PETRUCCIANI, Mario
Lorenzo Cantatore
– Nacque a Caserta, da Eugenio e Matilde Fiocca, il 23 febbraio 1924.
Precocemente orfano di padre, trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Tivoli dove frequentò [...] indispensabile è quello che lo ricollega ai poeti-teorici dell’autonomia dell’arte e della lirica pura, dal Poe al Baudelaire al Mallarmé al Valéry. […] il poeta del Corvo fu l’iniziatore della consapevole e articolata “poetica pura”» (ibid., p. 19 ...
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Pittore francese (Le Cateau 1869 - Vence, Nizza, 1954). Tra i più importanti artisti del 20° sec., ha aperto la strada a un tipo d'arte che non si accontenta della fedele riproduzione della realtà; le [...] alla grafica: illustrò, tra l'altro, Pasiphaé di H. de Montherlant (1944) e Les Fleurs du Mal di Ch. Baudelaire (1947) e pubblicò Jazz (1947), dove elaborò pensieri, immagini, improvvisazioni ritmiche e cromatiche, nelle quali appaiono i primi ...
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VERSO LIBERO
Mario Praz
. Nome assai controverso col quale si sono designati nelle letterature moderne (da circa il 1887 in poi) i tentativi di rendere nel movimento verbale l'esaltazione lirica in [...] di Aloysius Bertrand (Gaspard de la Nuit) e ai Petits poèmes en prose (soprattutto Bienfaits de la lune) del Baudelaire. Se precedenti di metrica libera possono trovarsi in varî (Catulle Mendès credette perfino di scoprirne le origini nel tentativo ...
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Poeta francese, nato a Saint-Denis (Seine) il 14 dicembre 1895. Durante la prima Guerra mondiale apparvero le sue prime opere. Simpatizzò poi col gruppo "Dada", in seguito si unì a A. Breton, L. Aragon [...] Claudel, Parigi 1945; P. Bigongiari, E., in Studi, Firenze 1945; M. Luzi, Sull'ultimo E., in Società, gennaio-giugno 1945, n. 1-2; G. Guisan, La poésie de P. E., in Labyrinte, 1944-45, fasc. 8; M. Raymond, De Baudelaire au Surréalisme, Parigi 1947. ...
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Oltre la critica
Daniele Giglioli
Fattori della crisi
Di crisi della critica si discute in Italia da più di vent’anni. Anche se, come sempre in questi casi, è fuori luogo cercare un inizio assoluto, [...] perché una letteratura senza critica è fatalmente una letteratura peggiore, specie in una condizione come quella moderna in cui, scriveva Charles Baudelaire, non c’è scrittore di valore che non abbia dentro di sé anche un critico, e in cui la critica ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] storiografia e di teoria fenomenologica, il campo scelto per l’esame è il gran mondo della moderna cultura poetica, il nodo Poe-Baudelaire, e la nozione di poesia pura nel suo movimento, in tutti i gesti in cui essa vive si significa, e opera»; e ...
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SONZOGNO
Marco Capra
– Famiglia di stampatori, librai ed editori, originaria del territorio bergamasco (forse di Zogno), attiva a Milano dal Settecento al Novecento.
Le vicende della famiglia sono legate [...] . Fu autore di raccolte di novelle e della prima traduzione italiana in prosa delle Fleurs du mal di Charles Baudelaire (1893). Nella nuova gestione dell’azienda, proseguì nel rafforzamento del repertorio di autori italiani e nell’acquisizione della ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] le sue principali traduzioni di testi poetici: sono presenti, fra gli altri, brani di John Milton, Heinrich Heine, Charles Baudelaire, Alfred Jarry, Raymond Queneau. Nel 1984 uscì Paesaggio con serpente, che raccoglie poesie composte tra il 1973 e il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La descrizione dell’universo metropolitano, se da un lato eredita dalla letteratura [...] delle spazialità urbane. La metropoli assurge così, come già nel romanzo di Balzac e Flaubert, e nelle poesie di Baudelaire, a regno ambivalente del Bene e del Male, teatro di vertiginose ascese sociali come di cadute progressive del singolo verso ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] De Guerin, IlCentauro, ibid. 1932; Id., La Baccante, Siracusa 1932; V. Errante, Saggio di traduzione in versi delle liriche di Baudelaire, Milano 1932; P. Valéry, L'anima e la danza, Vicenza 1933; U. von Hofmannsthal, Liriche, Genova 1936; V. Errante ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...