusta chiave interpretativa (un elogio ...
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Eliot, Thomas Stearns
Mario Praz
Sebbene il culto di D. avesse una tradizione negli ambienti bostoniani dove fu educato E. (i dantisti di Harvard University, da Longfellow a Charles Eliot Norton, Santayana [...] apparsi saltuariamente nella tradizione letteraria europea (D. e gli stilnovisti, John Donne e i metafisici inglesi del Seicento, Baudelaire, Rimbaud, Laforgue) diventò il criterio fondamentale di E. nella sua concezione della storia della poesia: il ...
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Pittore (Valenciennes 1684 - Nogent-sur-Marne 1721). Fu il più influente esponente francese della pittura rococò, autore di cicli pittorici ispirati in particolare al teatro delle maschere e alle Fêtes [...] minori ma ebbe notevole influenza in Inghilterra, da Hogarth a Turner, e in Francia fu pienamente rivalutata grazie ai fratelli Goncourt, a Baudelaire, a Verlaine, che ne avviarono una più complessa interpretazione in chiave romantica e simbolista. ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...