PUGLIATTI, Salvatore
Marco Sabbioneti
PUGLIATTI, Salvatore. – Nacque a Messina il 16 marzo 1903 da Giuseppe, impiegato presso l’Università di Messina, e da Paola Anastasi.
Rimase ben presto orfano di [...] , anch’essa un poco simbolistica: Quello che prende gli schiaffi; e Massimo Gorki, coi suoi romanzi ‘sociali’. Leggevamo Baudelaire, il primo Mallarmé e Verlaine, che a poco a poco divennero i nostri numi […] Leggevamo le riviste di avanguardia ...
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MILELLI, Domenico.
Paolo Posteraro
– Figlio di Giuseppe, nacque a Catanzaro il 25 febbr. 1841.
Il M. si formò in Calabria, dapprima nel seminario della sua città e poi presso il collegio degli scolopi [...] realistica. In una dimensione di più ampio respiro, maturò invece il Canzoniere (Roma 1884), influenzato dalla lettura di Ch. Baudelaire e A. de Musset. Sempre in quel periodo il M. fece parte della redazione di Cronaca bizantina, la celebre rivista ...
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AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] acquistato nello studio dei classici italiani, latini e greci: notevoli anche alcune sue traduzioni, come quella di Reversibilité da Baudelaire. Nonostante gli elogi e le esortazioni dei maestri e gli inviti degli editori, l'A. si oppose per lungo ...
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CALZI, Achille, junior
Ennio Golfieri
Consanguineo dell'omonimoincisore ottocentesco, nacque in Faenza da Giuseppe e da Angelina Magni il 4 sett. 1873.
Il padre Giuseppe (1846-1908) fu un modesto decoratore, [...] il Cardello, eseguiti fra il 1913 e il 1915, quattro fantasie simboliche a tempera tratte da Les fleurs du mal di Baudelaire (1913), progetto della lapide funeraria del prof. A. Berti nel pronao del cimitero comunale di Faenza (con la collaborazione ...
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SATANISMO
Mario Praz
. Atteggiamento di sacrilega sfida e gusto di sentimenti perversi deliberatamente coltivati, in voga soprattutto presso scrittori romantici e decadenti. Da uno degli scrittori che [...] in Petrus Borel (Champavert, Contes immoraux) che si riattaccherà al Sade, come farà pure ostensibilmente il Baudelaire, cresciuto in un'atmosfera letteraria viziata dalla tendenza ora descritta. L'insegnamento del Sade coincideva con quello ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] precedente.
Tutti i teorici e critici che avevano maturato la loro esperienza al momento della crisi del romanticismo, da Baudelaire a Ruskin, avevano già sottolineato per loro conto e in riferimento alla loro specifica condizione e a quella degli ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] ., p. 92). La teoria di Ball arriva a prevedere il superamento dello ‛stile di vita' di un Wilde o di un Baudelaire addirittura attraverso l'ascesi e la vita cristiana: ‟Il demoniaco non distingue più il dandy dalla banalità. Per distinguersi meglio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In tutto l’ambito europeo l’Ottocento letterario si struttura cronologicamente [...] lo conduce a una scelta, a un’avventura che mette in forse il suo stesso destino. Sulla strada impervia di Baudelaire, che conduce la poesia alla decifrazione visionaria dell’irrazionale e della dissonanza o del peccato dell’essere, Rimbaud diviene ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] come l’ellenismo, la tarda romanità e il rococò, l’indugio sullo sfiorire di creature umane ed edifici, l’angoscia che conduce Baudelaire a vedere “tutto pieno di vago orrore, che porta non sai dove”, il culto di una “bellezza remota e insueta ...
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PENNA, Alessandro
Roberto Deidier
PENNA, Alessandro (Sandro). – Primogenito di Armando, commerciante, e di Angela Antonione Satta originaria di Cori, nel Lazio, nacque a Perugia il 12 giugno 1906.
Il [...] area germanica come Friedrich Hölderlin e Friedrich Nietzsche, anglofona come Oscar Wilde ed Edgar Allan Poe, francese come Charles Baudelaire, René Crevel, Paul Valéry.
Il 1928 fu un anno fondamentale nel percorso formativo e creativo di Penna. Una ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...